Ignazio Marino a Piazza pulita di Formigli
Marino è come il samaritano che ha accettato di portare una croce terribile sulle spalle. Ha ereditato quattro anni di ruberie del fascista Alemanno, e venti della megalomania di Rutelli/Veltroni in sintonia con la foia cementizia di Caltagirone. Oggi tutte queste tonnellate di merda vengono scaricate su Marino. Che non è Ercole, ma un onesto cittadino e un capace chirurgo. Certo non al servizio di qualcuno. E che è stato eletto sind...aco da oltre il 60% dei cittadini romani. Ma perché nessuno degli attuali fustigatori ha avuto il coraggio - o l'ordine? - di sottoporre Veltroni e Rutelli, e specialmente Alemanno, allo stesso tipo di processo?
Formigli a Piazza Pulita non si è solo comportato come un questurino bastardo, capace perfino di proporre come testimonianza credibile contro il sindaco onesto un personaggio canagliesco come Paglia, il monsignore che in nome della Santa Chiesa frega i castelli in giro per l'Italia: ma si è proprio prestato con uno straordinario zelo a gettare legna sul rogo dove deve morire Marino. Formigli non è nient'altro che un brutto ceffo servitore di chi lo paga. Marino, ahimé, rischia di fare la fine di Giordano Bruno. Quantomeno sarà indotto a pentirsi di avere lasciato il suo lavoro di chirurgo all'estero. Il che è come dire: i migliori se ne devono andare. Decidessero di ritornare, per loro sono cazzi amari, o quantomeno un inestricabile ginepraio. Ma vuoi vedere che questo Paese è diventato un irredimibile troiaio? Meno male che alla fine Marino ha dichiarato bello tranquillo che vuole continuare a fare il sindaco ancora per un bel pò. Sostenuto da chi? Ma ovviamente da una coalizione di sinistra...
Evviva Ignazio Marino!
Per lo stato di malattia grave in cui versava, a Roma serviva e serve esattamente un chirurgo onesto, capace, disinteressato. I parassiti che ne infestavano il corpo, aggrediti e allontanati, reagiscono istericamente furiosi. Chi ama Roma si schiera con il medico competente e determinato, non con chi la vuole sfruttare e saccheggiare. Piazza pulita sì: ma dai furfanti e dai ladri, dai boss mafiosi e loro servi. A vantaggio dei cittadini tutti.
Formigli a Piazza Pulita non si è solo comportato come un questurino bastardo, capace perfino di proporre come testimonianza credibile contro il sindaco onesto un personaggio canagliesco come Paglia, il monsignore che in nome della Santa Chiesa frega i castelli in giro per l'Italia: ma si è proprio prestato con uno straordinario zelo a gettare legna sul rogo dove deve morire Marino. Formigli non è nient'altro che un brutto ceffo servitore di chi lo paga. Marino, ahimé, rischia di fare la fine di Giordano Bruno. Quantomeno sarà indotto a pentirsi di avere lasciato il suo lavoro di chirurgo all'estero. Il che è come dire: i migliori se ne devono andare. Decidessero di ritornare, per loro sono cazzi amari, o quantomeno un inestricabile ginepraio. Ma vuoi vedere che questo Paese è diventato un irredimibile troiaio? Meno male che alla fine Marino ha dichiarato bello tranquillo che vuole continuare a fare il sindaco ancora per un bel pò. Sostenuto da chi? Ma ovviamente da una coalizione di sinistra...
Evviva Ignazio Marino!
Per lo stato di malattia grave in cui versava, a Roma serviva e serve esattamente un chirurgo onesto, capace, disinteressato. I parassiti che ne infestavano il corpo, aggrediti e allontanati, reagiscono istericamente furiosi. Chi ama Roma si schiera con il medico competente e determinato, non con chi la vuole sfruttare e saccheggiare. Piazza pulita sì: ma dai furfanti e dai ladri, dai boss mafiosi e loro servi. A vantaggio dei cittadini tutti.
Gian Carlo Marchesini
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