26 ottobre 2015

VILLA BLANC:LETTERA ALLA SOPRINTENDENTE DI ROMA


 

 
         Manifesti preparati dagli alunni della Scuola Winckelmann (dirimpettaia di Villa Blanc)
 
 
Rendiamo pubblica la lettera inviata dal Comitato di Villa Blanc alla Soprintendente di Roma.
Si richiama al rispetto dei vincoli che gravano sulla Villa e sulla sua indivisibilità.Una strada ancora in salita di questa associazione al cui interno ci sono i sette ricorrenti contro la Luiss e il Comune di Roma.Sembra quasi che si sia smarrita la ragione e quello che è sempre stato valido per le altre ville e luoghi storici non valga per Villa Blanc.Una specie di maledizione che pesa sulla Villa.Ormai l'udienza presso il Consiglio di Stato è prossima e la posizione della Soprintendenza sarebbe importante.Come anche la posizione della parte politica.Ma la lettera aperta al Sindaco è rimasta,scusate il gioco di parole ,lettera morta.Un pò per le note vicende che hanno riguardato il Sindaco e la sua Giunta ,un pò perchè l'argomento non scalda i cuori dei nostri amministratori.Fatta eccezione per una consigliera di un partito all'apposizione nell'aula Giulio Cesare,che si era fatta promotrice di un ordine del giorno per rilanciare in Consiglio la discussione sulla villa e la presa di posizione chiara e netta nei confronti dei diritti cittadini del Sindaco e della sua Giunta.Neanche a dirlo che anche questa iniziativa è stata bloccata dalla crisi in Campidoglio.Rimangono i sette e l'associazione,sostenuti dalle migliaia di firme in loro sostegno,da due ordini del giorno votati nei consigli comunale e municipale.Sembra che però tutto questo non sia sufficiente per fermare questa ingiustizia che si sta perpetrando nei confronti della cittadinanza,che si vedranno negati una volta per tutte il diritto di godere del Parco di Villa Blanc.
 
Domenico Fischetto






 
Comitato Villa Blanc
 

 

Roma, 30 settembre 2015

Gentilissima Soprintendente Arch. Renata Codello,

Il Comitato di Villa Blanc torna a chiederle cortesemente un incontro prima che venga da lei espresso parere definitivo in merito alla sistemazione del parco di Villa Blanc.

Con la nostra precedente raccomandata del 28 luglio scorso e le successive comunicazioni via pec dell'11 agosto e del 19 agosto u.s. abbiamo segnalato e inviato documentazione fotografica riguardante la costruzione di un tratto di muro di recinzione di Villa Blanc sulla Via Nomentana 222 chiedendo un intervento della Soprintendenza per controllare il rispetto delle norme di legge mentre nell'ultima email abbiamo inviato una documentazione sui lavori nell'area delle serre a raffronto con la situazione quo ante.

Nonostante la Sua cortese e immediata risposta il 29 luglio, non ci risulta che sia stata effettuato alcun sopralluogo in loco da parte della Soprintendenza.

In riferimento all’art.20 comma 1 del D. Lgs 22 gennaio 2004, n.42 e succ. modifiche, per cui “I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione” le chiediamo di valutare accuratamente:

-          se la realizzazione di parcheggi di autovetture e motorini all’interno di un parco vincolato, pertinente ad una villa parimenti vincolata, che sino ad oggi non aveva avuto mutazioni se non quelle dettate dal tempo e dall’incuria (nuove specie faunistiche e difficoltà di lettura e individuazione delle specie originarie del sottobosco) e la realizzazione di vie carrabili a senso unico, andando a mutare radicalmente la percorribilità del parco e il tipo di godimento, con la sostituzione di un paesaggio di fine Ottocento firmato Giacomo Boni a quella di un paesaggio urbano, non vada a deteriorare  il paesaggio della villa

-          in particolare, se l’allargamento in vie carrabili di sentieri pedonali in origine di circa 2 m di larghezza, portati a raggiungere ora circa m 3-3,5 di larghezza, con l’aggiunta di nuovi elementi atti al defluire delle acque meteoriche, e l’inevitabile taglio di alberi e specie originarie, siano in questo modo a suo avviso rispettosi della conservazione del bene paesaggistico. Se l’esistenza di un percorso nel tratto parallelo a via Nomentana e visibile dalla strada, non presente nel decreto di vincolo del 1953, sia stato richiesto e autorizzato;

-          se la delimitazione di una zona del parco proposta come spazio giochi ad uso pubblico, non vada a rompere quell’ “UNICUM” parco-villa vincolato dai decreti ministeriali, in specie dal D.M. del 02/10/1992, di cui Lei è garante;

-          se non confligga con la normativa di tutela paesaggistica, relativa alla visibilità del parco dall'esterno, la prevista edificazione, in particolare lungo la via Marliano e verso la piazza Winckelmann, di un muro di cinta, rappresentato molto sommariamente nei "Dettagli di Progetto" nella tavola P-03, di altezza non inferiore a m. 3,00, in laterizi forati;

-          Se le serre e i locali ad esse adiacenti possano essere trasformati in maniera preponderante a punto di ristoro con servizi e con relativa nuova creazione di impianti. Se, insomma, Lei valuta come compatibile con l’uso storico e artistico delle serre la funzione di ristorazione sia pure adornata dalla presenza di fiori. Se, infine, sulla base del fatto che una piccola porzione di quest’area possa essere stata dimora in qualche tempo del giardiniere, non si corre il rischio di stravolgere una funzione espositiva di specie vegetali in una funzione di ristorazione che ha necessitato ovviamente trasformazioni degli elevati e scavi per gli impianti.

Come lei ben sa, avendo noi avanzato una precedente richiesta di appuntamento in data 22 aprile 2015, richiamiamo la sua attenzione su questo gioiello architettonico e paesaggistico, riconosciuto un bene culturale dell’Italia e del mondo, unicamente ai fini di un restauro conservativo e dell’apertura al pubblico. Ribadiamo pertanto la nostra richiesta di rivalutare:

-          Il ripristino delle condizioni del parco così come vincolato dal decreto ministeriale del 1953 e dal citato decreto Ronchey del 1992, mediante la cancellazione dei parcheggi per circa 300 automobili e della viabilità carrabile a senso unico, così come delle divisioni interne, approvati da Codesta Soprintendenza con Autorizzazione al Progetto Luiss prot. 15812 datata 05/08/2011;

Le chiediamo inoltre, come già accennato nella citata lettera del 22 aprile, di esprimere parere riguardo alla fruibilità pubblica del bene dichiarato.

Come sappiamo, la proprietà della Luiss ha stipulato con il Comune di Roma in data 29/11/2011 una convenzione che ha dato adito ad un iter giudiziario e che ha definito le modalità della fruizione delegando tale compito ad un Assessore all’Urbanistica, riportando comunque come imprescindibile l’uso pubblico.

Il Comitato ritiene di rivolgersi all’organo che ha riconosciuto sino ad oggi il bene culturale pubblico della Villa emettendo numerosi decreti di vincolo nel tempo. La soprintendenza, quale organo statale è, a nostro avviso, l’ente super partes che può portare ad una risoluzione finale una questione sensibile.

La Luiss, l’ente proprietario, ogni anno ha duplici vantaggi fiscali sia grazie ai vincoli sussistenti sulla Villa, sia come istituto di formazione, andando a godere persino di contributi statali. Pertanto ci si aspetterebbe un impegno alla conservazione nel tempo con un serio programma manutentivo, e una sensibilità all’interesse pubblico, invece che il prevalere di un interesse esclusivo nei confronti dei suoi futuri ospiti, paganti.

La fruibilità dell’intero parco proposta nella convenzione Luiss-Comune è per la domenica, i giorni festivi dell’anno e nei giorni di chiusura della struttura universitaria (a insindacabile discrezione della Luiss). La soluzione di apertura di una porzione scoscesa per attrezzature per bambini ci appare un espediente per giustificare un uso del tutto privato del bene, che è stato più volte nel tempo ribadito essere invece un bene di grande interesse pubblico.

Il tipo di fruizione dell’intero parco, che il Comitato di Villa Blanc insieme ad Italia Nostra auspica, interesserebbe tutti i giorni dell’anno secondo modalità consigliate dalla stessa soprintendenza. A tal fine si ricorda l’esempio romano di Villa Torlonia in cui la fruizione pubblica apporta turismo culturale alle strutture museali dislocate nel parco stesso e che, potrebbe consentire ai forestieri e turisti, di conoscere e apprezzare Villa Blanc nel ricco contesto delle meravigliose ville di via Nomentana. Villa Blanc con la sua interessante architettura, potrebbe fare da filo conduttore in un quartiere che conserva palazzi liberty, degni di visite guidate anche solo per le facciate che si osservano dalle vie.

All’estero tale uso compatibile di istituti universitari high level con l’apertura al pubblico è ampiamente diffuso, basti pensare agli esempi eclatanti di Oxford (University of Oxford), Cambridge (University of Cambridge), Dublino (Trinity College).

La possibilità di accesso, secondo un regolamento d’uso, orari e modalità da voi indicati, sia ai cittadini che ai turisti, può inoltre sancire il legame socio-culturale con il territorio e diffondere la conoscenza dei nostri beni. La stessa esistenza del Comitato Villa Blanc da quarant’anni testimonia il forte legame esistente tra la villa e i cittadini. Perdere questa ricchezza sarebbe distruggere parte di quel bene culturale tanto apprezzato nel mondo, quanto invece la sua valorizzazione, renderebbe completo e fecondo in visibili risultati, quel duro compito al quale la sua istituzione è tenuta a svolgere.

La ringraziamo per l’attenzione.

Rimaniamo in attesa di un cortese riscontro per fissare un appuntamento.

L’occasione ci è gradita per inviarle il libretto ‘Io sono la Villa’ edito nel 2012, in cui un affezionato aderente al nostro comitato, G. Marchesini, espone memorie e considerazioni su Villa Blanc tracciando le vicende della villa dal 1950 al 2012.

Distinti saluti

Il Comitato di Villa Blanc

Il Presidente Adolfo Rinaldi

Nessun commento:

Posta un commento