7 ottobre 2015

L'OPPORTUNISMO SACCENTE DEI PADRI FONDATORI


Continuiamo a riproporre ai nostri lettori i commenti di Gian Carlo Marchesini (GCM) alle serate trascorse guardando i talk show in tv.
Gli riconosciamo una buona tempra se ancora oggi riesce a sopravvivere.
D.F.


                              Corrado Augias


« A me Renzi non piace, però in questo periodo lo ritengo necessario» - dice Augias ospite di Floris. E perché? «Perché nei venti ultimi anni di immobilismo politico è il primo che è riuscito a mettere la politica in movimento». Verso dove, se vetta o abisso, non lo dice, ma gli applausi scroscianti del pubblico comunque arrivano. Augias - così come Mieli, ospite in contemporanea di Ballarò - è un campione di equilibrismo scaltro e felpato. Renzi non gli piace ma è necessario: ma non dice perché non gli piace né perché è necessario. Poi reclama da Floris un'ultima domanda sul suo libro in cui racconta la vita di Gesù. Augias non vuole perdere tempo su Renzi, il suo interlocutore prediletto oggi è Gesù. Che, pur essendo ateo, dichiara di amare. Altro saggio di laico e acrobatico equilibrismo virtuoso. Così come d'altronde Scalfari, intervistato, dice che lui non voterebbe questo PD. Preferisce dialogare con papa Bergoglio. Questi fondatori nonché numi tutelari de La Repubblica e L'Espresso oramai si sono rifugiati sull'Olimpo, anzi proprio in Paradiso. Io la chiamerei fuga da una realtà imbarazzante e scomoda. In compenso Crozza si tuffa come oramai suo solito a corpo morto - piatto ricco mi ci ficco - nel linciaggio contro Marino. Crozza è bravissimo sempre, anche nella parte del sicario. Poi a fine serata arrivano Lupi e Meloni. Spengo il televisore: a tutela dei miei oramai arroventati c...
GCM

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