12 marzo 2015

LA CADUTA DEL CENTRO STORICO DI ROMA




                                               Venditori ambulanti abusivi a Piazza Navona
Nella buia atmosfera del Teatro Orologio è andato ieri sera,11 marzo, in scena lo psicodramma dal titolo “La caduta del centro storico di Roma “.Complici un manipolo di studenti universitari della Facoltà di Architettura della Sapienza coordinati dal professore Curcio,questi svegli giovanotti hanno messo nero su bianco,dopo un’attenta indagine sul campo,dati e prove  della caduta del centro storico di Roma.Ma ad opera di chi?Dall’indagine condotta dagli studenti nel rione Trastevere e Rione Ponte e Parione, emerge nella sua drammatica evidenza, l’espulsione progressiva  da questi quartieri delle attività artigianali che caratterizzavano  un tempo questo territorio come anche i negozi di vicinato sostituiti da una miriade di negozietti per la somministrazione di bevande  e di  cibo “mordi e fuggi”, tanto da contarne uno ogni quattro metri in alcune vie particolarmente attractive.A questo si aggiunge l’espulsione dei residenti ,oggi Trastevere conta all’incirca 23.000 residenti,mentre Ponte e Parione poco più di 3000 ,ad opera del dilagare di pseudo bed&breakfast regolarmente abusivi che si sostituiscono ad un ritmo incalzante ai residenti.A questo sommo degrado del tessuto vivo di questi quartieri contribuisce poi, a mò di ciliegina sulla torta ,l’AMA che  è lontana anni luce dal fornire un servizio dignitoso e che proprio per questo favorisce la creazione di vere e proprie discariche a cielo aperto.E’ chiaro che una situazione del genere non è più sostenibile e che le varie associazioni del Centro Storico presenti hanno denunciato a gran voce nei loro interventi come anche il prof. Montanari del Comitato della Bellezza e  Italia Nostra.Il centro storico di Roma ostaggio del degrado e della sporcizia.E’ inutile sottolineare che i commenti sull’attuale amministrazione Marino non sono stati molto lusinghieri,rea,a detta delle associazioni presenti, di mancanza di sensibilità , amore e rispetto verso la città che amministra,un vero e proprio muro di gomma contro cui rimbalzano le richieste di aiuto dei residenti.Tale indifferenza,vissuta a volte con la sensazione che si tratti di vero proprio fastidio, è stata sottolineata peraltro da una scarsa attenzione al rispetto delle regole ,che pur ci sono,avvalorate da comportamenti,come nel caso dell’aumento del pedaggio dei residenti per entrare nella ztl del centro storico,   da dichiarazioni del Sindaco e dell’assessore Improta improntate ad evidenziare piuttosto i privilegi dei residenti  che i diritti degli stessi.Le tariffe ,aumentate più del 1000 per cento,sono state oggetto di un ricorso al TAR vinto dai residenti che ha costretto il Campidoglio ad una indecorosa marcia indietro.

Che fare davanti a tanto degrado?Intanto il progetto presentato nel corso del pomeriggio è consultabile nel sito www.romanonfalastupida.it a cui si possono inviare ulteriori integrazioni e prove a quanto già rilevato.Le associazioni da parte loro non smetteranno di pungolare l’amministrazione capitolina,premesso che quella municipale ha poco armi al suo servizio e anche quelle  sono spuntate.Non conforta la vicinanza a questa impari battaglia contro l’indecenza senza limiti del comandante dei vigili urbani,Raffaele Clemente,notoriamente “poco simpatico”,per usare un eufemismo, alla lobby dei vigili ,a cui facilmente ,ma anche in modo incontestabile,fanno mancare la collaborazione.

A nostro avviso le associazioni dovrebbero passare dalle parole ai fatti.Premesso che le prove a carico dell’amministrazione capitolina sono tali e tante che non ammettono replica,le associazioni dovrebbero intanto proporre il rispetto delle regole e laddove si aprono dei varchi di permissività farli chiudere con provvedimenti amministrativi urgenti e certi.Dovrebbe inoltre essere istituita una task force operativa mista, una specie di ronda,sul modello della Stazione Tiburtina,vigili/carabinieri/guardia di finanza ,che presidi il territorio in maniera costante e verificabile ogni giorno.Inoltre dovrebbe essere attuato un sit-in  permanente in Campidoglio,con tende e viveri,che non venisse smobilitato,se non dalla forza pubblica,finchè i provvedimenti richiesti non fossero approvati.E infine,a mali estremi,bruciare i certificati elettorali davanti alla statua di Marco Aurelio,facendo attenzione ovviamente.Solo in questa maniera chi non vuole sentire,ascolterebbe.Tor Sapienza docet.

Raffaele Fischetto

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