23 marzo 2015

PD ROMANO E ALTRO

PD romano e altro
Il 20 novembre 2014, avevo scritto una mail a Luigi Zanda, di cui avevo letto una intervista su La Repubblica, in cui intimava a Marino – con fare autoritario - di obbedire al pd romano .
Naturalmente il sig. Zanda, seguendo il malcostume di quasi tutti i politici italiani, non aveva risposto.
Ho scoperto che la maggioranza dei nostri rappresentanti, tace; credo per l’irrilevanza del mittente, che, essendo soltanto un cittadino, non appare nell’elenco di chi possa essere utile o dannoso, nemmeno se applaudisse, figuriamoci se critica.
Molto tempo prima, nel momento in cui Berlusconi scendeva in politica, avevo preso la decisione di iscrivermi al partito, deciso a contrastare lo sfilacciamento, prima che della politica, della società. Pensavo che bisognasse rafforzare la buona politica, per arginare l’assalto di quella deteriore. Aveva accettato la mia iscrizione proprio Lei, Matteo Orfini. Non ho impiegato troppo tempo a scoprire che mi ero sbagliato e non ho rinnovato l’iscrizione (non so, ovviamente, se appaio come iscritto, ma non mi meraviglierei se fosse così).
Le cose sono andate di male in peggio.
La lunga parentesi berlusconiana non ha corrotto soltanto una parte del paese; certamente ha corrotto ancora più i politici.
Non che prima l’Italia fosse un paese davvero civile e i politici non sudditi del Berlusconi, fossero riusciti a fare argine, ma, certamente, dopo la cura berlusconiana, il livello della loro decenza politica è precipitato.
Oggi lei dichiara esserci, nel pd romano “ una realtà drammatica, in cui una parte non piccola degli iscritti non sono veri: uno su cinque ha dei problemi” . Questi impietosi giudizi, derivano dalla relazione di Fabrizio Barca,che, lei spiega: “racconta la verità di un partito in larga parte infeudato, non al servizio dei cittadini e degli iscritti, ma dei signori delle tessere o delle preferenze e che, per questo, rischia di essere pericoloso per la città”.
Qui mi fermo: Ha detto lei meglio di quanto avrei potuto fare io.
Io, forse troppo sensibile e schizzinoso, avevo sentito cattivo odore appena iscritto. Ho, però amici dotati di maggior combattività (e ottimismo) che hanno continuato a credere nel partito e si sono impegnati a fondo. Quasi tutti si sono arresi soltanto qualche mese fa, sopraffatti dalla inarrestabile cancrena.
Mi viene alla mente una domanda che non posso non fare:
se, lontani dalle stanze del potere, alcuni cittadini, armati soltanto di un onesto – ma alto – senso della politica e dell’impegno o, addirittura altri - come me – ormai lontani da ogni impegno concreto, hanno sentito la puzza e l’atmosfera che si respirava nel PD romano, come mai voi non vi siete accorti di niente, fino a che lo scoppio del bubbone non ha eruttato i liquami ovunque?
Chiedo scusa, vorrei farne un’altra:
siete sicuri che non sia lo stesso anche altrove?
Sono certo che, come al solito queste domande rimarranno senza risposta, secondo le abitudini poco civili di questa politica.
Se avrà occasione di parlare con Paolo Bianchini, che non conosco se non per avre trovato il suo nome su La Repubblica di giovedì, gli dica di non dire cose sciocche come quelle che ha detto a Barca: fuori i nomi o chieda scusa. In questo maleodorante calderone è tutto il partito ad essere coinvolto; forse non se ne è accorto..
Chiudo questa mail, che forse eviterete persino di leggere, con alcune considerazioni:
· l’accanimento e la rabbia contro l’odierno PD è quello di chi si sente profondamente tradito.
· Non credo che i magistrati siano totalmente immuni dai guai che affliggano i politici. Credo però che i politici – moltissimi, senza ormai distinzione di schieramento – vorrebbero garantirsi immunità. Credo davvero che si diano schiaffi alla magistratura (stupidi come l’accorciamento delle ferie o pericolosi come la nuova responsabilità civile) più che alla corruzione. Là si corre; qui si media con corrotti e corruttori e si flirta cinicamente con Verdini e simili.
· Ultima considerazione: la vostra caduta parte da lontano; dal momento in cui avete accettato e fatte vostre le regole del liberismo capitalista. Lì, lavorano meglio quelli di destra. Deve essere per questo che vi siete incamminati, spediti, da quella parte.
Umberto Pradella
P.S.: di tutto questo discuto e ragiono con i miei amici, perchè per sperare di ritrovare – anche fra molto – l’orgoglio di essere rappresentati dai migliori, bisogna ricostruire, dal basso, il senso della politica. Ci vorrà molto tempo e ne godranno quasi sicuramente, altre generazioni. Il nostro dovere è mettere in discussione la vostra deriva e aprire gli occhi a più persone possibili.


UN COMMENTO DI GIAN CARLO MARCHESINI

A che punto è la notte.
Fino a che punto la realtà può essere negata, la verità manipolata e distorta? Se il sotto, il mezzo e il sopra si mescolano e confondono, e non è più distinta la retta via da quella errata, e la parola è travisata e sfigurata, e la saggezza e la salute sono fuggite di casa e vi si è insediata padrona la malattia, e il potere del denaro ha sostituito giustizia e misericordia, a che serve compunta e solenne la recita dell'indagine commissaria? Ma se a indagare sono gli stessi che non hanno saputo evitare dissesto e disastro, e anzi ne sono stati passivi o attivi complici e l'hanno favorito, perché ora dalle stesse mani dovrebbero arrivare correzione e salvezza? Non c'è invece da temere il peggio, e cioè che questa sospensione indagatoria serva a individuare ed eliminare le ultime sacche di resistenza, e le forze del privilegio e del saccheggio perfezionino il loro dominio? Il modello L'Aquila, Mose, Expo, Mafia Capitale, Ischia e Agrigento è stato scoperchiato: che siano gli stessi che l'hanno inventato e gestito a proporsi per sanarlo non suona grottesco? Mi dispiace per Barca e il suo volonteroso e patetico annaspare ieri sera a 8 e 1/2: ma il modello vincente per ora è Giulia Bongiorno che difende e fa assolvere Barabba. Anche se del tutto inaspettatamente può succedere che un giudice decida di far sequestrare il mostruoso complesso militare americano del MUOS, e le mamme di Caltanisetta per ora abbiano vinto. Ecco, dovendo proprio commissariare, io questo Paese lo vedrei bene commissariato - altro che Esposito e Orfini! - dalle mamme con i loro bambini. Anche se so benissimo che Renzi sarebbe pronto a visitare la loro scuola per farsi omaggiare con cori e canti.
Gian Carlo Marchesini
 

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