LA REPUBBLICA DI CIPRO
Il Partito Radicale Non Violento,famoso per le sue battaglie civili,per i suoi digiuni per giuste cause,per il suo impegno contro i soprusi ,le sopraffazioni,famoso per essere sempre al fianco degli indifesi e degli oppressi (Nessuno tocchi Caino)oggi 27 febbraio attraverso la sua
Libera Rivista di Politica Transnazionale e di Iniziativa Radicale, «Diritto e Libertà», a dieci anni dall’avvio dei negoziati di adesione della Turchia all’UE (3 ottobre 2005), organizza una conferenza (vedi invito in fondo all'articolo) per sostenere l'ingresso della Turchia in Europa.
E su questo argomento,anche se ci sarebbe molto da obiettare,l'iniziativa la riteniamo legittima.Quello che stona è la presenza della sedicente Repubblica di Cipro del Nord nella lista degli invitati , di due personaggi,un sedicente cittadino di questa fantomatica repubblica,e il presidente della camera di commecio italo-cipriota del nord.
Senza dover annoiare con una lezione di storia contemporanea i nostri lettori,ricordiamo semplicemente che la Turchia ha invaso l'isola di Cipro nel 1974,causando lutti e sciagure agli abitanti dell'isola.Molti corpi dei giovani deceduti per difendere la loro patria non sono stati più trovati e oltre 150 mila ciprioti dei territori occupati sono stati costretti a rifugiarsi nella parte dell'isola ancora libera.Il territorio da allora occupato dai turchi è pari al 37% dell'intera isola.La capitale ,Nicosia,è divisa in due non da un muro, come Berlino, ma da filo spinato e da una zona neutra,fatta di case abbandonate e check point, che separa la parte libera e democratica,la Repubblica di Cipro,da quella occupata dai turchi.Anche l'aeroporto ,appena inaugurato nel 1974 ,non è mai entrato in funzione e viene utilizzato dalle truppe ONU che fanno da cuscinetto tra i ciprioti e i turchi .Ne garantiscono la sicurezza e la fragile tregua che ormai,dopo quarant'anni ,si è trasformata in quasi routine se non fosse per il peccato originale dell'invasione turca ,ferita mai rimarginata nel cuore dei ciprioti e per quell'immensa bandiera con la mezzaluna montata in cima ad una collina e visibile da ogni parte si guardi.Si pensi inoltre che una città molto importante come Famagusta è abbandonata dai tempi dell'occupazione ,diventata una vera e propria città fantasma.I suoi abitanti sono stati costretti a lasciare le proprie case ,i propri affetti e si sono messi in salvo nella parte libera dell'isola.Da un osservatorio vicino i nostalgici cittadini di Famagusta possono vedere la loro città abbandonata,immaginiamo, con una grande emozione.
Da allora a questa parte dell'isola di Cipro occupata dalla Turchia,che nel frattempo ha fatto arrivare dall'Anatolia oltre 300 mila turchi "neri" che hanno occupato senza alcun diritto le case lasciate dai ciprioti, è stato dato il nome di Repubblica di Cipro del Nord.Questo sedicente stato finora è stato riconosciuto solo dalla Turchia .L'Europa ,di cui Cipro è un membro relativamente recente , non ha mai difeso apertamente e chiaramente con una posizione netta Cipro .Questa ambiguità è stata dettata a nostro avviso sia dal peso economico della Turchia,sia dalla sua importanza dal punto di vista geo-politico.E pensare che l'Europa è stata recentemente insignita del premio Nobel della pace ,quando invece un suo paese membro è occupato militarmente da un altro paese,la Turchia, membro della NATO .Un paradosso che non ha bisogno di spiegazioni.
Comunque è impensabile che la Turchia entri nell'Unione Europa senza prima aver lasciato Cipro!!
Senza dover annoiare con una lezione di storia contemporanea i nostri lettori,ricordiamo semplicemente che la Turchia ha invaso l'isola di Cipro nel 1974,causando lutti e sciagure agli abitanti dell'isola.Molti corpi dei giovani deceduti per difendere la loro patria non sono stati più trovati e oltre 150 mila ciprioti dei territori occupati sono stati costretti a rifugiarsi nella parte dell'isola ancora libera.Il territorio da allora occupato dai turchi è pari al 37% dell'intera isola.La capitale ,Nicosia,è divisa in due non da un muro, come Berlino, ma da filo spinato e da una zona neutra,fatta di case abbandonate e check point, che separa la parte libera e democratica,la Repubblica di Cipro,da quella occupata dai turchi.Anche l'aeroporto ,appena inaugurato nel 1974 ,non è mai entrato in funzione e viene utilizzato dalle truppe ONU che fanno da cuscinetto tra i ciprioti e i turchi .Ne garantiscono la sicurezza e la fragile tregua che ormai,dopo quarant'anni ,si è trasformata in quasi routine se non fosse per il peccato originale dell'invasione turca ,ferita mai rimarginata nel cuore dei ciprioti e per quell'immensa bandiera con la mezzaluna montata in cima ad una collina e visibile da ogni parte si guardi.Si pensi inoltre che una città molto importante come Famagusta è abbandonata dai tempi dell'occupazione ,diventata una vera e propria città fantasma.I suoi abitanti sono stati costretti a lasciare le proprie case ,i propri affetti e si sono messi in salvo nella parte libera dell'isola.Da un osservatorio vicino i nostalgici cittadini di Famagusta possono vedere la loro città abbandonata,immaginiamo, con una grande emozione.
Da allora a questa parte dell'isola di Cipro occupata dalla Turchia,che nel frattempo ha fatto arrivare dall'Anatolia oltre 300 mila turchi "neri" che hanno occupato senza alcun diritto le case lasciate dai ciprioti, è stato dato il nome di Repubblica di Cipro del Nord.Questo sedicente stato finora è stato riconosciuto solo dalla Turchia .L'Europa ,di cui Cipro è un membro relativamente recente , non ha mai difeso apertamente e chiaramente con una posizione netta Cipro .Questa ambiguità è stata dettata a nostro avviso sia dal peso economico della Turchia,sia dalla sua importanza dal punto di vista geo-politico.E pensare che l'Europa è stata recentemente insignita del premio Nobel della pace ,quando invece un suo paese membro è occupato militarmente da un altro paese,la Turchia, membro della NATO .Un paradosso che non ha bisogno di spiegazioni.
Comunque è impensabile che la Turchia entri nell'Unione Europa senza prima aver lasciato Cipro!!
Ora, terminato il nostro brevissimo riepilogo storico,torniamo agli amici radicali.Già da tempo avevamo notato un certo attivismo da parte del loro responsabile per le relazioni con la Turchia,sig.Mariano Gustino,che avevamo sempre contestato ( non ricevendo peraltro mai risposta).Ma organizzare un evento del genere supera ogni fantasia.Un evento in cui si fà sedere insieme i rappresentanti di uno stato fantoccio,e ci fermiamo qui con gli epiteti,insieme a rappresentanti del governo italiano,il sottosegretario agli Affari Esteri Della Vedova e il Presidente della Commissione esteri della Camera Cicchito.Questo ,a nostro avviso,stride moltissimo con i principi democratici a cui sempre si è ispirata l'azione del Partito Radicale Non Violento e con il diritto internazionale.Non possiamo inoltre non notare una certa leggerezza e superficialità da parte dei rappresentanti del governo italiano che si sono prestati a questa ben orchestrata rappresentazione.
Domenico Fischetto
Quello che segue è il testo della mail di protesta inviata al signor Mariano Giustino,responsabile per i radicali dei rapporti con la Turchia.
Iniziativa del 27 p.v. per la Turchia in Europs | 23-mar-2015 23:47 |
Da: | Domenico Fischetto (domenicofischetto@virgilio.it) |
A: | <marianogiustino@dirittoeliberta.it> |
Caro Mariano,
finchè la Turchia non riconosce l'efferato crimine di cui si è macchiata con l'eccidio del popolo armeno di cui oggi ricorre il centenario e finchè non libererà dalle sue truppe di occupazione il territorio di un Paese,Cipro,membro dell'Unione Europea,sarà non solo lontana dall'Europa ma dal mondo civilizzato.
La posizione dei radicali ,a dir poco acquiescente, nei confronti della Turchia non fa onore alle vostre battaglie,anzi è una vera e propria vergogna.
Mimmo Fischetto
P.S.Leggo che tra i relatori c'è un sedicente italiano che si dichiara cittadino della Repubblica di Cipro Nord e il presidente della camera di commercio italo-cipriota sempre del nord.Vi ricordo che questa repubblica fantoccio non è stata riconosciuta dall'Italia come anche da quasi tutti i paesi del nondo e solo voi radicali in Italia promuovete iniziative in suo appoggio .Mi dispiace ma insisto a dire che questo vostro comportamento è una vera e propria vergogna per voi.
Questo è l'invito all'evento del 27 marzo
la Libera Rivista di Politica Transnazionale e di Iniziativa Radicale, «Diritto e Libertà», a dieci anni dall’avvio dei negoziati di adesione della Turchia all’UE (3 ottobre 2005), è lieta di invitarvi alla
CONFERENZA-DIBATTITO
Turchia nell’Unione europea subito! A dieci anni dall’avvio dei negoziati, l’urgenza di superare ostacoli e pregiudizi Sala del Partito Radicale Nonviolento Via di Torre Argentina 76 – Roma Venerdì, 27 marzo 2015 – ore 15:00 INTERVENTI DI APERTURA, H. 15:00 S.E. Aydın Adnan SEZGİN, Ambasciatore della Repubblica di Turchia in Italia Mariano GIUSTINO, direttore della rivista «Diritto e Libertà» Illustrazione degli interessanti risultati di un autorevole sondaggio della Kadir Has University di İstanbul dal quale emerge che il 71,4% dell’opinione pubblica turca è tornato ad essere, dopo 10 anni, favorevole all’ingresso del proprio paese nell’UE. Emma BONINO, già ministro degli Affari Esteri Fabrizio CICCHITTO, presidente della Commissione Affari Esteri, Camera dei Deputati Benedetto DELLA VEDOVA, sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri DIBATTITO Khaled Fouad ALLAM, sociologo del mondo musulmano, già parlamentare Paolo AMATO, presidente «Associazione Camera di Commercio Italia-Cipro del Nord» Vincenzo AMENDOLA, Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati Rocco CANGELOSI, vicepresidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo Carlo MARSILI, già ambasciatore d’Italia ad Ankara Marco PANNELLA, presidente del Partito radicale nonviolento Gea SCHIRÒ, coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare di «Turchia in Europa da Subito» Giuseppe SCOGNAMIGLIO, responsabile Affari istituzionali e Regolatori del Gruppo UniCredit Gianfranco SPADACCIA, già segretario e parlamentare del Partito radicale Yasemin TAŞKIN, giornalista, corrispondente di Limes in Turchia Nathalie TOCCI, vicedirettore dell’Istituto Affari Internazionali Maurizio TURCO, tesoriere del Partito radicale, cittadino della Repubblica Turca di Cipro Nord PRESIEDE: Mariano GIUSTINO
Seguirà un rinfresco offerto dalla Ambasciata di Turchia in Italia
Bilgi için: marianogiustino@dirittoeliberta.it
Türk cep telefonu: +90 531 253 23 68 İtalyan cep telefonu: +39 366 522 35 68
@DirittoeLiberta @TurkeyEuropeNow
@AntennaAnkara @MarianoGiustino |
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