15 marzo 2015

L'ASSOLUZIONE DELL'UTILIZZATORE FINALE


Devo scontare qualche offesa tremenda alla divinità se, oramai, mi capita di citare e essere d’accordo, quasi sempre, con il Papa piuttosto che con troppi laici.
La questione  l' ha sintetizzata molto bene il nuovo - se non sbaglio – presidente della CEI: la legge lo ha assolto, ma il giudizio morale resta e è pesantemente negativo.
Però non è la questione etica – terreno molto scivoloso – il fulcro del problema.
Altri aspetti mi sembrano rilevanti.
La questione della prostituzione minorile, certo che fa rabbia, ma forse il collegio (che ha votato l’assoluzione all’unanimità), si è sentito il fiato sul collo di una politica che sta disperatamente cercando di mettere all’angolo la magistratura. Insomma potrebbe essere questione di “pavidità” (Berlusconi la ha definita di coraggio).
Da questo e della responsabilità della politica anche nell’assoluzione del secondo reato – la concussione – bisognerebbe, secondo me, trarre insegnamento.
Sentenza di primo grado : condanna a sette anni
Appello: innocente
Cassazione: innocente
Qualcuno ha subito sollevato la questione – non gli pareva vero – della responsabilità civile dei giudici.
Ma come; due assoluzioni piene, senza se e senza ma. Allora la Boccassini lo ha fatto apposta, e i giudici di Milano le hanno dato manforte. E’ stata persecuzione e Berlusconi è stato insultato e danneggiato. P.M. e giudici devono pagare.
Succederà sempre più spesso, e a sollevarla, come era ampiamente prevedibile, non saranno i cittadini comuni, come sostiene Giachetti (con una rabbia stupida che non gli ho mai visto in altri frangenti e degna di miglior causa), ma i campioni della scena del potere corrotto, che pretende per sè liberta dalle regole e a questo lavora.
In un paese corrotto fino al midollo di cui mi vergogno profondamente, la prima cosa che questo Renzi “erede di don Milani e della Anselmi” fa, è ridurre le ferie ai magistrati (ci avranno riso dietro in tutto il mondo, per questa corbelleria) e poi preoccuparsi dei giudici disonesti che devono pagare.
I politici ( non la politica),quelli indegni, di bassa lega (e sono molti), combattono una battaglia per avere mani libere e fare del loro lerciume, legalità .
Bene; sfogata l’indignazione, vorrei ricordare che, quando Berlusconi fu messo sotto accusa e processato, il reato di concussione c’era, eccome, ben chiaramente definito e era doveroso accusare il truffatore.
In corso d’opera è stato cambiato dalla Severino, con tutti gli arzigogoli di cui il genio italico è capace.
Avevano ragione PM e giudici a condannare in primo grado e, purtroppo, hanno avuto ragione in appello e Cassazione, a assolvere l’utilizzatore finale.
Temo che altra pavidità sarà presto evidente, nella magistratura.
Come sempre è dai politici che nascono leggi mal fatte, stupide e spesso colpevoli.
Una altra perla che sta per esserci regalata è già in dirittura d’arrivo:
il consigli dei ministri ha approvato il decreto legislativo che attenua – di fatto – l’obbligatorietà dell’azione penale, consentendo l’archiviazione dei reati “per tenuità del fatto”.
La ha sollecitata la stessa magistratura, per ridurre la abnorme litigiosità degli italiani.
Ai Politici non è parso vero: la tenuità , è stato deciso dal governo, riguarderà i reati con pena detentiva fino a cinque anni! Saranno così inclusi, per esempio, i reati concernenti l’infortunistica sul lavoro.
Perchè non ci è concesso di applicare la rsponsabilità civile anche ai politici beceri e malfattori, ignoranti e delinquenti?
 
Umberto Pradella

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