8 aprile 2015

DI RITORNO IN TRENO DALLE VACANZE DI PASQUA



Le Ferrovie in tutti questi anni hanno fatto passi da giganti.

Dalle vecchie locomotive,dai vagoni di legno ,dalle vetture sovraffollate,dai controllori anziani e spenti,sono passati a treni sempre più veloci,con tempi di percorrenza sempre più competitivi rispetto al fratello coltello aereo,con vetture e posti sempre più confortevoli,e con controllori professionali e “ipadizzati”.Il passato è stato archiviato, sostituito dalla tecnologia e dal confort …………………se non sopravvisse lui.Lui chi?

Devo  una premessa a questa mia breve cronaca di un viaggio in treno ,una doverosa spiegazione .

Di ritorno, dopo aver passato le vacanze di Pasqua nella mia città natale insieme all’ anziana madre, ho prenotato per il mio rientro a Roma un intercity.

Tutti gli altri,quelli superveloci e ipertecnologici erano fully booked.Così anche i voli.Mi restava il pullmann  che non amo particolarmente.Quindi ho preso un intercity.Ed è stato come un viaggio a ritroso nel tempo.Il treno che si ferma a quasi tute le stazioni,il controllore anzianotto, con la pancetta e gli occhiali calati sul naso,persone sconosciute fino ad un attimo prima che ti parlano e ti offrono da mangiare,da bere, vino in particolare.Che dire?Per me è stato come ritornare quando ,giovane studente universitario,mi imbarcavo su un treno  la sera dalla mia città direzione Firenze.Ed era ogni volta un’avventura,un episodio da ricordare ,un’amicizia ,un amore di una notte.

La vera sorpresa del viaggio però è stato lui:

il venditore di panini e bevande abusivo.

Sopravvissuto alle riorganizzazioni,all’avvento della concorrenza ,alle multinazionali del cibo,sopravvissuto ai controllori che sistematicamente gli danno la caccia quando lo individuano ,LUI RESISTE IMPAVIDO NEL TEMPO.

Anche  lui si è modernizzato :me lo ricordavo un po’ cafoncello,con un vistoso cesto di vimini in cui c’era ogni bendidio.Un po’ l’immagine del venditore sul treno resa immortale in un film interpretato da  Nino Manfredi, in uno dei suoi più riusciti personaggi.

Il venditore abusivo  copre  la sua mercanzia,prima del giro nei vagoni, sotto la giacca non più  nella toilette del treno .Indossa una giacca a  doppio petto scuro e pantaloni grigi.Sembra ,ad uno sguardo distratto ,uno delle Ferrovie.Non più il cesto di vimini ma un carrellino multipiano con rotelline dove sono esposti i panini e le bibite.Ma la sua caratteristica migliore,dove la sua performance diventa arte è nello slogan,sussurrato da una voce roca ,ma ferma e penetrante:

Panini ,bibite,caffè,cocaaaaa?.

Quando l’ho sentito,ho avuto un tuffo al cuore.E mi sono sentito meglio. Qualcuno resiste ancora al progresso nelle Ferrovie.E questo,secondo me,la rende  più umana , più vicina alle gente come una volta.

E il viaggio per Roma ,lunghissimo, accompagnato dai ricordi ,mi è sembrato durare un attimo.

Raffaele Fischetto

2 commenti:

  1. Bravo Mimmo, un bel tuffo in un presente intriso di sapori e profumi del passato... Non sempre il progresso che avanza strombazzando si traduce in più socievole umanità.

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  2. Bravo Mimmo, un bel tuffo in un presente intriso di sapori e profumi del passato... Non sempre il progresso che avanza strombazzando si traduce in più socievole umanità.

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