22 aprile 2015

"LA SCRITTURA CHE SALVA "Alla sala cittadina in via Boemondo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo l'invito di Gian Carlo Marchesini

Giovedì 23 aprile alle ore 17.30, alla sala cittadina del Campo sportivo Artiglio di Via Boemondo, ragazzi e adulti insieme, faremo un incontro e un consulto su " La scrittura che salva".
Chi viene viene, passeremo un'ora insieme, racconteremo la nostra esperienza della scrittura, parleremo di sogni e speranze in un mondo che fa paura.
Gian Carlo



Riproponiamo la recensione scritta da Domenico Fischetto l'11 dicembre 2014

Recensione del libro:LA SCRITTURA CHE SALVA di G.C.Marchesini


E’ stata pubblicata l’ultima fatica di Gian Carlo Marchesini:LA SCRITTURA CHE SALVA,edizioni Agra

Abbiamo imparato a conoscere l’autore attraverso i suoi interventi nel nostro giornale e,per chi ne ha avuto la possibilità attraverso la lettura delle sue precedenti opere .Citiamo solo le ultime due:Io sono la Villa e Diario Militante.

Di cosa parla quest’opera?Certamente della scrittura ,ma perché salva?

L’esperienza dell’autore come volontario in due strutture pubbliche,una scuola media e una casa famiglia,lo mette in contatto con realtà differenti ma per certi versi simili.E questo libro ne è risultato e testimonianza insieme di questa esperienza .
Da un lato degli adolescenti di famiglie piccolo-medio borghesi che frequentano una scuola media di quartiere,dall’altra degli adolescenti che provengono da famiglie con problemi affidati alle cure di una casa famiglia. Un mix molto differente ma con molti punti in comune per via dell’età, messi insieme,quasi legati,che porta il lettore a riflessioni e comparazioni continue,dal minimo comune denominatore rappresentato dall’amico, dal fratello maggiore, dal complice,ma mai percepito come insegnante o espressione dell'Autorità, Marchesini.

Non crediamo che l’autore sia in possesso di particolari titoli accademici o vincitore di concorsi tali da poterlo accreditare in strutture pubbliche ,secondo lo schema classico.Può anche darsi. Riteniamo piuttosto che nel suo caso valga il metodo a qualcosa molto vicino alla “chiara fama” e al pubblico apprezzamento.

Marchesini presta la sua opera ,volontariamente e a titolo gratuito, in due strutture pubbliche così differenti occupandosi nelle ore extrascolastiche di adolescenti che hanno sete di apprendere,al di fuori dalle ore canoniche di insegnamento strutturato e ufficiale,di crescere,di essere amati da un adulto percepito come uno di loro,solo un po’ più grande, e con un bagaglio di conoscenze e di sensibilità (non di nozionismo) da cui attingere e imparare per conoscere meglio sé stessi e il mondo che li circonda .

L'autore in entrambe le situazioni mette a disposizione le sue qualità,la sua esperienza umana e di scrittore,la sua sensibilità,la sua generosità,il suo tempo e in definitiva il suo amore per il prossimo al servizio di giovani adolescenti fortunati o meno per accrescere la propria fiducia in se stessi e nelle proprie qualità, “insegnando”loro come sapersi leggere dentro,come far emergere i sentimenti spesso inespressi o soffocati dai dubbi propri dell'età , dalle difficoltà del quotidiano o creati artatamente da falsi modelli di riferimento .E ancora ,come sapersi confrontare con il prossimo e non vergognarsi di manifestare quello che si è in realtà senza finzioni, quello che si prova,quello che si sente ,a viso aperto senza nascondersi,perché le manifestazioni d’amore sono una prova di forza e non di debolezza anche se esse avvengono sotto forma di poesia, del testo di un rap o di un piccolo saggio o piuttosto con un abbraccio spontaneo o con un sguardo complice sorseggiando una cioccolata calda, in silenzio.

Insomma bisognerebbe leggersi il libro per apprezzare tutto questo.
Domenico Fischetto

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