Alcuni momenti della manifestaione
La manifestazione di protesta,svoltasi ieri 18 aprile, indetta
da Rinascita Tiburtina,a cui hanno aderito la maggior parte delle associazioni
del II Municipio,ha visto la nutrita partecipazione di residenti e commercianti
del quadrante Nuova Stazione Tiburtina.Dopo anni e anni durante i quali i
cittadini hanno subito il traffico e i veleni della tangenziale est fin quasi dentro le loro
case,dopo che finalmente è stata inaugurata la nuova tangenziale est al di là
del vallo ferroviario e in galleria,dopo le molteplici promesse dei vari
politici di turno che hanno confermato l’abbattimento della sopraelevata
davanti alla stazione,i cittadini hanno urlato la loro rabbia contro l’inerzia del’amministrazione Marino che
rimanda di mese in mese la pubblicazione del bando per affidare il progetto di
smantellamento del tratto sopraelevato.Guidati dalla loro presidente,Nella
Vecchia ,una tranquilla madre di famiglia che con il tempo si è trasformata
nella “Masaniello “ della Tiburtina,il folto gruppo di manifestanti ha detto
anche basta al degrado,alla microcriminalità, all’anarchia che la fa
da padrona nella zona.La Nuova Stazione Tiburtina è una cattedrale nella terra di nessuno.Tutt’intorno è senza controllo
sia da parte delle forze dell’ordine,che invece ieri sono intervenute in
forze per sedare eventuali colpi di testa di questi cittadini esasperati, sia
da parte di chi dovrebbe garantire decoro e rispetto.Una situazione più volte
denunciata negli anni di cui i locali amministratori si fanno carico solo in
campagna elettorale.Ed effettivamente ieri brillavano per la loro assenza ,sia
quelli di maggioranza del Municipio che quelli del Comune.Buoni solo a fare
promesse ,evidentemente non se la sono sentita di metterci la faccia in una
manifestazione dove correvano il rischio di essere contestati.
Raffaele Fischetto
Trovo improprio citare l inerzia del solo Marino. Molto piu gravi e prolungate quelle di Alemanno e di tutta la giunta Veltroni. Le volte che ci ricevette in Campidoglio giunse a bugie spudorate, tipo che era pronto il provvedimento di spostamento della Tibus o il rafforzamento della vigilanza. E allora? Si rafforza, oltre alla frustrazione, l idea che la politica sia condizionata (leggi remunerata) da chi e' fin quiriuscito a far cadere un velo di silenzio su tutto quel che riguarda Alta Velocita e Tiburtina. Se anche Orfini continua a non guardae la fedina penale di certi soggetti che gli navigano intorno vuol dire che e complice o imbecille
RispondiEliminaAndrea natoli