Il Presidente della Repubblica Italiana,Sergio Mattarella
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera che Martin Espinoza Carrubba,responsabile di una comunità peruviana a Roma e socio di ProgettoRoma, ha scritto al Presidente della Repubblica,Sergio Mattarella.
Martin chiede alla massima autorità dello Stato Italiano che venga riconosciuta la cittadinanza italiana a tutti i figli degli immigrati nati in Italia, l' applicazione dello ius soli.
E' inutile dire,e ci dispiace veramente doverlo sottolineare,che fino ad oggi il Presidente Mattarella non ha risposto.
Al signor Presidente della Repubblica italiana
Sergio Mattarella
Palazzo del Quirinale 00187 Roma
Caro Presidente
Il mio nome è Josè Martìn Espinoza Carrubba, cittadino italiano nato in Perù di origine
siciliano; in quanto tale rivolgo a Lei un accorato appello, affinché che si faccia realtà il
diritto di cittadinanza per i bambini nati e cresciuti in Italia.
Il nostro paese,
e storicamente terra di emigranti, è oggi è diventato una società
multiculturale, con bambini e ragazzi nati sotto questo cielo e in questa terra cresciuti da
lavoratori genitori stranieri,che vivono la loro infanzia e adolescenza in Italia e che
continueranno a scrivere la storia , contribuendo in maniera significativa a definire il livello
e la qualità futura del capitale umano che e la più grande risorsa della nostra nazione che
è a pieno titolo della legge naturale una espressione giuridica del ius solis ,per fare dalla
Italia un grande paese prospero e di uguaglianza ,come elemento essenziale di un popolo
più libero,solidale e di speranza, per una nuova Europa sociale e umanista.
En base a questo criterio di giustizia del riconoscimento costituzionale e allo spirito
strategico che non e una condizione circostanziale o previdenziale, transitorio o temporale
che oggi siano più di un milione di bambini e ragazzi nati e cresciuti qui, spettando da Lei
un nuovo emendamento nella carta magna coincidendo con Il Premier Matteo Renzi che e
un “fato di civiltà” come parte degli diritti civile da riconoscere legalmente nel Parlamento
italiano.
Signor Presidente, ripongo in Lei in prima domanda la mia Fiducia personale, sapendo
quanto Le stia a cuore il meglio per il nostro Grande e bel paese, che ha portato tanto al
mondo con la sua immigrazione; sappia che il Cittadino che scrivi ama L’Italia tal come lei,
è mosso dallo steso Amore di Patria le chiedo di fare realtà il sonno di queste nuove
generazioni, di non solo sentirci italiani nel cuore, ma anche in tutti effetti legale, di diritti e
obbligazioni.
Colgo altresì l'occasione per porgerLe i miei più cordiali saluti.
Roma, 07 di febbraio del 2015
Carta d’identità N° AS 3055271
Josè Martìn Espinoza Carrubba
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