4 aprile 2015

Recensione film: UNA NUOVA AMICA di François OZON

Locandina italiana Una nuova amicaPoster Una nuova amica  n. 1
 

Claire e Laura sono amiche inseparabili fin da bambine, si sposano entrambe ma Laura muore di una malattia dopo poco il parto e Claire - Anaïs Demoustier - ha promesso di occuparsi della bimba e di vegliare sul marito. Il film, tratto da una novella di Ruth Rendell, ha un inizio retrodatato per narrare con carrelli e stacchi la storia della loro amicizia con mini-scene semi-mute della vita delle due amiche.

Il giovane vedovo David– Romain Duris - si scopre avere una particolare propensione a evidenziare il suo lato femminile, affascinato dai vestiti, dal make-up e dagli indumenti intimi arriva fino a indossarli vestendosi da donna. Claire scopre casualmente la sua passione per il travestimento e dopo un iniziale turbamento, ne diventerà complice restando attratta da questa insolita perversione. Il tutto è giocato sul filo dell’identificazione di Claire nell’amica deceduta, più estroversa, più ricca e più sicura di lei, con cui ha avuto un rapporto intenso anche sensualmente – come quasi tutte le bambine hanno provato - mai sfociato nella sessualità così come David ama le donne, e ama se stesso “donna”, senza arrivare, sembrerebbe, a desiderare un rapporto sessuale con un altro uomo.

Romain Duris dimostra di essere un fantastico attore e vestito da donna è bravissimo. Il film è delicato e non sfocia mai nella volgarità e nel grottesco come il tema potrebbe suggerire. Si segue volentieri, anche se Ozon si prolunga un po’ troppo nella non-storia e nel compiacimento di vedere recitare David/Virginia, la nuova amica. Una bella fotografia che riprende la casa di campagna dell’infanzia e i non-luoghi della suburbia francese. Bella e appropriata è la canzone di Nicole Croisille “Un Femme avec Toi”.

Ghisi Grütter

Nessun commento:

Posta un commento