23 gennaio 2016

FASSINA,MARINO E LE PRIMARIE CHE VERRANNO



                                                                     Stefano Fassina


Mentre ieri l'ex Sindaco Marino è andato giù pesante nei confronti di Renzi e del PD in un'intervista a Repubblica,(come dargli torto?), e ha annunciato che non parteciperà alle primarie del PD per la scelta del candidato Sindaco,non ha chiarito invece quello che realmente vuole fare da grande.Cioè se si vuole mettere in gioco con una sua lista forte del gruppone facebook di quasi 50 mila supporter oppure torna a fare il suo mestiere,magari non a Pittsburgh, dove sembra non abbia lasciato un buon ricordo, ma in qualche  altro ospedale .
Noi pensiamo invece che Marino non farà nè l'uno nè l'altro.Ci permettiamo questa lettura analizzando "i precedenti".Marino non è capace di correre da solo.Mettere su una lista ,riempirla di nomi ( che è la cosa più facile),fare una campagna elettorale e metterci su un pò di quattrini,diciamo circa 10€ per ogni voto che si vuole ricevere .Il calcolo è presto fatto deve tirar fuori  100.000€,per superare almeno il quorum.Di tasca propria la vediamo difficile ,con qualche sponsor ,mission impossible.
Seconda ipotesi:torna a fare il professorone.Noi pensiamo che non ne abbia un gran voglia.Ormai è abituato alla prima pagina,alle luci delle telecamere e degli studi televisivi , al comando e al decisionismo senza se e senza ma,una fascinazione che sollecita il suo ipertrofico ego.E allora che farà?Secondo noi lo vedremo presto circolare dalle parti di S.Andrea delle Fratte,magari un pò defilato,di sera,prendere l'ascensore e andare a trovare qualcuno/a.E bussare qualche porta .Ma se non ha ottenuto nulla fino adesso, non crediamo che otterrà un grande ascolto.A meno che non minacci di  presentare una lista propria, superando gli ostacoli che abbiamo elencato prima .Allora sarebbero dolori per il candidato del PD che si vedrebbe sfilati i voti necessari per andare almeno al ballottaggio,visto che vincere al primo turno è impossibile.Allora,sì che potrebbe trovare qualcuno o qualcuna pronto ad ascoltarlo.
Allora,dai Marino facci vedere cosa sai fare,stupiscici !!!!!
Altro candidato :Fassina.
Fassina è una persona seria,rigorosa e soprattutto preparata.Uscito dal PD per contrasti con la linea del partito,si è buttato a sinistra ,creando con i compagni di SEL,un nuovo gruppo parlamentare denominato Sinistra Italiana.Poi un bel giorno gli è venuto in mente di candidarsi a Sindaco di Roma.Chi lo ha candidato,chi lo ha invitato,chi glielo ha chiesto non si sà.Soltanto che da quel momento è stato infaticabile e ha cominciato a girare come una trottola in lungo e largo per Roma presenziando e sentenziando.Un bell'ascoltare a chi il cuore gli batte veramente a sinistra.Sta di fatto che dopo tutto sto gran da fare,qualcuno a SEL ha cominciato a mettere in dubbio che ci fosse stata un'investitura veramente condivisa e che qualcuno,anche "pesante"magari non era per niente d'accordo.Ovviamente nulla di personale,ci mancherebbe,soltanto che sarebbe meglio discuterne insieme,confrontarsi ,condividere etc.,etc.Siamo alle solite la sinistra non trova mai pace e malgrado le forti grida che provengono dal popolo disorientato,litiga,fà distinguo non trova la quadra, una linea condivisa.Ci si mette di traverso anche il saggio Tocci che propone persino al PD di togliere dalle primarie il proprio simbolo sostituendolo con un simbolo civico in modo da abbracciare tutte le anime del disperso popolo della sinistra e dintorni e dare una tinteggiata di fresco all'immagine un pò deteriorata ,almeno a Roma, del PD.Allora lui Fassina si dichiara d'accordo con questa proposta .Ma siccome questa proposta non trova l'accordo dell'azionista principale ,è abortita con buona pace di Tocci e del nostro Fassina .E allora come togliersi di torno senza fare una brutta figura,visto che gli cominciano a sfilare da sotto i piedi gli appoggi necessari?
Si inventa dieci condizioni indirizzate al PD che,se fossero accettate ,allora lui farebbe la grazia di partecìpare alle primarie del PD.Vediamo quali sono:
Uno: “elezione diretta della città metropolitana e Municipi trasformati in Comuni metropolitani”. Due: “impiegare le risorse per i giochi olimpici del 2024 in un programma alternativo per la mobilità sostenibile”. Tre: “fermare la speculazione edilizia a Tor di Valle”. Quattro: al posto della Roma Latina, “investire in un’alternativa su ferro per ridurre l’enorme afflusso giornaliero di auto su Roma”. Cinque: emendare il “milleproroghe” con alcune proposte fiscali. Sei: “ristrutturare il soffocante debito capitolino” e “riscrivere la Delibera 88 sulla privatizzazione del patrimonio”. Sette: “riscrivere la Delibera Sabella sugli appalti per i servizi sociali”: Otto: un “patto per l’innovazione e la qualità dei servizi con il personale dell’amministrazione capitolina”. Nove: “introdurre in tutti gli appalti di Roma Capitale e delle società controllate e in tutti i rapporti di lavoro con le amministrazioni capitoline il requisito del compenso orario minimo per lavoratrici e lavoratori”. Dieci: confermare l’assetto proprietario degli asili nido e delle scuole per l’infanzia e stabilizzare insegnanti e educatrici precarie.
Insomma è come farsi dire di no ,a prescindere.Fassina ,secondo noi ,mentre dettava queste condizioni(lui che detta le condizioni al PD!!! ) si rendeva conto che non sarebbero state minimamente prese in considerazione.Non è possibile che non se ne sia reso conto.Allora pensiamo che le abbia scritte proprio per farsi dire di no ed avere  l'opportunità di uscire di scena sbattendo ancora una volta la porta.
E allora avanti un altro,se c'è.

Domenico Fischetto


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