Roberto Giachetti
Ancora un Rutelli’s boy.Il buon
Renzi non potendosi fidare più di nessuno per sbrigliare la complicatissima
situazione di Roma si affida ancora una volta ai consigli del Francesco de' noantri e lancia la candidatura Giachetti alle
primarie PD, per la scelta del candidato Sindaco di Roma .Quindi Rutelli si conferma
il più ascoltato dei “consiliori” del premier.Dopo Zanda e Gentiloni,ecco un
altro suo uomo piazzato,spera, a guida del Campidoglio.
Ora un conto è candidarsi alle
primarie da solo raccogliendo faticosamente le firme degli iscritti fino al
numero minimo fissato,un altro è che ti candida il segretario che potrebbe prendere i
tabulati degli iscritti e……voilà il gioco è fatto.Anche il buon Marino,che nel
corso della sua sindacatura a Roma ha fatto la "verginella" e ha cercato ogni
occasione per marcare la sua differenza e forse avversità al suo partito di
riferimento,dovette pagare dazio e stare al gioco.Candidato il martedì da
Goffredo Bettini,il famoso kingmaker inventore del “modello Roma “insieme al
suo socio Veltroni,il giovedì della stessa settimana aveva trovato ben 5000
firme di iscritti che sostenevano la sua candidatura.Poi il resto è cronaca.Ora
di quali appoggi gode il buon Giachetti ,ex radicale,ex capo di gabinetto
appunto di Rutelli sindaco,attuale vicepresidente della Camera?Roma si sa è
anomala rispetto al resto d’Italia.Non nascondiamo il fatto che da quando il
tosco ha preso le redini in mano della Federazione Romana del PD qualcosa sia
cambiato e qualche nome imbarazzante è stato messo in disparte.Si era affidato
al suo omologo romano,che però non si è dimostrato all’altezza e si è fatto
incartare persino da Marino,che non è proprio un’aquila in quanto a strategia.L’
annuncio del premier temiamo abbia fatto
storcere il naso a più di qualche ex capobastone del partito democratico e
sicuramente ne vedremo delle belle.Giachetti da parte sua può contare sull’appoggio
dei suoi ex compagni di partito,che numericamente non godono di buona salute
elettorale, e non per i digiuni.Inoltre crediamo che a lui avrebbero preferito l’originale,e
cioè Magi che si è distinto nell’era Marino per coerenza e competenza .Quindi
qualche appoggio gli potrebbe mancare anche dalle parti di Torre Argentina.Nel
PD Giachetti poi gode di un’ottima
relazione con Eugenio Patanè,consigliere regionale,ex presidente della
Federazione romana,con una buona ramificazione di contatti con la base,vedi i
numeri con cui è stato eletto alla Pisana.Poi un piccolo incidente di percorso
che è stato in qualche modo superato e non ne ha intaccato la credibilità e la
potenza di fuoco.Poi c’è quel simpatico personaggio di Athos De Luca,infaticabile
produttore di comunicati stampa,mozioni ,ordini del giorno,etc.fatto salvo che
non chiude nulla di quello che inizia.Dal punto di vista appoggi conta poco e
la sua credibilità si poggia sulla sua fama di duro e puro difensore di tutto e
di tutti.
Ora pensiamo che Giachetti non
avrà vita facile e non ha il successo assicurato.Grazie alle vicende domestiche
e a quelle nazionali,la gente non firma più deleghe in bianco ai politici né tantomeno
ad uno che nemmeno conosce .Per fare il Sindaco,oltre che l’apprezzabile
ed imprescindibile “ pope blessing “ del segretario/premier,ci vuole
carisma,empatia ci vuole presa a pelle.Malgrado tutto,Marino ce l’aveva,Veltroni
anche e non parliamo di Rutelli.Alemanno,a cui mai nessuno ha fatto il torto di
essere nato a Bari, e si trovò catapultato al Campidoglio grazie all’insipienza
strategica di Rutelli ed ad un certo ostruzionismo strisciante dell’apparato
del PD.
E proprio in questo potrebbe incappare il buon Giachetti,a cui riconosciamo
competenza e passione.
Domenico Fischetto
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