16 gennaio 2016

Recensione film:LA GRANDE SCOMMESSA di Adam Mc Kay



LA GRANDE SCOMMESSA
Regia di Adam Mc Kay
Con Christian Bale, Brad Pitt, Ryan Gosling, Steve Carrell, Marisa Tomei, John Magro e Finn Wittrock

Capitalismo in mostra

Locandina La grande scommessa
 

Rinunciando a priori a capirci qualcosa se non siete bancari, economisti o esperti investitori, potete andare a vedere “La grande scommessa” dove il mondo del capitalismo americano è rappresentato quasi con ferocia.
Questo film narra la vicenda della crisi immobiliare e bancaria americana del 2008, che è stata una vera crisi economica, attraverso le esperienze di alcuni personaggi diversi - piccoli traders o grandi promoters – che avevano più o meno intuito, ciò che stava per succedere a partire dal 2005 nonostante un ottimo andamento del mercato.
“The Big Short“ è il titolo originale del film che si riferisce alla “grande bolla” del mercato finanziario dove un mutuo a tasso variabile veniva concesso praticamente a tutti. A tale proposito, in particolare Michael Burry (un fantastico Christian Bale), estroso capo di un fondo d’investimento e appassionato di musica heavy-metal, inizia a scommettere “contro” il mercato facendosi irridere e creando un clima di sospetto attorno a lui (perfino i collaboratori più stretti lo prendono per matto).
Il film, tratto dal libro di Michael Lewis, ha un ritmo molto veloce e sincopato ma non trascura le sfaccettature dei personaggi – quasi alla Altman - né immagini dello stereotipo dell’habitat della middle-class come le case in Florida o i luoghi di Las Vegas.
Tutte le scene ambientate a New York sono ubicate in spazi simili – un altro tipo di non-luogo – dove gli open spaces degli uffici e delle banche mancano totalmente di connotazioni identitarie: un telefono e un computer sono le uniche esigenze. Ciò è sottolineato in modo particolare dal regista nella scena in cui i due giovani brokers Charlie e Jamie entrano per vedere l’interno della Lehman Brothers appena fallita e ne restano delusi.
Dopo tutta questa narrazione ci si chiede come gli Stati Uniti abbiano fatto a uscire dal crack finanziario in così poco tempo.
 Ghisi Grütter

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