Mentre
il nostro premier corre in Svizzera per testimoniare l'appoggio del
Governo alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024,mentre le altre
città candidate non hanno molte chance di vedersele assegnate,e quindi
per assurdo Roma è favorita ,dal punto di vista della partecipazione in
città tutto tace.Figurarsi se il PD romano e i suoi uomini presi come
sono ad assicurarsi una poltrona fosse anche uno strapuntino alle prossime
elezioni comunali,se ci saranno veramente,pensano di voler coinvolgere
la cittadinanza in un processo di partecipazione.Va bene:lo sappiamo che
questa parola la evocano spesso .Ma quando si tratta della pagnotta
,allora si può anche fare un' eccezione,far finta di nulla .E poi chi lo
sente il Tosco:quello se si incazza è capace di non ricandidare alcuno
di loro e di riempire la lista con dei cloni della Madia.Quindi muti e
bocche cucite.
E
allora come al solito,quando si tratta di grane intervengono i
radicali.E propongono loro di indire un referendum chiedendolo ,con
l'appoggio, vogliamo proprio sperare, di moltissime firme,al Premier e
al grigio Prefetto che governa Roma.A proposito sarebbe interessante
sapere cosa ne pensa Giachetti,romano de Roma e tifoso della
Roma,convertito sulla via dell'Impruneta,al dio renziano.Lui ex
radicale,lui sempre pronto alla condivisione delle scelte in nome e per
conto della Democrazia,chissà se oserebbe esprimere un parere favorevole
al referendum.Attento Roberto :non si tratta di dire di no alle
Olimpiadi,ma di lanciare un referendum per sapere se i romani sono o non
sono d'accordo al loro svolgimento a Roma.Scusa ,forse l'avevi
capito,ma abbiamo pensato di chiarirtelo bene in italiano.Non fosse mai
che ora che ti sei convertito al toscano non capisci tanto bene quello
che dicono i tuoi concittadini.
E pensare che da grande vorresti fare il Sindaco di Roma..........
Domenico Fischetto.
Olimpiadi Roma 2024: decidiamo noi con un Referendum
FIRMA SUBITO PER CHIEDERE IL REFERENDUM SULLE OLIMPIADI!
SIAMO ANCORA IN TEMPO PER APRIRE UN DIBATTITO SUI COSTI DI UN PROGETTO CHE COSTERÀ MILIARDI DELLE NOSTRE TASSE
Al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Commissario Straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca.
La candidatura è ufficiale, c’è il sostegno politico e finanziario del governo, insomma sembra già tutto deciso. Invece siamo ancora in tempo per aprire un dibattito sui costi e sui benefici di un progetto che costerà miliardi di euro delle nostre tasse. A Roma servono interventi efficaci, una buona amministrazione, riforme “olimpioniche”, ma abbiamo davvero bisogno di Olimpiadi?
Negli ultimi 50 anni, i budget presentati dalle città in sede di candidatura olimpica sono stati puntualmente sforati.Le spese effettive sono sempre lievitate rispetto alle previsioni iniziali, in alcuni casi anche dell’800%, con evidenti conseguenze sulle tasche dei cittadini.
Per i Giochi di Sochi si è raggiunto il picco di 50 miliardi di euro.
Per ripianare il deficit derivante dalle spese sostenute per organizzare i Giochi olimpici di Grenoble, i contribuenti francesi hanno dovuto pagare una tassa speciale per 24 anni, i canadesi del Quebec lo hanno fatto per 30 anni. I cittadini di Barcellona hanno dovuto versare negli anni 1,7 miliardi di tasse in più.
Gli economisti ormai la chiamano ‘maledizione del vincitore’ perché la città che vince i Giochi non fa che aggravare la sua situazione economica.
Grazie ai referendum e alla partecipazione attiva dei cittadini Davos, Cracovia, Oslo, Monaco e Amburgo hanno rinunciato alle olimpiadi. A Boston è bastato il dibattito in vista del referendum per fare un passo indietro.
Per le Olimpiadi del 2024 l’Italia non ha ancora reso pubblico il suo dossier o le cifre ufficiali. Si ipotizza un budget di partenza tra gli 8 e i 10 miliardi.
Per non lasciare ad altri una decisione così importante per il futuro di Roma e per le nostre tasche lanciamo una sfida: un referendum attraverso cui i cittadini possano esprimersi e decidere.
La candidatura è ufficiale, c’è il sostegno politico e finanziario del governo, insomma sembra già tutto deciso. Invece siamo ancora in tempo per aprire un dibattito sui costi e sui benefici di un progetto che costerà miliardi di euro delle nostre tasse. A Roma servono interventi efficaci, una buona amministrazione, riforme “olimpioniche”, ma abbiamo davvero bisogno di Olimpiadi?
Negli ultimi 50 anni, i budget presentati dalle città in sede di candidatura olimpica sono stati puntualmente sforati.Le spese effettive sono sempre lievitate rispetto alle previsioni iniziali, in alcuni casi anche dell’800%, con evidenti conseguenze sulle tasche dei cittadini.
Per i Giochi di Sochi si è raggiunto il picco di 50 miliardi di euro.
Per ripianare il deficit derivante dalle spese sostenute per organizzare i Giochi olimpici di Grenoble, i contribuenti francesi hanno dovuto pagare una tassa speciale per 24 anni, i canadesi del Quebec lo hanno fatto per 30 anni. I cittadini di Barcellona hanno dovuto versare negli anni 1,7 miliardi di tasse in più.
Gli economisti ormai la chiamano ‘maledizione del vincitore’ perché la città che vince i Giochi non fa che aggravare la sua situazione economica.
Grazie ai referendum e alla partecipazione attiva dei cittadini Davos, Cracovia, Oslo, Monaco e Amburgo hanno rinunciato alle olimpiadi. A Boston è bastato il dibattito in vista del referendum per fare un passo indietro.
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Giachetti si è espresso contro il referendum. Anche nei radicali c'è una divisione fra favorevoli e contrari (Beltrandi e altri). Comunque firmare e chiedere l'opinione dei cittadini fa bane a tutti.
RispondiEliminaDomenico, le chiedo controllare sempre la punteggiatura. Dopo i punti e le virgole va messo sempre uno spazio. Prima dei punti e delle virgole non vanno messi spazi. Pertanto, da oggi, controlliamo. Grazie.
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