Luca Cordero di Montezemolo
Luca Cordero di Montezemolo è l’esatta
rappresentazione dell’uomo al potere, sempre.Dalla Ferrari alla
Confindustria,per transitare anche in zone grigie con velleità politiche,adesso
è stato arruolato dal nostro premier per rapprensentare la candidatura di Roma
alle Olimpiadi del 2024.E con quell’espressione sussieguosa quasi schifata che
fa quando parla di soldi,l’altra sera in un’intervista ha dichiarato che quei
quattro spiccioli che sono stati autorizzati dal Governo (una ventina di
milioni di euro) “ma si ,state tranquilli,basteranno” .Peccato che non ha
aggiunto che se sfora la spesa la
differenza ce l’avrebbe messa lui di
tasca sua.Una volta tanto gli avremmo applaudito .
Noi siamo molto dubbiosi infatti,
dati gli innumerevoli precedenti,che questi soldi basteranno e una volta
imbarcati nell’impresa,come al solito,non ci si potrà tirare indietro.
Tre Righe aveva già pubblicato un
articolo sul tema Olimpiadi a Roma in data 18/11/2014 all’indomani dell’annuncio
di Renzi che l’Italia avrebbe candidato Roma alle Olimpiadi del 2024.Già allora
ci chiedevamo cosa fosse cambiato nel quadro economico del Paese tanto da
tornare su una decisione presa dal precedente governo Monti a rinunciare alla
candidatura.Dopo un anno e passa,con i dati alla mano,ci sembra che la situazione
non sia affatto cambiata e stiamo sempre allo zero virgola di PIL e la
disoccupazione non diminuisce.E’ cambiato solo il premier.E quello attuale ama le luci e i
fuochi artificiali.Ama le parole d’ordine su cui giocarsi la credibilità .Ama
lanciare il guanto di sfida per affermare il proprio ego.Peccato che poi a
rimetterci siano sempre i cittadini e ad approfittare delle occasioni,come per
l’appunto quella delle Olimpiadi a
Roma,saranno sempre i soliti noti.
Ma il tempo delle deleghe in
bianco è finito.Forse preso dal vortice delle cose da fare,dei picchetti d’onore
da passare in rassegna,dalle conferenze internazionali da presenziare e via
scorrendo,non s’è accorto che la gente è stufa e disincantata.Non si fà più
prendere per il naso.Il piffero magico non incanta più.Ultimo quello del
Giubileo che si sta rivelando un vero flop e su cui era stati spesi fiumi d’inchiostro
di ottimismo.Ora è la volta delle Olimpiadi.Allora diciamo no:con forza,con energia.Visto
che riguarda la città di Roma,è un affare dei romani che devono dire la loro.La decisione non deve passare
sulla loro testa,e ingoiare il pillolone e mandarlo giù.Vogliamo che i romani
si esprimano con un referendum se andare avanti o meno con la candidatura di Roma.Come hanno fatto
altre città nel mondo,Amburgo e Boston per esempio .
La democrazia partecipata non
deve essere solo enunciata ma praticata.
E questa è un’occasione troppo
importante.
Raffaele Fischetto
Raffaele Fischetto
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