14 gennaio 2016

OLIMPIADI A ROMA :VOGLIAMO IL REFERENDUM






                                                          Luca Cordero di Montezemolo

Luca Cordero di Montezemolo è l’esatta rappresentazione dell’uomo al potere, sempre.Dalla Ferrari alla Confindustria,per transitare anche in zone grigie con velleità politiche,adesso è stato arruolato dal nostro premier per rapprensentare la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024.E con quell’espressione sussieguosa quasi schifata che fa quando parla di soldi,l’altra sera in un’intervista ha dichiarato che quei quattro spiccioli che sono stati autorizzati dal Governo (una ventina di milioni di euro) “ma si ,state tranquilli,basteranno” .Peccato che non ha aggiunto che se  sfora la spesa la differenza ce l’avrebbe messa  lui di tasca sua.Una volta tanto gli avremmo applaudito .
Noi siamo molto dubbiosi infatti, dati gli innumerevoli precedenti,che questi soldi  basteranno e una volta imbarcati nell’impresa,come al solito,non ci si potrà tirare indietro.
Tre Righe aveva già pubblicato un articolo sul tema Olimpiadi a Roma in data 18/11/2014 all’indomani dell’annuncio di Renzi che l’Italia avrebbe candidato Roma alle Olimpiadi del 2024.Già allora ci chiedevamo cosa fosse cambiato nel quadro economico del Paese tanto da tornare su una decisione presa dal precedente governo Monti a rinunciare alla candidatura.Dopo un anno e passa,con i dati alla mano,ci sembra che la situazione non sia affatto cambiata e stiamo sempre allo zero virgola di PIL e la disoccupazione non diminuisce.E’ cambiato solo  il premier.E quello attuale ama le luci e i fuochi artificiali.Ama le parole d’ordine su cui giocarsi la credibilità .Ama lanciare il guanto di sfida per affermare il proprio ego.Peccato che poi a rimetterci siano sempre i cittadini e ad approfittare delle occasioni,come per l’appunto quella delle  Olimpiadi a Roma,saranno sempre i soliti noti.
Ma il tempo delle deleghe in bianco è finito.Forse preso dal vortice delle cose da fare,dei picchetti d’onore da passare in rassegna,dalle conferenze internazionali da presenziare e via scorrendo,non s’è accorto che la gente è stufa e disincantata.Non  si fà più prendere per il naso.Il piffero magico non incanta più.Ultimo quello del Giubileo che si sta rivelando un vero flop e su cui era stati spesi fiumi d’inchiostro di ottimismo.Ora è la volta delle Olimpiadi.Allora diciamo no:con forza,con energia.Visto che riguarda la città di Roma,è un affare dei romani che devono  dire la loro.La decisione non deve passare sulla loro testa,e ingoiare il pillolone e mandarlo giù.Vogliamo che i romani si esprimano con un referendum se andare avanti o meno  con la candidatura di Roma.Come hanno fatto altre città nel mondo,Amburgo e Boston per esempio .
La democrazia partecipata non deve essere solo enunciata ma praticata.
E questa è un’occasione troppo importante.

Raffaele Fischetto


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