22 agosto 2017

Roma Municipio II:il dirittto alla socializzazione degli studenti universitari

 
                                                             Piazza Bologna
 
 
Girando per le piazze e le strade del II Municipio, normalmente colme dell'esercito di vitali e vocianti giovani universitari, e in questo periodo totalmente vuote e silenziose, viene da riflettere su come in questo Municipio non funzionano, o funzionano male, alcune cose. I residenti nell'area intorno a Piazza Bologna - ma la stessa cosa vale anche per piazza dell'Immacolata e analoghe a San Lorenzo - sono esasperati dagli schiamazzi notturni, e in questo non è che abbiano tutti i torti. Soltanto che, pur di ottenere la legittima quiete, i residenti spingono sugli amministratori del Municipio affinché il giardino di Piazza Bologna, ad esempio, sia recintato da alte cancellate sbarrate la notte come  altre villa e giardini pubblici. Ma così i giovani universitari non saprebbero quali spazi utilizzare per incontrarsi. Buona parte di quei residenti sono però gli stessi che affittano in nero le camere agli studenti. Insomma, chi reclama il diritto alla quiete e al riposo spesso non rispetta l'obbligo di pagare quanto dovuto in tasse. Bisognerebbe che chi amministra la città non ascoltasse preferenzialmente chi nel Municipio risiede e vota, ma sapesse anche organizzare spazi adatti a favorire l'incontro degli studenti nel loro tempo libero. E imponesse a tutti, studenti e residenti, il rispetto delle regole e delle leggi. A ciascuno il suo, nei diritti e nei doveri. Non si può accogliere il mondo universitario come portatore di bisogni su cui lucrare in modo anche scorretto e illegale (si scopre infatti che gran parte dei locali frequentati da quei giovani sono gestiti dalla malavita organizzata), e poi pretendere di relegarlo e isolarlo nel chiuso di una stanza. Altrimenti il risultato non può essere che il dilagare selvaggio dove, come e quando gli pare, di chi ha comunque il diritto di incontrarsi e socializzare.
 
Gian Carlo Marchesini

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