Oggi Vi segnalo su " La Repubblica " l' interessante editoriale a firma di Ezio Mauro dal titolo "se la povertà è una colpa " .
Mauro sottolinea quella che chiama :" un' inversione morale " a proposito dei barconi e ONG ed i migranti . L' atteggiamento del Paese nota il brillante giornalista è mutato . Il soccorso che ,prima veniva "narrato" come irrinunciabile prova di solidarietà ,adesso viene addirittura " criminalizzato ". La Povertà fa notare Mauro ,adesso è diventata una Colpa. Una Colpa che una certa cattiva politica sta astutamente introiettando dentro la coscienza collettiva di questo Paese e nel codice politico dominante. "Noi i privilegiati desideriamo escludere, recintare i migranti che sono poveri per loro naturale costituzione, non vogliamo vederli ,mentre si agitano nelle nostre città. Desideriamo che scompaiano ,che vadano via ,dove non importa, purché siano lontani dal nostro sguardo ". Perché sta accadendo questo fenomeno sociale nel nostro Paese ? Mauro risponde chiarendo che :" c'è innanzitutto un sentimento tra i nostri connazionali di incertezza e di smarrimento identitario, la sensazione poi che il mondo sia fuori controllo, che i fenomeni fella crisi economica, del terrorismo, siano diventati ingovernabili. Per la prima volta da molto tempo a questa parte, il corpo sociale chiede spaventato TUTELA , non riuscendo a dare una soluzione collettiva alle sue paure. L' esclusione ,il bando indifferenziati contro tutti quelli che appaiono "diversi " sembra la soluzione politica appropriata . La gente ,dice Mauro, chiede che le città " siano ripulite",che queste persone i migranti venuti da fuori, siano banditi e mandati altrove ,dove non importa . A nessuno dotato di buon senso ,civiltà e consapevolezza di ciò che avvenne in Europa negli anni quaranta dello scorso secolo,può sfuggire il pericolo a cui andiamo incontro all' insegna dell' ignavia e dell' indifferenza . Queste orrende prove di forza contro i più deboli ,stanno facendo letteralmente a pezzi non solo la nostra migliore tradizione politica,sociale,culturale ,etica e civile ,stanno pervertendo anche l' impianto legislativo e normativo del nostro Paese. Si pensi soltanto un attimo allo stesso Decreto Minniti che aveva modificato il numero dei gradi di tutela giurisdizionale per il rimpatrio dei migranti . Mauro si sofferma su una possibile via di uscita a questa " impasse " nella quale sembra si sia arenato il nostro Paese. Egli ci esorta innanzitutto a "non richiedere di utilizzare le nostre libertà a nostro assoluto vantaggio ed a danno degli altri, non confondendo la nostra idea di sicurezza con una balzana ed assurda idea di sopravvivenza ,come se qualcuno attentasse alle nostre vite" . Per Mauro l' unica via è il rilancio di una crescita economica e sociale, assicurando una vera libertà per tutti, unica vera garanzia politica che assicuri stabilmente ed efficacemente a tutti una vera libertà. A Mauro ,di cui condivido la lucida analisi ,vorrei però dire: nella Destra è in corso, sia pure con argomenti e toni diversi, la tentazione di strumentalizzare la paura del corpo elettorale ,rigettando sui più deboli, sui diversi, sui migranti la colpa originaria di tutti i mali. Il loro suggerimento subliminale è " liberiamoci di tutti loro,ripuliamo le nostre città e tutto tornerà come prima e torneremo come di incanto ai migliori momento della nostra vita ! Si tratta come è ovvio di una "boutade " eppure ha una forte presa sul Corpo Elettorale . Dobbiamo dire NO a questi demagoghi cinici che desiderano sfruttare le nostre paure ed incertezze per i loro ignobili fini di prestigio personale . Questa crisi ,questo malessere si vince, si supera soltanto con la crescita ,lo sviluppo, la solidarietà ,la libertà e la Democrazia dei Diritti e dei Doveri Democratici e Repubblicani.
Luca Giordano per Tre Righe.
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