31 agosto 2017

L'UOMO E' UN ANIMALE MIGRANTE

In passato, non amavo i lunghi viaggi. Forse perché ti costringono a lasciare le tue cose, il tuo mondo, a doverti adattare a una nuova realtà, per poi doverla lasciare di nuovo. Con gli anni, ho capito che il viaggio è una grande metafora della vita e che il segreto del suo fascino, e quello che ha da insegnarti, è innanzitutto, il suo essere proprio viaggio. Impari che le tue certezze non possono essere dogmi, i tuoi radicamenti mai così profondi da assicurarti un'infinita permanenza, e che devi costantemente misurarti con altre visioni del mondo. L'uomo è, per sua natura, un animale migrante, ed è vano, quanto sciocco, aggrapparsi ad una qualsiasi illusione di stabilità, e ancora più insensato, pretendere che quella illusoria stabilità sia solo tua. Perché, in quel caso, ti lasci sfuggire tutti i tesori che il viaggio ha da offrirti, sicché il tuo viaggiare diventa inutile. Ma il viaggio ha in serbo per te un altro tesoro: i compagni e le guide che incontri sul tuo cammino. Ognuno, nessuno escluso, ha da trasmetterti qualcosa, e per questo merita riconoscenza e rispetto. Giacché la pietra scartata dai costruttori potrebbe diventare testata d'angolo in qualsiasi momento. Te ne rendi conto quando devi nuovamente metterti in cammino.

 

Massimo Frana

 

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