In Italia abbiamo inventato un nuovo teorema, che io chiamerei "teorema ong", in cui si colpisce e si mette a tacere chi soccorre una vittima, denunciando gli abusi e la violazione dei diritti umani. La responsabilità dell'arrivo di migliaia di migranti sulle nostre coste non è delle guerre, della miseria, della tratta di esseri umani ad opera degli scafisti, di movimenti migratori imponenti che già la storia dell'umanità ha conosciuto, ma delle ONG. Queste organizzazioni hanno la responsabilità di aver soccorso migliaia di esseri umani, invece di lasciarli morire in quell'enorme cimitero che è diventato il Mediterraneo, o impedendo che venissero ammassati in Libia e lì smaltiti come rifiuti dell'umanità in enormi discariche-lager, foraggiate con i nostri soldi. Insomma, le ONG hanno agito invece di farsi i fatti propri.
Ebbene, questo teorema è stato immediatamente applicato al caso Giulio Regeni. La responsabilità della morte del giovane ricercatore non è del governo egiziano, che ha voluto chiudere la bocca a un ricercatore che aveva ricercato troppo, ma è dell'università di Cambridge, che ha mandato Regeni a fare le sue ricerche proprio in Egitto. Anzi, del professore tutor di Giulio, che sembra fosse pronto a mandare un altro giovane a fare ricerca in Egitto, dopo il caso drammatico di Regeni. Prova della sostanziale responsabilità del docente, circa la morte del nostro connazionale, sono i contatti via email, che i due mantenevano durante la permanenza di Giulio in Egitto. Ho fatto anch'io un dottorato di ricerca, che ovviamente prevede di rimanere in contatto con il proprio tutor e informarlo dello stato della propria ricerca. Ma, evidentemente, il teorema non ammette giustificazioni e tutto deve piuttosto concorrere al suo rafforzamento. Il fatto poi che il docente di Cambridge, di cui si bada bene a sottolineare il nome arabo, abbia tentato di mandare un altro dottorando in Egitto, viene considerato un chiaro indizio di chissà quale complotto, portato avanti da Cambridge, magari anglo-massonico, ai danni di un Egitto dove, per il teorema, tutto scorre liscio. E qualora non dovesse scorrere tutto liscio, chi decide di andare lì per capire se i diritti umani e i più elementari principi di democrazia vengano rispettati, sbaglia. E se ci lascia la pelle, è colpa sua o di chi ce l'ha mandato. Poco importa che un simile teorema finisca per fare dell'Italia un Paese colluso con regimi e trafficanti di esseri umani. Si tratta invero di un corollario di scarsa rilevanza.
Massimo Frana
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