Con Charlize Theron, James McAvoy, Sofia Boutella, John
Goodman, Toby Jones, Eddie Marsan, Daniel Bernhard, Roland Møller,
Bill Skarsgård, del 2017. Musica di Tyler Bates.
Una donna spia ma algida e “maschia”
Atomica Bionda è un film tratto da una graphic novel del 2012, elaborata da
Antony Johnson e Sam Hart, che si chiama “Coldest
City” e che nel film appare un attimo come password nel monitor di un computer.
Il
film è un intrigante videogames
cattivissimo dove la protagonista è una sorta di 007 in gonnella: una spy story a Berlino nel 1989 a cavallo
della caduta del muro. Si è instaurato già con le ultime interpretazioni di
James Bond da parte di Daniel Craig, una modalità di descrizione degli agenti
segreti più grottesca che ironica, con una notevole connotazione di fisicità quasi "proletaria", decisamente poco intellettuale , molto solida e "maschia". Qui gli fa da controcanto la splendida
Charlize Theron (ma dove trova tutta quella forza con quelle gambe così sottili
e longilinee?) che interpreta Lorraine Broughton, agente dell’intelligence MI-6. Botte, calci, pugni,
fredda e distaccata, da sola riesce a sconfiggere bande di russi e di nemici
uccidendole a sangue freddo.
La
nostra eroina non si deve fidare di nessuno, neanche – o piuttosto tantomeno -
delle spie del suo stesso Governo (britannico of course). Ma ci sono anche la CIA e il KGB.
Chi
sarà il traditore? Chi fa il doppio gioco? Questo è ciò che deve scoprire Lorraine,
oltre a dover recuperare una preziosissima lista di tutti gli agenti segreti occidentali
che, nelle mani sbagliate, rischierebbe di far scoppiare la Terza Guerra
mondiale!
Vestita
nello stile anni ’80, la biondissima spia non passa inosservata, né nella
Berlino Ovest, né tantomeno nella Berlino Est. Quest’ultima è cupa, grigia,
deteriorata e mal ridotta, in contrapposizione a una Berlino Ovest chiara,
lucida e piena di nuove costruzioni così come i grattacieli che si vedono
dall’alto di un terrazzo dove si incontra con l’amico Merkel (Bill Skarsgård). I giovani abitanti ribelli
della parte orientale sono Punk e Pop e si trovano nel bel mezzo della Guerra
fredda.
Vorrei
fare qualche notazione di dettaglio: durante una fuga Lorraine si rifugia in una
sala cinematografica dove si proietta The
Stalker, un film violento. E guarda caso nella libreria del durissimo David
Percival (James McAvoy) c’è il libro (rosso) di Macchiavelli. Un’altra domanda
banalissima che mi viene in mente: ma dove li prende Lorraine tutte quelle
tute, quei vestiti da sera, i cappotti, le parrucche, varie armi e scorte
infinite di medicine, il tutto in un bagaglio così piccolo?
Bellissima
è Charlize nei primi piani e quando fa il bagno nella vasca piena di cubetti di
ghiaccio - che fortifica e attutisce tutti i dolori - bevendo vodka
Stolichnaya. Così come bellissima è la doppia anima di Berlino di quegli anni.
Ciò che dovrebbe far riflettere è che anche nel mondo della fiction la donna, no a caso si dice “cazzuta”
o “con le palle”, è vista come totale emulazione maschile e più è brava e più lotta
e agisce come un uomo. Perfino le poche scene di sesso sono scene lesbiche,
dove David Leitch le attribuisce un ruolo protettivo e maschile.
Alla
fine un po’ troppi epiloghi rendono farraginosa la vicenda e, io stessa, non
sono sicurissima di aver capito tutto il complicato intreccio. Però il film fa
sicuramente il suo effetto.
David
Leitch è un ex stuntman ed è pertanto
affascinato dai film d’azione. Si è già cimentato in questo genere con il
recente “John Wick – Capitolo2”, ma è
molto pieno di visual effect e impegna
uno staff composito e molto vasto che
vanta anche più 3D artists. Il film è
tutto ritmato dalle ottime musiche di Tyler Bates tra quelle di David Bowie dei
Depeche Mode, Queen, Falcon, Duran Duran, Nena, New Order.
bellissimo film ed da rivedere io melo scarico quando uscirà su internet
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