27 agosto 2017

PIAZZA INDIPENDENZA: SARA' TROVATA UNA SOLUZIONE.....

 

 
Pochi giorni fa ho scritto “sarà trovata una soluzione” e commentavo “E’ una delle frasi più stupide e odiose che di continuo, sento ripetere”
Mi riferivo allo sgombero degli eritrei e degli etiopi richiedenti asilo, dallo stabile che occupavano da anni.
Lo sgombero è avvenuto improvvisamente, senza aver prima trovato una soluzione alternativa.
Il comune di Roma,  il ministero dell’interno e i vertici della polizia, evidentemente ignorano gli obblighi legislativi che riguardano i richiedenti asilo o, come al solito, se ne fregano.
Una soluzione, poi, si troverà.
In una trasmissione condotta dai due modesti conduttori, alle 8 ½, sulla 7, ho sentito uno dei più idioti giornalisti italiani, sostenere che le case occupate devono essere sgomberate: la legalità vale per tutti, migranti o non.
Il deficiente non conosce, nemmeno lui, la legislazione sui richiedenti asilo, ma non sa o finge di non sapere  (per un direttore di giornale è ancora peggio) che, a Roma e in moltissime città italiane, l’occupazione delle case è una norma consolidata. Quando un inquilino regolare o non, per qualunque ragione, lascia un alloggio, un sistema illegale di controllo degli appartamenti, con o senza (non ho elementi per dirlo) la complicità dei preposti comunali all’edilizia popolare, lo aggiudica a un non avente diritto in cerca di una casa a prezzo molto basso (è ovviamente richiesto un contributo allo svolgimento del servizio, che comporta costi non indifferenti. Anche ungere ruote? Mi sembra probabile)
L’esistenza di questo sistema sotterraneo mi è stato raccontato da una persona che  lo ha usato e giudicato efficace e giusto.
sua figlia, con il suo aiuto , ha occupato un appartamento, ha cambiato immediatamente le serrature e  (non conosco i dettagli) per mettersi in regola (secondo le regole contorte ufficiali e non), ha pagato l’affitto, decurtandolo della metà, pensando che, senza marito e con due figli piccoli, avrebbe avuto buon gioco nel rimanere e nel non pagare il dovuto.
In una delle solite tornate di finta legalizzazione  del settore, le è stata richiesta, dalla autorità comunale competente, la regolarizzazione dell’affitto – non è stata menzionata la illeceità della occupazione - e gli arretrati.
La figlia. con il padre, è andata dall’avvocato (uno dei soliti, che sguazza in questi gorghi maleodoranti), mettendo sul piatto della bilancia l’esistenza dei due figli e la sua incapacità di reddito.
In effetti, questa signora (laureata in una disciplina tra quelle inventate recentemente) non essendo sullo stato di famiglia del padre, risulta nei confini dell’ISEE, facendo lavori artigianali in nero.
Il padre non è un povero cristo, ma un piccolo imprenditore di buon successo, naturalmente evasore di IVA, con conseguente riduzione del reddito derivante dal fintamente modesto giro d’affari.
Questa realtà è sconosciuta alla maggioranza di noi,raramente a contatto con questi mondi, ma, sembra anche ai sostenitori della legalità e della necessità degli sgomberi dei migranti “perchè la legalità non deve guardare in faccia a nessuno”, come il direttore del Giornale o l’ineffabile Di Maio o anche i monsignori che sostengono che le parole del papa “tutti i diritti vanno riconosciuti a tutti, fin dalla nascita” essendo rivolti al  mondo, non abbiano nessun significato di supporto allo ius soli.
Che “sarà trovata una soluzione” sia una ignava dimostrazione di inefficienza e di menefreghismo di un potere inadeguato e meschino, è stato dimostrato dalla tardiva ammissione del ministero dell’interno che ha dichiarato che gli sgomberi non potranno più avvenire se non sia stata definita, prioritariamente una soluzione adeguata.
E’ probabile che niente cambi. La stupidità crudele e la evidente superficiale e colpevole inadeguatezza del comportamento ordinato alle forze dell’ordine, ha obbligato alla correzione – probabilmente, come sempre, solo in inosservati proclami – di una azione crudelmente e colpevolmente idiota.
In effetti bisognerebbe rispondere a qualche domanda:
·       di chi è lo stabile sgomberato
·       perchè fosse sfitto e occupabile, nonostante ci sia una norma che dice qualche cosa al riguardo (non so dire di più)
·       perchè si è aspettato qualche anno per procedere allo sgombero; su richiesta di chi; formulata quando. La legalità dovrebbe essere perseguita sempre e tempestivamente, altrimente sorge il dubbio che la legge sia applicabile a insindacabile giudizio del potere (come è)
·       perchè non si sgomberano gli alloggi popolari occupati illegalmente
·       perchè, per evitare il comunque esistente disagio sociale, non si programmi una razionale politica di edilizia popolare, senza consumo di nuovo suolo pubblico, aggredendo il problema delle case sfitte e dei locali inutilizzati, invece di consentire un endemico abusivismo edilizio, da sanare poi, con la scusa pietosa, ipocrita e pelosa,  dell’”abusivismo di necessità”.
Il circolo vizioso non ci abbandona ovviamente mai.
 
Umberto Pradella

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