Piazza Venezia (da Roma sparita)
Quanti di voi si ricordano della
Befana del Vigile a Roma alzino la mano. Saremo sicuramente in pochi. Quelli
della generazione Renzi sicuramente non la conoscono se non per sentito dire. Era
una tradizione molto sentita e spontanea. Ma come mai? Probabilmente all’epoca il
vigile non era percepito come un persecutore,un vessatore,uno sceriffo de' noantri: era un
cittadino come gli altri che per di più faceva un mestiere che aiutava la gente
, vicino alla gente e che molte volte risolveva le piccole questioni quotidiane
con fare paterno,con un rimbrotto prima di ricorrere al fischietto e al blocchetto delle multe. E la gente lo capiva
,lo percepiva,ne apprezzava la " missione" . Comprendeva la difficoltà di un lavoro
svolto in strada ,magari anche pagato poco. Ed era solidale con la categoria dei
vigili e il giorno della Befana si sdebitava manifestando in solido l’apprezzamento
per il Corpo. Girando in circolo alla pedana a Piazza Venezia,che ancora
resiste ai giorni nostri, riponeva alla sua base dei doni,panettoni e bottiglie
di spumante principalmente,che sarebbero poi stati divisi tra tutti i membri
del Corpo. Era un modo semplice e pratico nello stesso tempo di festeggiare insieme
la Befana.
Cosa è successo nel frattempo
tanto da far scomparire questa tradizione ? Si badi bene che
questa tradizione in alcune città di provincia resiste ancora. E’a Roma che si
è interrotta. Perchè? Non siamo né sociologi né antropologi ma ,da
semplici cittadini, azzardiamo un’ipotesi:a nostro modesto avviso si è spezzata
la catena di solidarietà che legava idealmente i romani al corpo dei vigili urbani,si è interrotto
quel comune sentire che faceva del vigile urbano forse non un amico ma un
conoscente di cui ti potevi fidare ,un conoscente che non ti dava fregature,che
era imparziale ,severo ed umano nello stesso tempo,che era sempre lì in strada
pronto ad intervenire e ad esporsi in prima persona .
Un piccolo mondo antico ormai
scomparso dai nostri schermi. La realtà di oggi è ben diversa e più amara.
E non ci riferiamo al recente,triste
e squallido episodio di Capodanno su cui certamente si pronuncerà la
magistratura o chi di competenza e su cui certamente abbiamo le nostre idee che
però non vorremmo aggiungere alle tante che si sono rincorse in questi giorni.
La figura del vigile secondo noi non rappresenta
più valori come la certezza , il rigore e
l’imparzialità dell’applicazione delle regole,dell’onestà e della correttezza .Forse
colpa della enormità di questa città che
disumanizza tutto rapporti umani compresi ,colpa delle mille e una competenze che sono state
via via aggiunte ,colpa di una falsa ed estensiva interpretazione dei propri
diritti che hanno trasformato quelli sindacali in diritti di una casta ,colpa
di chi doveva intervenire in tempo per raddrizzare comportamenti difformi e non lo ha fatto,ma soprattutto colpa di noi
tutti ,cittadini,che non abbiamo saputo ,potuto o voluto intervenire in tempo e
siamo stati al gioco come complici o come vittime.
Forse per questo non ce la
sentiamo più di andare a Piazza Venezia a riporre ai piedi della pedana un
panettone durante la festa della Befana.
Raffaele Fischetto
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