6 gennaio 2015

LA BEFANA DEL VIGILE A ROMA






Piazza Venezia (da Roma sparita)

Quanti di voi si ricordano della Befana del Vigile a Roma alzino la mano. Saremo sicuramente in pochi. Quelli della generazione Renzi sicuramente non la conoscono se non per sentito dire. Era una tradizione molto sentita e spontanea. Ma come mai? Probabilmente all’epoca  il vigile non era percepito come un persecutore,un  vessatore,uno sceriffo de' noantri: era un cittadino come gli altri che per di più faceva un mestiere che aiutava la gente , vicino alla gente e che molte volte risolveva le piccole questioni quotidiane con  fare paterno,con un rimbrotto  prima di ricorrere al fischietto e  al blocchetto delle multe. E la gente lo capiva ,lo percepiva,ne apprezzava la " missione" . Comprendeva la difficoltà di un lavoro svolto in strada ,magari anche pagato poco. Ed era solidale con la categoria dei vigili e il giorno della Befana si sdebitava manifestando in solido l’apprezzamento per il Corpo. Girando in circolo alla pedana a Piazza Venezia,che ancora resiste ai giorni nostri, riponeva alla sua base dei doni,panettoni e bottiglie di spumante principalmente,che sarebbero poi stati divisi tra tutti i membri del Corpo. Era un modo semplice e pratico nello stesso tempo di festeggiare insieme la Befana.

Cosa è successo nel frattempo tanto da far scomparire questa tradizione  ? Si badi bene che questa tradizione in alcune città di provincia resiste ancora. E’a Roma che si è interrotta. Perchè? Non siamo né sociologi né antropologi ma ,da semplici cittadini, azzardiamo un’ipotesi:a nostro modesto avviso si è spezzata la catena di solidarietà che legava idealmente i romani  al corpo dei vigili urbani,si è interrotto quel comune sentire che faceva del vigile urbano forse non un amico ma un conoscente di cui ti potevi fidare ,un conoscente che non ti dava fregature,che era imparziale ,severo ed umano nello stesso tempo,che era sempre lì in strada pronto ad intervenire e ad esporsi in prima persona .

Un piccolo mondo antico ormai scomparso dai nostri schermi. La realtà  di oggi è ben diversa e più amara.

E non ci riferiamo al recente,triste e squallido episodio di Capodanno su cui certamente si pronuncerà la magistratura o chi di competenza e su cui certamente abbiamo le nostre idee che però non vorremmo aggiungere alle tante che si sono rincorse in questi giorni. La figura del vigile  secondo noi non rappresenta più valori come  la certezza , il rigore e l’imparzialità dell’applicazione delle regole,dell’onestà e della correttezza .Forse colpa  della enormità di questa città che disumanizza tutto rapporti umani compresi ,colpa delle mille e una competenze che sono state via via aggiunte ,colpa di una falsa ed estensiva interpretazione dei propri diritti che hanno trasformato quelli sindacali in diritti di una casta ,colpa di chi doveva intervenire in tempo per raddrizzare comportamenti difformi  e non lo ha fatto,ma soprattutto colpa di noi tutti ,cittadini,che non abbiamo saputo ,potuto o voluto intervenire in tempo e siamo stati al gioco come complici o come vittime.  

Forse per questo non ce la sentiamo più di andare a Piazza Venezia a riporre ai piedi della pedana un panettone durante la festa della Befana.
Raffaele Fischetto

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