Come era prevedibile , l’affaire dei
vigili assenti a Roma la notte di Capodanno si è sgonfiato: dei 500 e passa
certificati medici, solo qualcuno è contestabile.Stiamo parlando di nemmeno
dieci vigili che avranno tutto il tempo di presentare le loro
giustificazioni.Pene previste qualora ritenuti effettivamente “colpevoli”:qualche debole reclamo o al
massimo qualche giornata di sospensione.E allora?
Allora l’episodio ci insegna un
paio di cose che dovrebbero essere tenute ben in mente da chi governa la città
di Roma e soprattutto dal nostro caro Sindaco,il sor Ignazio.
Lasciarsi andare a dichiarazioni
forti,chiedere l’immediato licenziamento dei colpevoli di assenteismo si è rivelato un
boomerang.Qui siamo a Roma non negli USA e si gioca con le regole della
casa.Lei,caro Sindaco, e il suo comandante,Raffaele Clemente, avete dimostrato ancora una volta scarsa capacità
gestionale e scarsissima empatia con il corpo dei vigili.Corpo dei vigili che
in tutti questi anni si è dato delle regole ,con l’avallo del Sindaco di
turno,che sanno utilizzare benissimo,che sanno modellare a perfezione a seconda
le occasioni,che tirano fuori al momento opportuno con un sincronismo e con una
solidarietà di corpo non comuni.E’ chiaro che la trappola di Capodanno non è
stata casuale e che “l’epidemia” era nell’aria.Noi pensiamo che né il Sindaco,né
il comandante Clemente né altri seduti in Giunta abbiano avuto le antenne giuste per intercettare o almeno rendersi conto della
gravità della situazione,del pericolo né tantomeno abbiano saputo usare un po’ di
intelligenza e di disponibilità al dialogo o almeno di ascolto.
C’è da dire però che un corpo di
vigili che usa le regole che si è dato per mostrare i propri muscoli al Sindaco e ad un comandante sgradito
ai più,non dimostra un grande rispetto e senso di responsabilità per la città e per i cittadini che
dovrebbe tutelare.Un corpo che non sente questo e che antepone i
propri “diritti” e le proprie “rivendicazioni” al proprio dovere e agli obblighi
a cui lo richiama il fatto stesso di indossare una divisa, non è un corpo di vigili che ricopre funzioni pubbliche.Al più è un corpo privato composto da metronotte e vigilantes.
Questa vicenda ,una triste
vicenda,ha dimostrato ancora una volta che la capitale d’Italia,una grande
città europea,è un gigante dai piedi d’argilla,i vigili,ma anche dotata di un
cervello,il Sindaco e i suoi dirigenti e assessori,di scarso acume ed
intelligenza.
Allora si riprenda il dialogo,si
chiuda la trattativa ma si comincino a cambiare,anche lentamente le regole.Una
città non può essere presa in ostaggio dai suoi dipendenti,tantomeno dal corpo
dei vigili.
Poi dovremmo parlare dei medici che rilasciano i certificati di malattia forse un pò troppo superficialmente,che è una storia nella storia.Ma ci auguriamo che a questo ci penserà l'Ordine dei Medici.
Domenico Fischetto
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