Mentre l'attenzione dei media italiani è focalizzata sui fatti di casa nostra,sull'elezione del nuovo Presidente della Repubblica e sul dramma che si sta compiendo in questi giorni riassunto nell''angosciante interrogativo "Terrà o non terrà il Patto del Nazareno",altrove si lotta per la vita e per la civiltà contro il fondamentalismo sanguinario dell'ISIS .La resistenza di Kobane ,la piccola cittadina siriana al confine con la Turchia,è fondamentale per fermare l'avanzata,finora inarrestabile,delle orde sanguinarie dell' autoproclamatosi Califfato.Ci aggiorna sulla sua situazione l'articolo che pubblichiamo tratto dal sito il sole24ore.it.
I curdi stanno per riconquistare Kobane dopo mesi d'assedio. In questi giorni in cui parla tanto d'Europa, questo modesto e dimenticato borgo siriano è il vero centro della resistenza europea, non soltanto perché al confine della Turchia, Paese cardine della Nato, ma anche perché uomini e donne della resistenza curda hanno difeso i valori dell'Europa, di libertà, di indipendenza e laicismo contro l'oscurantismo delle orde del Califfato. Non dimentichiamo che i curdi stanno ancora combattendo contro tutto e contro tutti, anche se nelle ultime settimane i raid della coalizione internazionale anti-Isil si sono rivelati finalmente efficaci nell'indebolire le postazioni del Califfato.
Il governo islamico della coppia Erdogan-Davutoglu ha bastonato duramente i curdi per impedire che passassero la frontiera provocando nei mesi scorsi un'ondata nazionale di proteste con 35 morti. Poi anche il governo turco ha ceduto alle pressioni interne e internazionali lasciando che andassero a farsi massacrare nella trincea di Kobane. Il messaggio di Ankara ai curdi è stato questo: fatevi pure ammazzare contro il Califfato ma non sperate di ottenere nulla, né autonomia né tanto meno indipendenza.Per vincere la guerra al Califfato bisogna essere convinti non soltanto della retorica sui valori occidentali che abbiamo sentito dopo gli attentati di Parigi. Serve anche un progetto per rimettere insieme i pezzi dell'Iraq e della Siria o per disegnare nuovi confini ed entità politiche nel vuoto lasciato da stati falliti. I curdi stanno salvando se stessi e il loro destino ma intanto ci stanno dando una lezione.
Nessun commento:
Posta un commento