Che
le stragi avvengano in Medio Oriente, in Africa, nei Balcani, in Oriente o
persino negli Stati Uniti, sollecitava la mia attenzione come osservatore
distaccato. Quelle che sono avvenute in Europa, a Madrid, a Londra,...erano
“attentati” che sarebbero – nella mia visione – potuti accadere in altre
metropolitane e in altri luoghi. La specificità europea, a torto o a ragione –
non mi sembrava messa in discussione.
La
strage di giovani in un’isola della Svezia, poteva sembrare la follia di uno di
noi, , che voleva un Europa vichinga e conquistatrice e non conquistata, roba
da nazisti,ariani, ecc...
Le
morti del Charlie Hebdò, hanno colpito la “mia Europa”.
Ho
scoperto di essere europeo fino al midollo. Di amare questo vecchissimo pezzo
di mondo e di portarmelo tutto dentro.
Sono
stati uccise persone che incarnavano oggi, lo spirito volterriano, degli
enciclopedisti e dei libertini che avevano creato "la borghesia” e si erano
liberati dalle pastoie dell’ipse dixit, dalla religione occhiuta e crudele, dai
parassiti della nobiltà, e che oggi, senza nessuna attenzione al “politicamente
corretto” suscitando discussioni infinite sul “rispetto” dovuto alla religione
o alla politica o ad altri moloch, continuavano la tradizione tutta europea
della insubordinazione alle convenzioni, ai credi, al potere, che affonda le
proprie radici nella Grecia di Sofocle, Democrito, Epicuro e poi di Ovidio e
poi dell’umanesimo e del rinascimento....
Ho
sentito scossa l’Europa che amo e di cui mi sento parte, che ho dentro, diversa
da ogni altra cosa.
E’
tutta immaginazione? E’ una costruzione mentale? Certo, ma è quello che ho
assorbito fin da piccolo.
Allora,
per ragionare, ritrovando il distacco necessario, ci ho dovuto dormire su.
Anche
“il distacco necessario” mi viene dall’Europa: la capacità di autocritica,
quella di seguire razionalità e di cercare giudizi non
partigiani per convenienza, di esaminare le proprie inclinazioni con il massimo
di severità possibile (almeno dal punto di vista sociale)...
Allora
di quest’ Europa che ha creato l’Occidente e di questo Occidente che ha
conquistato il mondo, bisogna parlare, secondo me, per capire cosa sta
succedendo.
Allora, è in virtù di
questa necessità razionale di giudizio
distaccato, deposito culturale di cui andare orgogliosi, che non ci si puo limitare
alla visione nostalgica di una Europa che è quasi del tutto scomparsa.
Ho sentito dibattiti e
dibattiti su quello che è accaduto.
Da tutti - in un modo o nell’altro – è stato ricordato
un vecchio adagio – di quelli che ci fanno sentire bene:
la nostra civiltà difende e
difenderà sempre l’espressione libera di ogni opinione.
E’ uno degli stereotipi con
cui l’occidente assolve se stesso
Non solo non è mai stato vero,
ma nasconde persino una ipocrisia di cattiva coscienza.
In teoria, se si va fino in
fondo, questo vuol dire che tutto può essere detto: anche discorsi di “cattivi
maestri”, se, senza incitare al delitto, predicano i loro valori irrinunciabili e le loro verità indiscutibili.
Ma, su menti deboli, non importa se islamiche o ariane, “principi irrinunciabili e verità assolute”
agiscono in modo dirompente.
La miscela esplosiva si
innesca quando verità assolute si mescolano a povertà, precarietà, assenza di futuro. Il detonatore
diventa l’irrisione. I presunti assassini di Parigi non sono immigrati
clandestini
Il fanatismo diventa un’arma
potente nelle mani di chi ha subito, nel mondo, la violenza del potere
occidentale diretto o esercitato da intermediari, ancora più odiosi.
Il reclutamento dei
soliti, destinati a uccidere e morire,
avviene sempre sbandierando verità e principi elementari e potenti, vestiti di
sacro.
Le religioni della
trascendenza, tutte, fioriscono tra i poveri e i diseredati, cui è facile dare
a bere che l’unico futuro, l’unico baluardo e l’unica ricompensa a una vita
invivibile, è un dio. Sfioriscono dove c’è opulenza, scalzate da una diversa
fede forse più crudele: quella della ricchezza e del potere.
Tra le religioni del libro,
cristianesimo e islam stanno convergendo (la paura e l’ostilità dei ricchi
evangelici e delle gerarchie conservatrici cattoliche per il crescere del
pauperismo religioso, della teoria della liberazione o, oggi, per un papato
“anomalo” in occidente, sono la cartina di tornasole, fiutate persino da menti
mediocri come quella del nostro Salvini ).
La religione ebraica ha invece
lasciato il posto alla difesa del gruppo, ricco, occidentale per forza e
necessità, baluardo in un mondo che sta scrollandosi di dosso l’egemonia
occidentale, pretendendo di sostituirla, in un modo cruento, confuso, dagli
esiti sconosciuti, con una propria, dove ai poveri viene consegnata la fede in
dio e ai ricchi, però, quella occidentale
del mercato.
Così si sta dividendo il mondo
intero: tra ricchi e detentori del potere che, tutti, ovunque, si assomigliano;
pochi, agguerriti, che fanno leggi e decidono i contenuti della “civiltà”; e
poveri, tantissimi da sempre, o nuovi a ingrossarne le fila, cui fanatismo e
ribellione daranno più coraggio in un mondo in cui le differenze diventano
sempre più stridenti e ostentate.
Qui, in occidente, sarà sempre
più difficile stare con il mercato e insieme
con Bergoglio. Alla fine si dovrà scegliere e scherarsi.
Dilagherà il fanatismo cui si
risponderà con altro fanatismo. In fondo questo vuol dire schierarsi, a questo
punto.
Dai fanatismi non ci si
difende nè si possono arginare, una volta che sono stati messi in moto.
Al fanatismo declinato con
il terrorismo, alla creazione di insicurezza
endemica,alla paura, risponderà quello della tecnologia, delle libertà negate,
della creazione di ghetti, di nuova e diversa oppressione e di altra paura.
Houellebeck, modestissimo
scrittore, è segnale dello scontro tra fanatismi.
Lo sfaldamento della egemonia
occidentale e la trasversale
polarizzazione del mondo tra opulenza e povertà, alimenta scenari
imprevedibili e catastrofici.
L’Europa, oggi marginale e “a
rimorchio”, sballottata e confusa, è teatro di guerre quasi mai sue, contro cui
le difese sono impossibili mentre la
paura alimenta la follia di impossibili rigurgiti di grandezza.
Umberto Pradella
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