Bari,alcuni immagini della manifestazione
Siccome non si vive di sola politica ,ma anche di pane ....oggi ci occupiamo di grano.
E' in corso una manifestazione nel porto di Bari contro la massiccia introduzione in Italia di grano "straniero" che ovviamente danneggia la produzione nazionale.
A questa importazione di un prodotto di cui la Puglia è leader,dobbiamo aggiungere la recente decisione dell'Europarlamento votata anche da europarlamentari italiani tra cui Goffredo Bettini,di importare massicce quantità di olio tunisino,che debitamente trattato in Italia sarà poi commercializzato come prodotto nazionale.
Insomma mentre i nostri rappresentanti non tutelano l'agricoltura nazionale ,continua la lenta ma inesorabile politica di ridurre se non annullare la produzione nazionale delle nostre eccellenze.
Ci chiediamo a questo punto a quando l'importazione di uva dalla Cina?
Quello che segue è il comunicato stampa della Coldiretti
Domenico Fischetto
GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, MARTEDI’ 9/2 BLITZ DI COLDIRETTI PUGLIA AL PORTO DI BARI; IN 8 GIORNI SBARCATE 77MILA TON
Blitz martedì prossimo, 9 febbraio, a partire dalle ore
10,00, al porto di Bari contro gli scarichi quotidiani di grano estero,
24 ore prima che si riunisca nuovamente la Borsa Merci di Foggia. “Sono
all’ormeggio altre 2 navi battenti bandiera panamense e dei Paesi Bassi,
cariche di 25 tonnellate di grano. A conti fatti in soli 8 giorni sono
arrivate a Bari 77mila tonnellate di grano straniero. Si tratta di grano
– denuncia il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - di cui
non si conosce l’origine, a volte triangolata attraverso porti europei e
utilizzata dai trasformatori per fare prodotti ‘made in Italy’. Non
accettiamo che il prodotto pugliese continui ad essere deprezzato. E’
urgente l’etichettatura obbligatoria dell’origine per pane e pasta per
evitare che prodotti fatti con materia prima importata vengano spacciati
per italiani, a danno del comparto cerealicolo e dei consumatori
ignari”.
La Puglia è la regione cerealicola leader in Italia con una Produzione Lorda Vendibile di 230milioni di euro. Nonostante ciò, gli industriali della pasta utilizzano solo il 20% di prodotto regionale, mentre sono 800.000 le tonnellate di grano che arrivano nel nostro Paese da Australia, Ucraina, Canada, Bangladesh, Sud America, Messico, Arizona e Texas….per produrre pasta "Made in Italy" senza che sia indicato in etichetta.
“Non accettiamo – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – di assistere alla solita routine speculativa per il tenero e alla volatilità dei prezzi del grano duro che subisce contrazioni talvolta inspiegabili, visto che il mercato comunitario quota in maniera superiore a parità di caratteristiche. Ormai siamo ai limiti dei costi di produzione. Di contro al consumo non sono state mai apportate riduzioni di prezzi per pane e pasta, che pure potevano essere fisiologiche nel periodo nel quale veniva ridotto il costo della materia prima”.
La Puglia è la regione cerealicola leader in Italia con una Produzione Lorda Vendibile di 230milioni di euro. Nonostante ciò, gli industriali della pasta utilizzano solo il 20% di prodotto regionale, mentre sono 800.000 le tonnellate di grano che arrivano nel nostro Paese da Australia, Ucraina, Canada, Bangladesh, Sud America, Messico, Arizona e Texas….per produrre pasta "Made in Italy" senza che sia indicato in etichetta.
“Non accettiamo – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – di assistere alla solita routine speculativa per il tenero e alla volatilità dei prezzi del grano duro che subisce contrazioni talvolta inspiegabili, visto che il mercato comunitario quota in maniera superiore a parità di caratteristiche. Ormai siamo ai limiti dei costi di produzione. Di contro al consumo non sono state mai apportate riduzioni di prezzi per pane e pasta, che pure potevano essere fisiologiche nel periodo nel quale veniva ridotto il costo della materia prima”.
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