Il programma sono io, dice il carismatico. Il programma facciamolo insieme, risponde la diaspora di sinistra.
Che si ritroverà questo fine settimana in Cosmopolitica, tre giorni al
Palazzo dell'Eur, con gruppi di programma per porre le basi di un nuovo modo
di configurare la politica come responsabilità della ridistribuzione, da
contrapporre alla diseguaglianza della concentrazione.
Rischio sfogatoio inconcludente? Quello c'è sempre. Ma va corso. Perché
il bisogno di giustizia sociale non è più rappresentato. Proprio adesso, che
il potere finanziario sta infiltrando le istituzioni e che si appresta
all'assalto finale alla Costituzione.
Ritrovarsi sulle priorità è faticoso; molto più facile applaudire il capo
che "parla tanto bene".
Ma se gli elettori non riprendono in mano la politica, finiranno per
votare sconosciuti, poltronisti incalliti, persone senza cultura né ideali.
Gente che non solo ruba lo stipendio, ma - fatto molto più grave - non risolve
i problemi con giustizia sociale. Cioè tradendo la Costituzione.
Sì, abbiamo delegato troppo e controllato poco.
Dobbiamo "sdelegarci", riprenderci la nostra responsabilità di capire, di
uscire di casa.
Prima che sia troppo tardi.
Massimo Marnetto
www.libertaegiustizia.it
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