Da una parte, approvare una legge per riconoscere diritti delle coppie gay; dall'altra, far emergere le spaccature nel PD create dai catto-dem: davanti a questo bivio, il M5S non ha resistito e ha scelto la seconda soluzione, rifiutando di votare con l'ammazza-emendamenti (il "canguro") il ddl Cirinnà. Noi siamo pronti a votarlo - hanno detto - ma solo emendamento per emendamento. Cioè, mai.
Intendiamoci, tutto legittimo, ma in un attimo il nuovo che
avanza è diventato vecchia politica, fatta di riposizionamenti di
palazzo, giocati sulla pelle di chi sta fuori dal palazzo. Come
le coppie arcobaleno, che aspettano da decenni di vedere
riconoscere la dignità del loro legame affettivo. Uno spettacolo
penoso. Come quello del PD sull'altro versante, che ha tentato di
nascondere le proprie spaccature, dando la colpa non ai
"bagnaschiani" che ha al proprio interno, ma al "tradimento" dei
grillini.
Una politica così, non si può stimare.
Tutti che puntano a incassare la rendita d'immagine. Poca,
maledetta e subito, senza orizzonti ideali. Tutti che pensano che
con le furbate d'aula, si conquistano voti. Magari lisciando
l'omofobia subliminale di molti sedicenti progressisti, ben
nascosta sotto una bandiera arcobaleno d'ordinanza. Tutti a dire
che la colpa è dell'altro. Proprio come facciamo anche noi
cittadini, quando diciamo che la colpa è "loro", dei politici. E
poi, rivotiamo sempre lo stesso partito.
Massimo Marnetto
www.libertaegiustizia.it
Nessun commento:
Posta un commento