Roberto Morassut
Le primarie del PD per la scelta del candidato Sindaco non stanno scaldando i cuori dei romani,raffreddati dai tanti episodi di malgoverno di cui si è reso protagonista e complice il PD romano attraverso i suoi uomini. Per paradosso sono stati proprio questi uomini, gli ex consiglieri PD, che hanno deciso di mandare zampe all'aria la giunta Marino ,firmando da un notaio la sua rimozione.Pescato dal premier ,Roberto Giachetti si è prestato per ordine di scuderia a correre .Ma si vede che lo fà senza passione e per dovere d'ufficio .A nulla servono i fidi colonnelli che in tutti i Municipi lo accompagnano e lo sollecitano.Lui disciplinatamente prende appunti e stà attento a quello che dice.Non promette piuttosto ci gira intorno.E' persona seria e sa di avere pochi spazi di manovra . stretto tra il controllo del premier da un lato e dalla Federazione Romana dall'altro.
L'altro candidato, Roberto Morassut ,conosce bene la macchina amministrativa del Comune di Roma per essere stato consigliere ed assessore per parecchi anni.E' stato anche segretario della Federazione Romana. Quindi se vogliamo si muove a suo agio per Roma pur consapevole delle difficoltà e dei rischi. Pur essendo il padre, insieme a Veltroni, del Nuovo Piano Regolatore di Roma,sembra quasi di voler far dimenticare ai Romani questa sua primogenitura ,piuttosto puntando il dito verso gli innumerevoli problemi che ha la città. Riconosciamo anche a lui una buona dose di generosità e di amore per la città. La sua corsa probabilmente non lo vedrà vincitore. Ma ce la sta mettendo tutta perchè "la tenzone" con il suo omonimo sia improntata sul fair play e sulla correttezza ,senza inutili polemiche e tantomeno pubblici battibecchi.
Per questo abbiamo apprezzato un post pubblicato sulla sua pagina fb ,in cui respinge al mittente il tentativo di "buttarla in casciara" .Cosa gradita,a quanto pare, al Commissario Orfini ,probabilmente per fare audience , mentre invece qualche sub commissario tifa apertamente per Giachetti.Crediamo che questo post sia stato pubblicato nella consolidata tradizione italica di dire a suocera perchè nuora intenda.Morassut ha tali anticorpi da non doversi meravigliare di certe scorrettezze e non crediamo che sia la prima volta che vede nel suo partito un arbitro che ad un certo punto indossa la casacca dell'avversario.
Sono le regole,non scritte, della casa,caro Morassut. Lo sai bene!!!.
Domenico Fischetto
Il post di Roberto Morassut pubblicato sulla sua pagina fb
Caro Roberto Giachetti. All'inizio di queste primarie abbiamo detto
cose che io non ritiro. Basate su un rispetto ed una stima reciproca che
per me rimane. Il commissario Orfini ci
invita a "litigare" un po' per ravvivare il confronto. Ho detto che non
sono d'accordo perché credo che la polemica artificiosa sia un
illusorio strumento di partecipazione e che in realtà rifletta una idea
sbagliata della politica. Per accrescere interesse e partecipazione
occorre parlare in positivo. E per questo in questi giorni mi sforzo di
ascoltare ma anche di proporre nei numerosi giri che vado facendo nei
quartieri di Roma. Credo che sia utile e salutare un confronto pubblico
tra tutti i candidati sulle nostre idee per la città. In questi giorni
ho chiesto civilmente ed educatamente questo. Mi sento rispondere che i
"programmi non si scaricano da internet" e vedo scrivere da un esponente
del tuo comitato che "di programmi e chiacchiere i romani non sanno più
che farsene". Io non voglio litigare ma i toni del confronto sono
importanti. Per quanto mi riguarda sono anni che giro nei circoli e nei
quartieri per parlare e discutere di Roma, presentando idee e proposte
che ho messo per iscritto nei miei libri che si possono vedere nella
foto di questo profilo Facebook. Libere riflessioni. Idee coltivate e
confrontate con persone e non in sedi di corrente come sai. E vorrei che
queste primarie servissero per dettagliare tante riflessioni. Se chiedo
un confronto non lo faccio col senso di una "sfida" ma perché credo che
sia utile e positivo per tutti noi: PD e centrosinistra. E non farò mai
polemiche artificiose per riempire i giornali come ci si chiede.
Un'ultima cosa debbo dirla al commissario Orfini. E posso farlo per
averglielo detto apertamente oggi. Il commissario ed i sub commissari
debbono essere degli arbitri, in questo confronto. Se un subcommissario,
come è accaduto oggi, esterna in modo fazioso e poco conveniente le sue
posizioni e utilizza il suo potere per incidere sulle primarie vuol
dire che il clima può guastarsi. Per quanto mi riguarda quel
subcommissario non è più un garante e credo che Matteo Orfini possa
tenere conto di questa mia affermazione. Io resto nella correttezza dei
toni e dei rapporti. E chiedo un confronto di contenuti. Con immutata
stima.
Roberto Morassut
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