I fascisti perdono il pelo ma non il vizio.Transitati per le stanze del potere,sdoganati da certa stampa e giornalismo salottiero,sostenuto da un revisionismo storico strisciante ma costante e puntuale,il neo fascismo passa alle maniere forti quando è messo alle corde e le sue contraddizioni emergono stridenti.E' questo quanto avvenuto ieri all'Università di Tor Vergata. La reazione degli studenti democratici è stata immediata. Un'assemblea pubblica è stata subito indetta per condannare l'ennesimo episodio di violenza che si è consumato nell'ateneo davanti al silenzio complice di chi doveva garantire responsabilmente l'ordine.
Questo episodio insegna che non bisogna mai abbassare la guardia e che bisogna intervenire subito quando questi rigurgiti vengono a galla. Ma in primis devono essere le istituzioni democratiche ad intervenire e perseguire questi atteggiamenti . Solo attraverso l'applicazione rigorosa delle leggi democratiche, il fascismo rientrerà nei ranghi ,non alzerà la testa non picchierà più i suoi avversari.
Un grazie sentito agli studenti democratici che con la loro reazione ancora una
volta ci hanno dimostrato che i valori della Repubblica Italiana e della
Costituzione sono principi saldi nelle loro menti e nei loro cuori a
differenza di un certo abbassamento della guardia di molti di noi,ex
sessantottini ormai pensionati pantofolai che assistono passivamente ed
anche nei piccoli episodi quotidiani che potrebbero accadere sotto i
propri occhi non reagiscono più di tanto.La passività è un atteggiamento
che già in altre epoche ha prodotto mostri.Dobbiamo reagire.SEMPRE.
Domenico Fischettoda www.retedellaconoscenza.it
Roma] Aggressione fascista a Tor Vergata: #nessunospazio dentro le università!
Francesco Romito
A 6 anni di distanza, di nuovo gli studenti di Tor Vergata sono vittime di un’aggressione di stampo neofascista.
Questa mattina, terminato l’incontro tra il Direttore Generale e i Rappresentanti degli Studenti in Senato Accademico tenutosi all’interno della facoltà di Giurisprudenza, un esponente dell’associazione neofascista “Sempre Domani”, ha aggredito il Senatore Accademico di Altro Ateneo- Link, Francesco Romito, che difendeva l’altro rappresentante degli studenti coinvolto nell’aggressione.
Lunedì prossimo si sarebbe dovuta tenere, proprio nella facoltà di Giurisprudenza, l’ennesima fantomatica iniziativa culturale di stampo neofascista, e Francesco da diversi giorni era in mobilitazione, insieme ai compagni e alle compagne di Altro Ateneo Link, per evitare che l’iniziativa si tenesse e che l’università pubblica divenisse luogo di propaganda fascista, xenofoba e violenta. Nei giorni scorsi era stato più volte seguito dai gruppi neofascisti nei suoi spostamenti nell’università ed oggi è avvenuto il vile attacco, con calci e pugni. La violenza fascista si è consumata alla presenza della vigilanza, che ha assistito al tutto senza un minimo intervento, nonostante avesse il dovere e la possibilità di intervenire.
Francesco si trova ora nel pronto soccorso di Tor Vergata, sottoposto ad accertamenti, ma le sue condizioni sono tranquille, salvo i punti di sutura, le escoriazioni e i danni subiti e tanta tanta rabbia.
Nonostante recenti tendeziose inchieste dichiarino che le associazioni di estrema destra sono composte da “bravi ragazzi”, nella capitale, come in tutto il Paese, ci scontriamo quotidianamente con tali vili atti fascisti, che attaccano il lavoro quotidiano di compagni e compagne, nei luoghi della formazione, negli spazi sociali e nei quartieri di tutta Italia: si vuole intimidire chi difende presidi di democrazia contro ideologie fasciste e xenofobe, costruisce sapere critico nella società, pratica mutualismo dal basso come risposta alla marginalità sociale, erodendo lo spazio d’azione per le strumentalizzazioni razziste di estrema destra.
Tutto questo avviene nel silenzio assordante delle istituzioni, che oggi più che mai devono prendere parola. Riteniamo infatti inammissibile che a personaggi legati ad organizzazioni notoriamente violente e neofasciste venga permesso di imporre atti violenti ed intimidatori all’interno dell’Ateneo. Troppo spesso vengono sottovalutate queste gravissime azioni, e ai loro sporchi autori viene dato spazio e legittimità nelle università.
Chiediamo al Rettore e alle Istituzioni dell’Ateneo di Tor Vergata di condannare pubblicamente l’aggressione avvenuta a danno degli studenti dell’Ateneo e di non concedere, ad organizzazioni notoriamente violente e antidemocratiche, la possibilità di utilizzare spazi e finte iniziative per produrre le proprie provocazioni e aggressioni all’interno dell’ Università.
Chiediamo inoltre al Rettore la costituzione dell’Ateneo come parte lesa. Tali episodi, però, non devono legittimare un clima ipersecuritario (anche perchè abbiamo assistito a quale sia poi la reale utilità delle forze di vigilanza private), che ostacoli l’azione politica di associazioni, collettivi e rappresentanti degli studenti che all’interno dei luoghi della formazione costruiscono quotidianamente una risposta all’assenza di un reale diritto allo studio, alla carenza di un sapere critico e plurale, a derive razziste e fasciste.
E’ allo stesso tempo fondamentale costruire dal basso e in maniera collettiva una risposta forte e chiara, a partire dall’antifascismo portato avanti come pratica quotidiana. Continuiamo a dire a gran voce che non c’è spazio per neofascismi e ideologie razziste e xenofobe nelle nostre università, scuole, nei nostri quartieri, nelle piazze, a partire dal Corteo in memoria di Valerio Verbano di domani pomeriggio alle 16 in Via Monte Bianco.
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