Ordine del giorno dell'Assemblea nazionale del 18 marzo e video integrale dell'Assemblea
Cari amici e care amiche
vi
inviamo l'ordine del giorno approvato in assemblea il 18 marzo 2016 e
la registrazione video integrale dei lavori a cura di Radio Radicale
Ordine del giorno assemblea nazionale
Il
nostro primo obiettivo in questo momento è raccogliere le 500.000 firme
per ciascuno dei due referendum abrogativi riguardanti l’Italicum.
Quesiti referendari che riguardano sia il carattere ipermaggioritario
della legge, distorsivo della rappresentanza democratica, che è il
risultato del premio di maggioranza e ancora di più del ballottaggio,
sia le norme che servono a “nominare” almeno i due terzi dei deputati.
Il 9/10 aprile inizierà quindi la raccolta delle firme per abrogare le
due norme della legge elettorale che assomigliano fin troppo a quelle
del “porcellum”, già sanzionate dalla Corte Costituzionale. Raccogliere
almeno 500.000 firme per ciascun quesito referendario è un impegno
difficile ma indispensabile, che si accompagna al proseguimento
dell’iniziativa presso i tribunali per sollevare l’incostituzionalità
della legge elettorale. Iniziativa che ha già avuto un importante
risultato a Messina. Se la Camera, a metà aprile, approverà
definitivamente il testo delle modifiche alla Costituzione contenute
nella legge Renzi-Boschi procederemo al deposito del quesito
referendario e inizieremo a raccogliere le firme per esigere il
referendum costituzionale per iniziativa popolare.
Va
chiarito che raccoglieremo le 500.000 firme necessarie per attivare il
referendum costituzionale, ex articolo 138, in parallelo all’analoga
iniziativa dei parlamentari. Infatti riteniamo necessario ed
indispensabile raccogliere le firme sia per dare voce ai cittadini sia
per far vivere nella campagna elettorale le ragioni del no sul merito
delle modifiche della Costituzione su cui dall’inizio abbiamo insistito.
La
garanzia che sarà in campo una critica netta ma di merito sulle
modifiche proposte dal governo è che vengano raccolte le 500.000 firme
necessarie per fare valere le ragioni del nostro No. Altrimenti potrebbe
prevalere, per volontà del governo e di almeno parte dei suoi avversari
politici, un referendum pro o contro il governo, lasciando in ombra il
merito delle modifiche della Costituzione e la legge elettorale. Ci
rendiamo conto che chiediamo a tutti coloro che sostengono la nostra
iniziativa un imponente carico di impegni perché è prevedibile una
sfasatura di qualche settimana tra la raccolta delle firme per abrogare
le due norme dell’Italicum, che partirà il 9/10 aprile, e quella per
ottenere il referendum costituzionale che deve attendere la
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dopo l’approvazione della legge.
Dobbiamo
sottolineare che gran parte della raccolta delle firme avverrà in
contemporanea e che quindi i cittadini potranno esprimersi sul complesso
dei referendum proposti da noi e così potremo meglio far comprendere
l’intreccio perverso ed inscindibile tra modifiche della Costituzione e
legge elettorale (Italicum) che portano al ribaltamento del fondamento
parlamentare della nostra Repubblica per mettere al centro il governo,
consentendo ad una minoranza di elettori di conquistare la maggioranza
della Camera, unico ramo del parlamento rilevante a fronte di un Senato
ridotto a dopolavoro di lusso. Si vogliono imporre modifiche
istituzionali tali da consentire al governo di imporre politiche in
materie di grande delicatezza ed importanza: dall’elezione del
Presidente della Repubblica fino alle decisioni in materia di impegno
militare, o peggio di guerra, alle condizioni di vita e di lavoro.
Il
9 e 10 aprile inizierà la raccolta delle firme per abrogare le due
norme dell’Italicum, raccomandiamo ai comitati locali di curare tutti
gli aspetti che consentono di garantire la piena validità dei moduli,
convalidandoli come abbiamo indicato, assicurando la presenza degli
autenticatori delle firme anche costruendo sinergie con gli altri
soggetti che raccolgono firme per i referendum abrogativi sul lavoro e
sulla scuola, notificando per tempo la presenza dei banchetti per la
raccolta delle firme, che debbono sempre avere visibili i due slogan: No
alla deformazione della Costituzione e Contro il carattere
ipermaggioritario della legge elettorale e per garantire ai cittadini il
diritto di eleggere i loro rappresentanti. Inoltre è bene avere
materiale di presentazione da distribuire ai cittadini. Appena possibile
quindi i moduli per raccogliere le firme diventeranno tre, uno per il
referendum costituzionale e gli altri due contro l’Italicum.
Questa
campagna referendaria è un modo per contrastare la sfiducia, per
invogliare i cittadini ad avere protagonismo, a far valere concretamente
la possibilità di contare e quindi di eservitare il diritto di
ribaltare le decisioni che il governo sta tentando di imporre al paese.
Anche per questo riteniamo importante un raccordo non solo operativo con
le altre iniziative referendarie che sono in corso di organizzazione
sul lavoro e sulla scuola e che sosterremo interamente. Per queste
ragioni e perché condividiamo l’obiettivo di merito invitiamo i
cittadini a recarsi al voto e a votare si al referendum contro le
trivellazioni previsto per il 17 aprile, in modo da fare arrivare anche
in questa occasione un chiaro messaggio al governo e alle oligarchie
economiche del nostro paese.
La
campagna referendaria che sta per inziare registra un’evidente
sproporzione di mezzi finanziari e mediatici. Abbiamo idee forti e
personalità di rilievo che sostengono questa lotta ma le nostre risorse
sono del tutto insufficienti malgrado il nostro impegno sia del tutto
volontario, senza rimborsi di alcun tipo. Per questo chiediamo a tutti i
cittadini di sostenerci con contributi anche modesti per consentire ai
due Comitati di svolgere la campagna referendaria su Costituzione e
legge elettorale. Anche 5, 10 euro - risorse che tanti possono mettere a
disposizione della campagna referendaria - se sottoscritti da molti
possono fare la differenza e consentirci di riequilibrare almeno in
parte la sproporzione delle forze in campo.
DONAZIONI COMITATO PER L’ABROGAZIONE DELLA LAGGE 52/2015 “Italicum”:
Bonifico Bancario CODICE IBAN: IT69J0101003201100000015865 - BIC:
IBSPITNA (per chi sta all’estero) o con Carta di Credito sul sito www.referendumitalicum.it
DONAZIONI COMITATO PER IL NO ALLE MODIFICHE COSTITUZIONALI Bonifico Bancario IBAN: IT50H0101003201100000015 772 - BIC: IBSPITNA (per chi sta all’estero) o con Carta di Credito sul sito www.iovotono.it
VIDEO INTEGRALE ASSEMBLEA registrazione di Radio Radicale: http://www.radioradicale.it/scheda/469861/assemblea-nazionale-una-primavera-per-la-democrazia
Roma 18/3/2016
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