Oggi 8 marzo 2016 anticipiamo la nostra consueta rubrica del sabato a cura della nostra amica Ghisi, con la recensione di un film dedicato a donne coraggiose che hanno fatto la storia.
SUFFRAGETTE
Con Carey Mulligan, Helena Bonham Carter, Meryl Streep, Anne-Marie Duff, Ben Whishow, Brendan Gleeson
“Suffragette” è un film bello e commovente sulla storia delle donne
inglesi all’inizio del secolo scorso. In fondo tutte dobbiamo ringraziarle per
quello che hanno fatto, per non essersi arrese, per aver anche sacrificato
molto, anzi moltissimo, con l’obiettivo di ottenere una vita più giusta.
La rappresentazione della
storia delle suffragette si legge attraverso le vicende di Maud Watts (la bravissima
Carey Mulligan), una giovane lavoratrice di una lavanderia, che prende
coscienza man mano della sua situazione di discriminata. Siamo a Londra nel 1912
e alcuni atti di ribellione coinvolgono Maud, che era andata a fare una
consegna e viene incidentalmente trascinata dalle donne in rivolta che rompono
alcune vetrine in centro - non a caso sono negozi di moda per bambini come per
sottolineare una certa condizione “femminile”. Man mano cresce il suo coinvolgimento
nelle azioni di lotta e pagherà il prezzo di restare priva progressivamente delle
sue certezze e dei suoi affetti: perde il lavoro, è cacciata da casa dal marito
che le vieta di vedere il figlio finendo per darlo in adozione a una coppia borghese
benestante. Maud è impotente perché la legislazione dell’epoca non
salvaguardava le madri prive, all’epoca, di diritti sui figli.
La Londra dalla Gavron evoca i
romanzi di letteratura vittoriana, con i mattoni corrosi e anneriti dalla
fuliggine delle fabbriche, con tanti vicoli bui e tanti panni stesi ad
asciugare – ma allora non pioveva sempre nella Londra dell’inizio del Novecento?!
L’ambiente della lavanderia è ben rappresentato, sembra proprio di sentirne gli
odori, di provare la fatica delle operaie e di vederne i soprusi del padrone. È
proprio da questa esperienza soggettiva - sua madre è morta in fabbrica quando
lei aveva quattro anni ustionata da una vasca e il padrone ha abusato di lei
per anni - che Maud trova la forza di reagire alle ingiustizie.
Sarah Gavron e Abi Morgan insieme
scrivono la sceneggiatura del film narrando apertamente il carattere anche
violento delle suffragette pronte a tutto per la causa al contrario di ciò che
si è voluto far credere per tanti anni. Edith Garruth la farmacista esperta di
autodifesa è impersonata da un’ottima Helena Bonham Carter mentre la leader
Emmeline Pankurst è interpretata da Meryl Streep che dona carisma e credibilità
anche nella sua pur breve apparizione. L’unico uomo che, nonostante il suo
ruolo, sembrerebbe avere qualche dubbio circa la repressione operata sulle
suffragette, è Steed, avvocato dell’apparato politico ben interpretato da
Brendan Gleeson.
Bisognerà comunque aspettare il
1928 per ottenere la parità di voto dal governo Britannico mentre in Italia
addirittura nel 1946 - per parlare solo dell’Europa - ma guardando al sud-ovest
Asiatico basti pensare che in Arabia Saudita il voto alle donne è stato appena
concesso l’anno scorso…
Ghisi Grütter
Ghisi Grütter
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