Ignazio Marino
“Mi candido o non mi candido, questo è il
problema! E se meglio sia affrontare l’uscita del mio libro oppure sciogliere
gli indugi” questo è il dilemma che riteniamo
attanagli il nostro ex sindaco Ignazio Marino, da quando è stato messo
alla porta dal suo stesso partito con un metodo “rivoluzionario”, sottoscrivendo la sfiducia nei suoi confronti
dal notaio. Probabilmente deve ispirare la sua strategia a Fabio Massimo il
Temporeggiatore “Cunctator”, che vinceva
piccole battaglie ma non si decideva mai a dare la mazzata finale al suo
avversario. In verità il buon Ignazio di battaglie da quando è stato messo alla porta del Campidoglio
ne ha vinte pochine, ma sicuramente quella mediatica l’ha vinta. Un po’ perché vittima
di un torto grande come una casa, un po’ perché molti romani lo hanno sostenuto
sottoscrivendo in 50 mila la pagina facebook aperta in sua difesa, un po’ perché
non si è candidato alle primarie a cui aveva tutto il diritto di partecipare
visto che per il 2016 ha rinnovato la tessera del Partito che lo ha sfiduciato (
defilandosi quindi da una competizione che gli avrebbe potuto dare delle
soddisfazioni morali ma non la
vittoria), insomma in tutto questo tempo si è fatto corteggiare dai suoi
ammiratori, si è fatto vedere in giro a far da guida turistica in Via dei Fori
Imperiali, ha promosso due campagne di raccolta firme su change.org, ha detto e
non detto, ha rilasciato interviste e
dispensato sorrisi, saltando di tanto in tanto al di là dell’Oceano,come sua
consuetudine. Ma l’idea più brillante che ha partorito è “utilizzare” tutti
quei suoi fan e raccoglierli sotto la bandiera di una lista civica, alla cui
guida, non sappiamo se votata o scelta per acclamazione, è stata chiamata un'
assessora non votata ma cooptata presso il II Municipio. Spieghiamo meglio cosa
significhi quel "cooptata": la signora in questione si era candidata nel 2013 al Comune
con la Lista Marino. Non avendo ricevuto sufficienti voti per sedersi in aula
Giulio Cesare, Marino l’ha imposta al mini mini sindaco del II Municipio e
voilà il gioco è fatto: assessore al commercio. Giustamente un tale favore và
ripagato con un atto di fedeltà e quindi mettersi alla guida della lista che sostiene Marino è il
minimo che questa signora potesse fare. Tutto bene dunque meno per un dettaglio.
Marino non ha ancora sciolto le riserve per una sua probabile candidatura a capo di questa lista giocando contemporaneamente su un altro tavolo: quello con Sinistra
Ecologia e Libertà per una candidatura comune. Peccato che il metodo di scelta
per il candidato Sindaco siano sempre le primarie: e Marino se non è convinto di vincerle , mica è scemo: non
ci partecipa. Quindi Fassina e Peciola stessero tranquilli almeno per il
momento. Altro elemento importante e determinante almeno per Marino, è l’annunciata
pubblicazione di un suo libro/memorie sul periodo trascorso al Campidoglio, di cui il nostro Ignazio prevede un successo planetario e la traduzione
in 139 lingue. Vuoi mettere l'effetto mediatico e , pecunia non olet, le entrate finanziarie che un tale successo
editoriale potrebbe portare nelle sue tasche? E vuoi compromettere tutto questo con un annuncio di schieramento che
potrebbe rovinare la frittata? E allora si presta ai corteggiamenti ma non si
fidanza. Prima di…..vedere come andranno le cose che abbiamo detto.
E la povera
lista civica dei fedelissimi “scodinzolanti” ammiratori ? State tranquilli
quella và avanti persino facendo l’occhiolino ai comitati delle associazioni e
dei cittadini, mettendo a disposizione nelle loro liste municipali un posto per uno di loro. Veramente
una manovra astuta, che non si era mai vista. Originale, i nostri complimenti . Staremo
a vedere se qualcuno ci abbocca . E la signora assessora: lei si candiderà al
Comune, au solite, sperando questa
volta di avere i voti sufficienti per essere eletta.
Noi glielo
auguriamo di cuore perchè non crediamo che questa volta ci sia un altro Marino
che la “raccomandi” per ricoprire un
posto di assessore in un Municipio o altrove.
Domenico
Fischetto
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