22 marzo 2016

Recensione Libro: SAN LORENZO Luoghi,Storie e Memorie

Siamo molto legati a San Lorenzo, alla sua storia , ai suoi colori, alla passione con cui ha combattuto e combatte ancora mille battaglie.Raccogliere la memoria che si può disperdere in mille rivoli e raccontarcela con semplicità e con amore sincero è quanto hanno fatto Rosella Salvia e Rolando Galluzzi . Una serie di preziose testimonianze  che ci portano per mano nel quartiere e ci indicano le pietre, i monumenti, i luoghi, le donne e gli uomini che sono stati  testimoni ma anche protagonisti della storia del quartiere.Per chi ama Roma,  è una lettura imperdibile.
D.F.







                                  C’era una volta San Lorenzo.

                       Storie volti e segreti di un rione  popolare




C’era una volta San Lorenzo.
Storie volti e segreti di un rione popolare
Sibilla Aleramo, che si recò a San Lorenzo durante il suo soggiorno nel 1899,  così descrive il luogo e la gente che vi abitava  “…e negli anditi dei portoni già si obliava il sole; si salivano delle scale, chiazzate d’acqua, buie, e ai lati dei pianerottoli s’aprivano corridoi neri, e da questi uscivano donne scarmigliate, il seno mal coperto da camicie sudicie, lo sguardo ostile…e dalle stanze spalancate esalavano odori insopportabili, e dall’intero casamento, in basso, in alto, uscivano strilli, lamenti, richiami…” (Sibilla Aleramo “Una donna”. Feltrinelli,…..pag. ….) e pur nella staordinaria povertà degli esordi  di questa piccola porzione di Roma il quartiere è un unicum nella storia della città: solo qui si trovano i ballatoi e le case di ringhiera, solo in questo quadrante convive l’architettura razionalista con quella delle case popolari del sottoproletariato urbano di fine ottocento. Qui c’è il Verano, il primo grande cimitero dell’Urbe, ora monumentale; qui, il 6 gennaio del 1907 a via dei Marsi, Maria Montessori realizza la prima casa per bambini, tutt’ora funzionante.
Le diverse anime della città sono raccontate in un libro “San Lorenzo, luoghi storia e memorie”, a cura di Rossella De Salvia e Rolando Galluzzi (Ponte Sisto Edizioni, pagine 264, 12€); una raccolta di testimonianze, ricordi, articoli e punti di vista di persone famose o meno coinvolte nella vita del vecchio quartiere divenuto “village” con l’espandersi dell’Università. Nutrita è la pattuglia di architetti che ne narrano lo sviluppo urbanistico (Marcello Pazzaglini), delle fabbriche ora scomparse (Antonello Sotgia), narrazioni autobriografiche (Franco Purini); lo storiografo Mario Sanfilippo descrive lo sviluppo storico dagli albori ad oggi. Pino Mancini, il barbiere di via di Porta Labicana, ci offre uno spaccato della gioventù sanlorenzina del dopoguerra; cosi come vengono proposte le figure di due “grandi” concittadini Padre Libero Raganella e Gaetano Bordoni, quasi un Don Camillo e Peppone che il quartiere ancora ricorda con enorme rispetto. Tarzanetto ci racconta, come fosse oggi, le giornate trascorse a San Lorenzo con Pierpaolo Pasolini, Franco Citti e gli altri “ragazzi” tra ricche “magnate” e partite a pallone sulla piazza del mercato.  Il prof, Paolo Portone ci offre le sue riflessioni esoteriche su Villa Dominici, costruita nel ‘700 sulle Mura Aureliane mentre Marco Lodoli ci intrattiene con il nasone d’oro a via dei Volsci. Roberta Martinelli, giovane storica prematuramente scomparsa, prende per mano il lettore e lo conduce in un percorso ricco e inesplorato: da Porta Tiburtina, a palazzo Sartorio, al Pastificio Cerere, alla Basilica San Lorenzo fuori le mura e tanto altro. Vera chicca del volume è la narrazione del rapporto con San Lorenzo di quattro donne uniche ed eccezionali: la pedagogista Maria Montessori, la scrittrice Elsa Morante, la biologa femminista Simonetta Tosi e Ia partigiana Idamis Bravetti. Dalla lettura del libro si possono apprezzare tre giovani autori quali Francesco Gallo, Arianna Cangelosi e Ludovica Popescu che si cimentano in racconti su Palazzo Lamperini. Infine la lettura si conclude con le poesie di Elio Filippo Accrocca,  Giuseppe Ungaretti e Francesco De Gregori. Un testo che si legge tutto d’un fiato. Buona lettura.



Nessun commento:

Posta un commento