Il tema centrale dell’incontro promosso da ProgettoRoma "La Geologia di Roma per Roma " era quello di analizzare e capire
l’ambiente dentro cui ci muoviamo, l’ambiente urbano indagato secondo una
duplice prospettiva: la prima quella
degli effetti derivanti dalla trasformazione indotta dall’uomo sull’ecosfera e
la seconda che mirainvece ad una valutazione degli effetti dei fenomeni naturali sulla
salute e la sicurezza dell’uomo urbanizzato.
La zonizzazione attualmente in uso nella strumentazione
urbanistica e le relative norme di attuazione fondano le proprie scelte
principalmente su criteri di soddisfacimento di bisogni mutuati da obiettivi di
sviluppo socioeconomico.
Viceversa la lettura di un territorio in un’ottica di
gestione ecosistemica sostenibile, sposta l’elemento principale su cui basare
le scelte sul concetto di stato-pressioni-risposte dei diversi fattori ambientali secondo un
modello consolidato.
Lo strumento operativo di quanto enunciato è la relazione
geologica per i piani regolatori
generali che deve essere
realizzata preventivamente o contemporaneamente agli studi degli urbanisti
chiamati a redigere il Piano Regolatore, in modo da poter severamente incidere
, a seconda delle risorse e dei rischi geologici riscontrati sul territorio
comunale, sulle scelte urbanistiche.Va
da sé che lo stesso discorso vale per la progettazionee delle singole aree nel
contesto urbano, ad esempio in merito alle interferenze tra costruzioni e falda
acquifera, alla realizzazione di
parcheggi sotterranei etc...
Si tratta quindi di passare ad una geologia pensata e
realizzata come un supporto rivolto a fornire le basi conoscitive essenziali
del sistema fisico al pianificatore/progettista ad una geologia finalizzata
all’interpretazione interattiva dell’ecosistema
urbano, dei suoi reali confini territoriali, del suo funzionamento, e
delle sue dinamiche. In altre parole le azioni
o il progetto non si confrontano più con analisi tematiche ( geologiche o di altra natura) tutte interne
al piano, bensì con i caratteri del sistema ambientale di riferimento nello stato di modificazione in cui si trova.
Il territorio del Comune di Roma si estende su un’area vastissima.Nel
corso della sua bimillenaria storia la città si è espansa , quasi senza
continuità, dagli originari Sette Collli fino a ben oltre il Grande Raccordo
Anulare.
Si è costruito su terreni buoni e su terreni più scadenti,
soprattutto negli anni del boom economico, quando si sono realizzati molti palazzoni su terreni
geologicamente infidi.
Si tratta di un territorio dalle enormi risorse, ma al
contempo presenta dei potenziali rischi che si celano nel variegato sottosuolo su cui ha preso forma.
Tali rischi si presentano sotto varia forma: geologico, idraulico,
sismico e vulcanico. A ciò si devono aggiungere le pesanti modifiche del
territorio , avvenute nel corso della sua storia che hanno trasformato , e a
tratti stravolto, l’aspetto fisico originario determinando condizioni
favorevoli all’innesco di situazioni di dissesto.
Attraverso le suggestioni suscitate dalle immagini proiettate dal professor Parrotto , il numeroso pubblico presente in sala ha effettuato un viaggio virtuale che lo ha portato dalla dimensione di partenza di 250 milioni di anni fa fino alla creazione di Roma, tema poi sviluppato con altrettanta competenza e passione dalla professoressa de Rita che ha ricordato che solo attravero il rispetto della natura si possono evitare i danni che molto spesso scelte disastrose della politica causano.
Domenico Fischetto
Video dell'intervista effettuata da ReteSole a fine evento
https://www.youtube.com/watch?v=1HFk6JPRcBs
Video dell'intervista effettuata da ReteSole a fine evento
https://www.youtube.com/watch?v=1HFk6JPRcBs
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