13 marzo 2016

NOTA DI COMMENTO A MARGINE DEL CONVEGNO GEOLOGIA DI ROMA PER ROMA





 
Il tema centrale dell’incontro promosso da ProgettoRoma "La Geologia di Roma per Roma " era quello di analizzare e capire l’ambiente dentro cui ci muoviamo, l’ambiente urbano indagato secondo una duplice prospettiva:  la prima  quella degli effetti derivanti dalla trasformazione indotta dall’uomo sull’ecosfera e la seconda che mirainvece  ad una valutazione degli effetti dei fenomeni naturali sulla salute e la sicurezza dell’uomo urbanizzato.
La zonizzazione attualmente in uso nella strumentazione urbanistica e le relative norme di attuazione fondano le proprie scelte principalmente su criteri di soddisfacimento di bisogni mutuati da obiettivi di sviluppo socioeconomico.
Viceversa la lettura di un territorio in un’ottica di gestione ecosistemica sostenibile, sposta l’elemento principale su cui basare le scelte sul concetto di stato-pressioni-risposte  dei diversi fattori ambientali secondo un modello consolidato.
Lo strumento operativo di quanto enunciato è la relazione geologica per i piani regolatori  generali  che deve essere realizzata preventivamente o contemporaneamente agli studi degli urbanisti chiamati a redigere il Piano Regolatore, in modo da poter severamente incidere , a seconda delle risorse e dei rischi geologici riscontrati sul territorio comunale,  sulle scelte urbanistiche.Va da sé che lo stesso discorso vale per la progettazionee delle singole aree nel contesto urbano, ad esempio in merito alle interferenze tra costruzioni e falda acquifera, alla realizzazione  di parcheggi sotterranei etc...
Si tratta quindi di passare ad una geologia pensata e realizzata come un supporto rivolto a fornire le basi conoscitive essenziali del sistema fisico al pianificatore/progettista ad una geologia finalizzata all’interpretazione interattiva dell’ecosistema  urbano, dei suoi reali confini territoriali, del suo funzionamento, e delle sue dinamiche. In altre parole le azioni  o il progetto non si confrontano più con analisi tematiche  ( geologiche o di altra natura) tutte interne al piano, bensì con i caratteri del sistema ambientale di riferimento  nello stato di modificazione in cui si trova.
Il territorio del Comune di Roma si estende su un’area vastissima.Nel corso della sua bimillenaria storia la città si è espansa , quasi senza continuità, dagli originari Sette Collli fino a ben oltre il Grande Raccordo Anulare.
Si è costruito su terreni buoni e su terreni più scadenti, soprattutto negli anni del boom economico, quando si  sono realizzati molti palazzoni su terreni geologicamente infidi.
Si tratta di un territorio dalle enormi risorse, ma al contempo presenta dei potenziali rischi che si celano nel variegato sottosuolo  su cui ha preso forma.
Tali rischi si presentano sotto varia forma: geologico, idraulico, sismico e vulcanico. A ciò si devono aggiungere le pesanti modifiche del territorio , avvenute nel corso della sua storia che hanno trasformato , e a tratti stravolto, l’aspetto fisico originario determinando condizioni favorevoli all’innesco di situazioni di dissesto.
Attraverso le suggestioni suscitate dalle immagini proiettate dal professor Parrotto , il numeroso pubblico presente in sala ha effettuato un viaggio virtuale  che lo ha portato dalla dimensione di partenza  di  250 milioni di anni fa fino  alla creazione di Roma, tema poi sviluppato con altrettanta competenza e passione dalla professoressa de Rita che  ha ricordato che solo attravero il rispetto della natura si possono evitare i danni che molto spesso scelte disastrose della politica causano.
Domenico Fischetto

Video dell'intervista effettuata da ReteSole a fine evento
 
https://www.youtube.com/watch?v=1HFk6JPRcBs

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