20 marzo 2016

MODERNITA'

Una piccola cosa  scoperta per caso (leggendo):

“quando non si è al passo con i tempi si è “sorpassati” e questo vi cataloga subito...siete finiti prima di aver incominciato”
“per essere moderni in politica, bisogna promettere riforme....quelle che il paese attende. E’ inutile votarle, dal momento che il paese le attende; ma bisogna parlarne spesso e pensarci sempre...o almeno averne l’aria...bisogna soprattutto caricare di botte colui che non ci pensa...E’ quello che si chiama un atteggiamento molto moderno”
Jean Coquelin (1841-1909) della Comedie Francaise,  attore protagonista della prima di Cyrano de Bergerac di Rostand, che tutti – lui compreso – credevano sarebbe stato un flop.
Credo di appartenere a questa schiera:
amo i tempi lenti; leggo troppo; non amo i partiti “comitati elettorali”; sono profondamente borghese e mi sento alttrettanto profondamente a disagio; non credo che apparire sia essere; non credo che la politica sia “racconto” o come si dice adesso “storytelling”; non amo chi twitta ogni due per tre; non amo gli uomini forti che fanno il vuoto intorno e amano i sudditi;  penso che l’Europa sia alla frutta; penso che le tasse sul reddito debbano essere alte e progressive; penso che le imposte indirette favoriscano i ricchi e taglieggino i poveri; penso che le pene debbano essere diverse per i potenti (politici, imprenditori, intellettuali, magistrati, ...) e per i comuni cittadini. Per i primi molto più pesanti;  penso che viviamo in tempi difficilissimi, in cui si sta avverando un cambiamento profondo, non crisi, ma mutazione; penso che  i leader, nel mondo intero, siano mediocri e confusi; non sono sicuro che l’umanità sia capace di sopravvivere.....
Insomma sono un gufo della peggior specie, non al passo con i tempi.
Umberto Pradella

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