9 marzo 2016

LE BUONE PRATICHE DEL II MUNICIPIO (??!!??)






                                                   Il II Municipio di Roma

Ne diamo atto: ci vuole una bella dose di faccia tosta e un ego smisurato per intitolare  una conferenza di   fine consiliatura    

                                             Best practices amministrative
                      Al servizio della città e del Paese
             Incontro con il Presidente del II Municipio di Roma

che si terrà il 10 marzo alle 18 presso la sede Luiss di Viale Romania , Università privata anzi privatissima che non solo ospiterà l’evento, ma presterà il suo direttore generale per il  saluto istituzionale d’apertura.
Parteciperemo volentieri all’evento in quanto siamo curiosi di capire quali siano state le “Best practises”, le buone pratiche, attuate dalla giunta che ha governato  il Municipio II in questi quasi tre anni governo. Siamo curiosi e vorremmo essere smentiti: perché o non ce ne siamo accorti noi oppure sono stati talmente bravi loro che pur avendole messe in pratica non le hanno sventolate ai quattro venti. Si sa che sono dei ragazzi discreti!  Per di più conoscendo i limiti dei Municipi, che non si muovono in autonomia di governo rispetto alle direttive del Comune di Roma in molti campi, quasi tutti tranne il sociale, e non disponendo di capacità esattiva e quindi non hanno soldi se non quelli che gli manda con il contagocce sempre il Campidoglio, sbalordiremo sicuramente quando il mini presidente illustrerà i miracoli compiuti dalla sua amministrazione.
Poi qualcuno potrebbe supporre maliziosamente che , essendo stato il sopracitato mini presidente giubilato dal suo stesso partito (PD), nel senso che non è stato confermato alla presidenza del Municipio,  come è successo per altri presidenti PD  come la Alfonsi ,Marchionne,Palmieri, ma inserito nella lista dei consiglieri che sarà presentata dal PD per il Campidoglio, il suddetto sia in cerca di visibilità e soprattutto di sponsor. Ora sulla visibilità non crediamo che ricorrere ad un convegno con un titolo così impegnativo gli sia di grande giovamento. Piuttosto dovrebbe ricercarla nel suo partito. Ma se l’hanno  rimosso da Presidente “ci sarà pur un perché?”, recita ossessivamente una pubblicità radiofonica di un supermercato. Noi abbiamo la nostra idea: per “manifesta incapacità” o per i  trappoloni che gli ha teso lungo la strada il capogruppo PD, uscito da poco sconfitto alle primarie di domenica scorsa, aiutato in questa edificante pratica  dal commissario PD inviato nel feudo del II Municipio per tesseramenti poco trasparenti e altre bassezze (Bad Practises)?Vai a sapere. Misteri del Nazzareno.
Passiamo agli sponsor: e qui la Luiss brilla di luce propria. La famosa Università privata della Confindustria, distintasi per aver mandato in malora per 12 anni un complesso monumentale (Villa Blanc) svenduto dal duo Veltroni-Rutelli, ha avuto sempre ottimi rapporti con il mini presidente. Persino una volta il nostro direttore ha ricevuto dal mini presidente una lettera garbata ma ferma in difesa della Luiss, attaccata a suo dire ingiustamente dal nostro giornale. E poi vuoi mettere che lui, mentre i cittadini chiedevano una soluzione mediata dalle istituzioni, faceva il vago, si girava dall’altra parte , non interveniva malgrado il suo Consiglio si fosse espresso all’unanimità al fianco delle richieste dei cittadini ( e di Italia Nostra). Quelli che difendono Villa Blanc vengono da 45 anni di lotta.Voi penserete : ne hanno tempo da perdere ma noi aggiungiamo che sono anche dei cagnacci, in senso buono, che non mollano facilmente la preda soprattutto se ritengono di essere nel giusto e si passano il testimone anche per generazioni, avendo chiaro l’obiettivo: aprire la Villa al pubblico. E certamente non si fanno impressionare dalla melina messa in atto dal mini presidente. Dal suo punto di vista però ci sembra giusto che passi all’incasso e si prenda una bella pacca sulle spalle dal direttore generale della LUISS.

Domenico Fischetto

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