La Luiss nel convegno promosso ieri, 10 marzo, insieme al II Municipio più che sottolineare le buone pratiche messe in atto dalla Giunta del II durante questa esperienza amministrativa che ormai volge al termine, ha piuttosto messo in copertina le sue di pratiche che definiremmo "smart" contrapposte alle " best practises " del Municipio. Abbiamo avuto la sensazione che la LUISS impostando in questa maniera l'incontro ne avesse modificato gli obiettivi originali.
Ce ne dà una chiave di lettura l'amico Marchesini,sempre arguto nelle sue osservazioni.
Ieri i comitati uniti del II Municipio avevano concordato un volantino ( il cui testo trovate a seguire), che è stato distribuito prima dell'incontro davanti l'ingresso della Luiss, in Viale Romania. I comitati erano rimasti pressocchè sbalorditi dalla " sfrontataggine ", chiamiamola così, del II Municipio che si metteva in mostra per raccontarsi e raccontare ai suoi amministrati quali buone pratiche avesse attuato in questi tre anni. E ce ne sono state di buone pratiche amministrative, pur con qualche osservazione, e gliene và dato atto. Ma non era certo quello che le associazioni volevano ascoltare come anche i cittadini presenti, non rappresentati dalle associazioni. Ed è quello che puntualmente ha elencato Maurizio Centili, capo di un'associazione in difesa di Villa Massimo, che ha preso la parola dopo un interminabile elenco di interventi e strappando letteralmente, con educazione però, il microfono dalle mani dell'ultimo che non la finiva più di parlarsi addosso. Niente di nuovo sotto il sole: il mini sindaco/presidente ha contestato questa versione dei fatti come anche il suo direttore. Centili di rimando ha chiesto di essere denunciato se le cose che aveva affermato erano false .Staremo a vedere.
Di Villa Blanc, i presenti non hanno volutamente parlato. Per loro parlava il volantino ritenendo che ormai l'ultima parola spetta al Consiglio di Stato.
Ma leggiamo cosa scrive Marchesini in un suo post pubblicato su fb
Domenico Fischetto
Al
convegno di ieri organizzato dalla Luiss, università privata di
Confindustria, nella sua sede di Viale Romania, ho scoperto un aspetto
della sua strategia operativa che ritengo utile segnalare. La Luiss non
solo continua il suo processo di espansione appropriandosi di parti
importanti e cospicue di strutture e risorse della Capitale - prima
Villa Blanc e ora, sia pure in affitto, un'ala del Protettorato di San
Giuseppe che fu residenza sulla Nomentana dei Savoia -, ma si è dotata
anche di un braccio operativo attivo nella dimensione del disagio
sociale, intervenendo in situazioni di emarginazione (quartiere Pilastro
a Bologna, periferie semiabbandonate di Roma e Battipaglia) dove, come
ci ha raccontato il dottor Iaione, responsabile della struttura Luiss a
ciò dedicata, avvia iniziative di supporto e sostegno per i meno
fortunati. Ergo, la Luiss accoglie e forma, ovviamente in cambio di un
congruo pagamento, i figli delle famiglie benestanti del Centrosud del
Paese, ma nello stesso tempo si vanta di intervenire per dare una mano a
giovani in difficoltà degli strati sociali emarginati. E dichiara il
suo impegno anche nel tutelare e valorizzare l'ambiente. ad esempio con
iniziative volte a coltivare e gestire orti urbani in forma cooperativa.
Ho quindi scoperto una Luiss capace di strategie molteplici e
proteiformi: con una mano, a pagamento, promuove e accompagna il
percorso universitario dei giovani di famiglie benestanti; con l'altra
trasforma Villa Blanc in sede di corsi per manager da specializzare in
alta finanza, escludendone dalla fruizione e servizi, come invece
dispone il Piano Regolatore Generale, i 1500 bambini e ragazzini della
scuola pubblica confinante; con la terza soccorre in veste di
benefattrice il disagio giovanile in aree socialmente ed economicamente
deprivate. A ne è venuta alla mente una domanda: ma quando il lupo
affila le zanne per appropriarsi delle migliori risorse pubbliche, e
nello stesso tempo indossa la maschera del benefattore illuminato
sensibile ai valori ambientali, sociali e cooperativi, non è seriamente
il caso di preoccuparsi.? Giuseppe Gerace, presidente del II Municipio,
che ha chiuso il convegno millantando le sue buone pratiche
amministrative, si direbbe avere fatto la scelta di mettere a
disposizione la sua esperienza politico amministrativa a vantaggio di
questa macchina esperta in business totale, che però allo stesso tempo
vanta il cuore di una sensibile mamma sociale. Riconosco all'operazione
nel suo insieme una valenza abile e scaltra, e proprio per questo mi
sembra mai come in questo caso pertinente l'augurio: "in bocca al lupo!
Giuseppe Gerace."
Buone Pratiche
Amministrative del II Municipio
al servizio della
Città e del Paese
Iniziativa Presidente Municipio II – LUISS
Giovedì 10 marzo 2016 -Università LUISS
Viale Romania 32
E’ uno scherzo ?
Contrariamente al titolo della
presentazione congiunta, la prassi amministrativa seguita nel
II Municipio
di Roma è stata l'esatto opposto della buona prassi amministrativa.
L'elenco riguardante la mala
amministrazione sarebbe molto lungo. Ci limitiamo solo a qualche esempio.
ABUSIVISMO:
non solo è mancata l'attività di
controllo ma, fatto ancora più grave, la mancata esecuzione delle delibere di
demolizione in danno.
A primavera 2015, nel
bilancio del 2015 del II Municipio di Roma, c’era la disponibilità (unico fra
tutti!) della somma di 300.000 (trecentomila) Euro per la demolizione di opere
abusive. Invece, l’11 febbraio 2016 veniamo a sapere dagli Uffici Tecnici
municipali che non erano stati predisposti gli atti propedeutici all’utilizzo
dei fondi, che quindi sono da considerarsi perduti, perché non utilizzati entro
l’anno di riferimento.
Ricordiamo tra gli
abusi edilizi da abbattere, anche a seguito di sentenze della magistratura:
1-Villa Ada:
opere abusivamente realizzate
relative al punto ristoro di via Panama, nell’area vincolata di Parco
Rabin.
2-Villa Massimo: è trascorso un anno dalla richiesta –
sottoscritta da ben 22 Comitati e Associazioni del Municipio 2 – con cui si
chiedeva di procedere tempestivamente al ripristino della legalità, liberando
il giardino pubblico dai manufatti realizzati senza concessione edilizia
all'interno della pineta, di ripristinare
immediatamente i luoghi e di provvedere
con urgenza alla riapertura e riconsegna
alla cittadinanza dell'intero giardino pubblico chiuso da anni.
3-Piazza Mancini -
Pista di pattinaggio AXEL: sin dal 28 aprile
2015 sono stati posti i sigilli alla pista, al centro di una lunga
controversia di abusi edilizi.
VERDE PUBBLICO – VILLA BLANC: tre anni fa il
Presidente Gerace, in campagna elettorale, ha partecipato più volte alle
iniziative e assemblee pubbliche del Comitato, per riaffermare il diritto al
libero e quotidiano accesso del pubblico al Parco e per mantenere l'integrità
dello stesso, con la drastica eliminazione dei parcheggi previsti dalla LUISS.
Successivamente però,
nonostante le mozioni votate dal Consiglio Municipale e da quello Comunale a
favore della cittadinanza nell'ottobre 2013, non è stato capace di ottenere un
confronto fra Comune, LUISS e cittadini.
Ora avvia la nuova
campagna elettorale, facendosi ospitare proprio dalla LUISS.
I cittadini che
difendono la legalità, gli interessi pubblici
e la vivibilità dell'ambiente urbano riaffermano che le
Buone Pratiche
Amministrative significano invece :
-difendere la
legalità,
-mantenere gli
impegni,
-risolvere i problemi
senza farli incancrenire.
Comitato per la difesa della pineta di Villa Massimo,
Comitato Villa Blanc, Comitato Panama Verbano, Osservatorio Ambientale
Sheerwood, Cittadinanza attiva Nomentano Trieste,Comitato per la riapertura di
Villa Massimo, Comitato per il decoro urbano, Comitato Via Como, Associazione
Artù
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