13 maggio 2016

CASA,REDDITO ,DIGNITA’







Nel giorno in cui si commemorava la morte di Giorgiana Masi uccisa durante una carica della polizia 39 anni fa, ancora una volta le forze dell’ordine hanno ecceduto nel loro compito di “stemperare” gli animi  dei movimenti per la casa confluiti a Roma per una manifestazione che ben presto si è rivelata “calda” ma non tanto da non poter essere professionalmente controllata dalle forze dell’ordine e dai responsabili politici, in primis quelli che occupano il Campidoglio
Si è assistito infatti a cariche della polizia , con gli idranti e non solo,  per sgomberare piazza del Campidoglio dove i manifestanti  avevano affisso uno striscione   con scritto: "Piazza della dignità". Centinaia di attivisti dei movimenti per la casa hanno "assediato" la piazza con scatole di cartone, ombrelli e fumogeni. I primi momenti di tensione con la polizia ci sono stati quando gli agenti hanno respinto un tentativo dei manifestanti di salire sulla scalinata del palazzo Senatorio. "I nostri diritti non sono temporanei", si leggeva su un altro manifesto mentre la piazza intonava cori contro le politiche abitative del governo Renzi chiedendo lo "stop degli sfratti".
    "Casa, reddito, dignità", i cori ripetuti dai manifestanti.
Il  commissario Tronca, da diligente funzionario dello Stato e con una buona dose di cinismo , aggiungiamo noi, perché non poteva non essere consapevole delle ripercussioni sulla piazza delle sue decisioni, si è rifiutato di incontrare una delegazione di manifestanti che chiedevano il blocco degli sgomberi come  degli sfratti che stanno colpendo anche strutture sociali che operano nel territorio. Un rifiuto miope da parte del Commissario che ha dato  il via agli incidenti culminati nelle cariche di polizia. Un atteggiamento irresponsabile e poco “politico“. D’altronde i suoi giorni di permanenza al Campidoglio volgono al termine e le grane è bene che se le “ ciucci” chi lo succederà.
Ed è questo il nodo da sciogliere. Esiste una vera politica della casa da parte dei candidati Sindaco che restituisca dignità a tanta gente privata di questo bene essenziale? In una crisi congiunturale che dura ormai da anni e che vede sempre più allargarsi la forbice tra benestanti e indigenti, dove le mense della Caritas come di  altri enti  si gonfiano ogni giorno di più di povera gente che la crisi ha ridotto allo stremo, esiste una vera politica del lavoro che non sia quella finta governativa del job acts che ridistribuisca un reddito dignitoso attraverso un lavoro altrettanto dignitoso a chi invece è costretto a mendicare un pasto o a trovare soluzioni ai margini della legalità?
Sempre pronti a castigare e a caricare come oggi e mai a sedersi intorno ad un tavolo e ragionarci su. E magari non farlo con la pressione dei manifestanti in piazza ma nei tempi giusti e ricercando soluzioni idonee che non siano di facciata o buone solo per spot pubblicitari per il governo.
Siamo proprio curiosi di leggere stamane cosa diranno i vari candidati. Se si fermeranno a deplorare i comportamenti della polizia o dei manifestanti, oppure andare in profondità ed analizzare le vere questioni che sono alla base del problema.
Siamo proprio curiosi.
Domenico Fischetto


                                                               La casa è un diritto

 

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