23 maggio 2016

LA MINISTRA BOSCHI , L'ANPI E IL REFERENDUM COSTITUZIONALE


"Se al referendum vince il no, allora verranno altri. E io e Matteo Renzi andremo via". Di fatto, una promessa. Ma è sulle spaccature interne all'Anpi, sulle polemiche legate al "no" dei partigiani dinanzi a quel nuovo Senato tanto voluto dal premier e su cui il governo è pronto a giocarsi il futuro che il messaggio lanciato è di quelli destinati a rinfocolare pesantemente il dibattito: "Come direttivo nazionale, l'Anpi ha sicuramente preso una linea. Poi però ci sono molti partigiani, quelli veri, che hanno combattuto, e non quelli venuti poi, che voteranno sì alla riforma costituzionale". Parole pronunciate dalla ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, a In mezz'ora con Lucia Annunziata. Affermazioni che scatenano subito durissime reazioni politiche dalla minoranza interna al Pd.
 
Ecco alcuni commenti raccolti in rete
 
La replica di Pier Luigi Bersani, ex segretario Pd: "Come si permette - scrive su Facebook - la ministra Boschi di distinguere tra partigiani veri e partigiani finti? Chi crede di essere? Siamo forse già arrivati a un governo che fa la supervisione dell'Anpi? È evidente che siamo a una gestione politica sconsiderata e avventurista. In nome di una mezza riforma del Senato si rischia di creare una frattura insanabile nel mondo democratico e costituzionale. Ieri Renzi è stato alla Brembo. Spero si sia fatto dare un freno di quelli buoni. E lo usi subito", aggiunge.
 
............................................................


MARIA ELENA BOSCHI NON PERMETTERTI MAI PIU'. Lontano anni luce dalla dignitosa sobrietà che ci si aspetterebbe da un Ministro della Repubblica, ma anche dalla correttezza e dal rispetto per donne e uomini che hanno dato la vita, subito torture e vissuto anni in carcere e al confino per lasciarci in eredità la libertà di decidere, la Boschi ha offeso una delle realtà più autorevoli e ancora significative della nostra democrazia. Arrivando a sostenere, evidentemente senza a...ver fatto prima un po' di conti sugli anni trascorsi, che al contrario del direttivo dell'ANPI, i partigiani veri, quelli che hanno combattuto nella Resistenza, scelgono il sì al referendum costituzionale. Come iscritta all'ANPI e nipote di un partigiano vero, che con la sua tipografia stampava documenti falsi per i partigiani e per questo è stato arrestato torturato e deportato a Dachau, dove è morto il 15 aprile del 1945, posso dire che sono profondamente indignata e che vorrei che qualcuno del partito della Boschi, qualcuno quanto meno dotato di un po' più di buon senso, visto che pietà l'è morta, le dicesse di non permettersi mai più. MAI PIU'. (post di Annamaria Bianchi)
 
......................................................................................
 
"...quelli veri (ndr i Partigiani).." dice, una donna portata alla guida di un ministero ad hoc per meriti tecnicamente inconsistenti.
Vero: è un concetto flebile, nella narrazione televenditesca di questa compagine di bullshiters in salsa Cayman.
Il "vero" si basa sulla autoreferenza, sulla costanza della presenza televisiva, sul trucco e parrucco, sulla carta del pacco.
Da come la vedo io, il "vero" durante la Resistenza si basava sul coraggio, sull'intuizione militare non ...sempre ineccepibile ma ardimentosa. E, in definitiva, si basava materialmente sul calibro 9 applicato all'eroismo.
Forse un paio di minuti di maggior accortezza nelle parole spese incautamente potrebbero far riflettere su quella sottile differenza, tra il "Vero" di allora e il sedicente "Vero" di certe affermazioni, e pregare che mai si debbano più scontrare nella realtà che viviamo.(post di Adriano Romano)





 

Nessun commento:

Posta un commento