16 maggio 2016

THE UNBELIEVABLE MARINO

 

Ignazio Marino dal suo buen retiro negli USA ci fa sapere la sua opinione in merito alla step child adoption, e ovviamente lo fa utilizzando change.org (che non costa nulla). E si lamenta che i politici nostrani hanno votato una legge incompleta, quella delle unioni civili, dimenticando di tutelare i diritti dei bambini figli delle coppie dello stesso sesso. Siamo d'accordo con te , caro Ignazio. Soltanto che uno che vuole dare la propria disponibilità per della battaglie sacrosante lo fa non dietro la scrivania ma lo fa mettendoci la faccia, l'intelligenza e l'ardore di cui ti sappiamo capaci. Purtroppo nel tuo caso hai preferito mollare. Non eri più al centro delle attenzioni come quando Bettini ti elesse alle primarie del PD né quando D'Alema ti inserì alla presidenza di una commissione parlamentare. Ti saresti dovuto guadagnare il consenso ed il pane. Ma hai preferito mollare. Hai lasciato orfani quelli di Parte Civile, che avevano creduto in te fino all'ultimo, mentre tu, a loro insaputa firmavi un contratto di lavoro negli USA. E ora ci fai la lezioncina di come e cosa avrebbero dovuto approvare alla Camera. Non mi sembra che tu abbia dato un qualche contributo alla Cirinnà e a quanti in questi mesi si sono battuti per le unioni civili. Quanto celebrasti i primi matrimoni civili al Campidoglio, dal puro gesto simbolico ma pur sempre un momento molto importante, veramente non sapevi che non avevano alcuna validità , pensavi invece che avessero validità legale in virtù del fatto che li avessi celebrati tu!!! Unbelievable Marino.

Domenico Fischetto

 

Unioni Civili: qualche diritto in più. Ma quei bambini aspettano ancora pari dignità

Ignazio Marino
Italia
16 mag 2016 — La legge sulle unioni civili approvata l’11 maggio 2016 costituisce un passo avanti che diminuisce le distanze tra il nostro Paese e le democrazie di altri Paesi Europei.

Tuttavia, rimane ancora molto da fare nel settore dei diritti in Italia e nel resto del mondo. Viviamo nel terzo millennio e vi sono Paesi dove l’omosessualità è considerata un reato da punire con la pena di morte o con molti anni di detenzione.

Il 26 giugno 2015 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha riconosciuto il diritto costituzionale per le coppie dello stesso sesso di accedere al matrimonio. In Italia se ne parlava da almeno due decenni e in Parlamento se ne discuteva da tre legislature.

E mentre i nostri politici dibattono, litigano, si confrontano, o più semplicemente cercano visibilità nei talk show e sui giornali, le persone cercano di andare avanti nelle proprie vite. Senza diritti.

Se adesso alcuni diritti degli adulti saranno garantiti non è davvero comprensibile come in Italia ancora non siano riconosciuti alcuni diritti alle famiglie omogenitoriali in cui si negano le tutele ai più deboli, i bambini.

E’ la vita di tutti i giorni che viene negata o ostacolata. Per prendere proprio figlio a scuola bisogna presentare la delega firmata dall’unico genitore riconosciuto dalla legge: come si fa con un estraneo.

Il partner della coppia che non è genitore biologico è considerato un estraneo nel caso di separazione della coppia, nel caso di scomparsa del genitore biologico ma addirittura in caso di una visita dal pediatra il medico non è autorizzato a comunicare informazioni su una malattia di un bimbo a chi quel bimbo lo cresce sin dalla nascita, ma per legge è un intruso. Quell’estraneo che ogni giorno si alza con il bambino o la bambina, gli cambia i pannolini, lo veste, lo porta a fare un giro in bicicletta, lo consola quando piange.

Se la coppia si separa il genitore biologico potrebbe proibire che il bimbo riveda l’altro genitore. Chi ne soffrirà? Il più debole, il bimbo. In Italia una parte della classe politica insiste nel non voler dare pari dignità a quei bambini. Quale paura anima queste menti? Moltissimi italiani sono convinti che alle coppie omosessuali spettino gli stessi diritti di tutti, come sono convinti della necessità di una legge sul testamento biologico, altro tema su cui il Parlamento discute: discute ma non vota mai.

Ricordo ancora le urla (sì, urla furono) al Senato la notte che si spense Eluana Englaro e le dichiarazioni solenni che quell’Aula avrebbe dato, entro 30 giorni, una legge agli italiani affinché potessero scegliere le cure a cui sottoporsi. Di giorni ne sono trascorsi quasi 3.000. Purtroppo spesso la politica vive una vita parallela a quella delle persone e i parlamentari si concentrano su ciò che conviene e non su ciò che è giusto.

La nuova legge non è ancora quella che si aspettano le coppie omosessuali in quanto a parità di diritti ma costituisce un fatto importante, per l’Italia, per affermare giustizia ed equità. I conservatori più oscurantisti, che prevedono la decadenza morale del Paese, Sodoma e Gomorra impadroniti dell’Italia, rimarranno delusi. Non accadrà nulla di male. Saremo solo un Paese con qualche diritto in più per le persone. Ma ancora molta strada da percorrere.




                             L'IMPEGNO PUBBLICO COME SERVIZIO ALLA COMUNITA'

 

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