Prepararsi alla guerra: il clima oggi è ufficialmente questo. Al
proposito, e a conferma, l'amministratore delegato di Enel, Starace, nei
giorni scorsi ha tenuto agli studenti della LUISS, Università di
Confindustria presieduta da Emma Marcegaglia, una lezione sul come oggi
deve funzionare un management aziendale. Ebbene, di fronte a centinaia
di giovani, la lezione tenuta da Starace può essere così riassunta:
ragazzi, la leva dell'innovazione e del cambiamento in azienda deve oggi
essere la paura. E ha illustrato nei modi e nei dettagli strategia e
tattica sul come aggredire e colpire efficacemente chi resiste e si
oppone ai cambiamenti necessari, quali sono i gruppi e i gangli
aziendali da piegare e distruggere, sostenendo alla fine che nessuno
resiste alla sofferenza, basta quindi colpire con la dovuta decisione e
durezza. Forse l'AD di Enel pensava di trovarsi in una caserma
dell'esercito, in presenza di giovani allievi da addestrare alla guerra?
O invece è esattamente questo il pensiero e la strategia oggi del
governo delle imprese, dell'economia e della politica che è diventata
esplicitamente, brutalmente bellica? Se la scuola di eccellenza della
Confindustria questo insegna come leva del cambiamento, tocca mettersi
l'elmetto. Non fa il paio con il Rettore dell'università di Catania che
interrompe bruscamente e autoritariamente il giovane intervenuto a
spiegare perché è contro la riforma costituzionale della ministra
Boschi, e invece di elogiarlo per il coraggio e l'efficacia
dell'esposizione lo rimbrotta e gli ordina di tacere? Aziende come campo
di battaglia all'insegna di mors tua vita mea, scuole come aule di
caserma dove stare zitti e ubbidire: deve essere questo il risultato e
il frutto della renziana Buona Scuola. Stiamo sereni e prepariamoci alle
firme dal notaio e alla pugnalata. E diciamo Sì alla Riforma. Altrimenti
siamo una povera sguattera del Guatemala. Eia Eia.
GCM
proposito, e a conferma, l'amministratore delegato di Enel, Starace, nei
giorni scorsi ha tenuto agli studenti della LUISS, Università di
Confindustria presieduta da Emma Marcegaglia, una lezione sul come oggi
deve funzionare un management aziendale. Ebbene, di fronte a centinaia
di giovani, la lezione tenuta da Starace può essere così riassunta:
ragazzi, la leva dell'innovazione e del cambiamento in azienda deve oggi
essere la paura. E ha illustrato nei modi e nei dettagli strategia e
tattica sul come aggredire e colpire efficacemente chi resiste e si
oppone ai cambiamenti necessari, quali sono i gruppi e i gangli
aziendali da piegare e distruggere, sostenendo alla fine che nessuno
resiste alla sofferenza, basta quindi colpire con la dovuta decisione e
durezza. Forse l'AD di Enel pensava di trovarsi in una caserma
dell'esercito, in presenza di giovani allievi da addestrare alla guerra?
O invece è esattamente questo il pensiero e la strategia oggi del
governo delle imprese, dell'economia e della politica che è diventata
esplicitamente, brutalmente bellica? Se la scuola di eccellenza della
Confindustria questo insegna come leva del cambiamento, tocca mettersi
l'elmetto. Non fa il paio con il Rettore dell'università di Catania che
interrompe bruscamente e autoritariamente il giovane intervenuto a
spiegare perché è contro la riforma costituzionale della ministra
Boschi, e invece di elogiarlo per il coraggio e l'efficacia
dell'esposizione lo rimbrotta e gli ordina di tacere? Aziende come campo
di battaglia all'insegna di mors tua vita mea, scuole come aule di
caserma dove stare zitti e ubbidire: deve essere questo il risultato e
il frutto della renziana Buona Scuola. Stiamo sereni e prepariamoci alle
firme dal notaio e alla pugnalata. E diciamo Sì alla Riforma. Altrimenti
siamo una povera sguattera del Guatemala. Eia Eia.
GCM
Nessun commento:
Posta un commento