4 maggio 2016

MARCHINI VISTO IN TV


 Oggi ci occupiamo di Marchini, candidato alla poltrona di Sindaco di Roma, sicuramente rinforzato dall'endorsement di Berlusconi. Riportiamo due commenti : il primo di un telespettatore che lo ha visto in tv e poi un commento più articolato sul candidato Marchini .E voi che ne pensate?




TV a parete accesa: mi sono imbattuto nellle trasmissione condotta dalla Sardoni, con l'inevitabile Da Milano, e il candidato Marchini.
Elegante, garbato, con quel pizzico di romanesco che  dà il senso  della realtà ( anche Storace lo ha, ma molto  di piu)ha sopportato con calma i non infrequenti ( per non diire costanti)  atteggiamenti ironici da parte dei  due altri presenti .
Marchini, per quanto io ho potuto ascoltare (son entrato a trsamissione quasi conclusa)  ha detto delle cose  di molto buon senso: I romani si lamentano con ragione, prima di ogni altra cosa , di fattori elementari:  le buche nelle strade, i cassonetti, gli autobus e tram che  non sono puntuali...il fatto che  se un cittadino vuole   che la sua voce venga  sentita ( magari per essere ignorata), non sa achi rivolgersi... propongo  un   delegato di quartiere che raccolga e si faccia portavoce dei cittadini di quel quartiere presso le amministarzioni....
Non sara´ un programma ideologicamente illuninato, ma mi sembra  piuttosto impostato ad un sano buon senso comune, a finte invece di discettazioni  para ideologiche , su questa o quella ex appartenenza, o passati trascorsi.
F.P.





Marchini  ha detto delle cose banali, anche se a Roma, possono sembrare dirompenti: finalmente qualcuno che parla “de minimis”; di cose che capiscono tutti.
Vediamo di ragionare:
Per mettere in sesto le strade; per pulire la città e fare una differenziata come si deve; per avere un sistema di trasporti pubblici degno di questo nome; e ancora (non so se Marchini le ha citate):per fare asili per tutti; per sistemare le scuole; per dare una casa a tutti quelli che davvero ne abbiano bisogno, senza mangiare ancora territorio;  per proteggere le fasce deboli; ..ma anche per gestire i parchi, i musei e i teatri    .....bisogna risolvere a monte un certo numero di problemi, che riguardano i cittadini e devono interessare  da vicino e purtroppo prioritariamente, un sindaco e una giunta.
Proviamo ad elencarne alcune:
Bisogna trovare i soldi in bilancio e contemporaneamente servire, riducendolo in tempi non biblici, il tremendo macigno del debito.
Bisogna risolvere i problemi relativi alle municipalizzate e alle loro classi dirigenti (inefficenza, nepotismo, mancanza di professionalità, menefreghismo...)
Bisogna riqualificare la macchina burocratica, evitare le pastette con le ditte che hanno vinto gli appalti
Bisogna evitare di soggiacere a lobbies di ogni tipo (interne e esterne), in ogni campo, che succhiano il denaro disponibile
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Allora, partire dal fondo è specchietto per le allodole.
Un sindaco dovrà interessarsi di tutte queste cose a monte, prima di scendere alle ovvietà, sacrosante, ma conseguenti. Problemi che fanno tremare i polsi:
debito e corruzione a ogni livello prima di tutto.
Senza una macchina pulita che funzioni, senza efficienti aziende di servizi e senza soldi disponibili, non c’è speranza.
Tralascio le questioni che derivano a Roma dalla sua posizione di capitale (con una capitale religiosa nel suo ventre), che necessitano di un sindaco con una visione chiara dei rapporti con il paese, con la regione e con il governo, capace di negoziare e arrivare a una soluzione corretta.
In campagna elettorale si possono dire cose che piacciono a tutti, e mirano alla emotività.
Quando poi devi amministrare, allora gli slogan evaporano e le priorità non consentono scorciatoie
Umberto  Pradella.

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