22 maggio 2016

Recensione film:MONEY MONSTER regia di Jodie Foster



Con George Clooney, Julia Roberts, Jack O’ Connell

 



 

 

“Money Monster” è un film ben confezionato, molto di maniera e del tutto prevedibile. Sembra di vederci almeno un centinaio di film americani degli ultimi quarant’anni: da “Tre giorni del condor” di Sidney Pollack del 1975 e “Quinto potere” di Sidney Lumet del 1976, passando attraverso tutti quelli che trattano di un sequestro, come lo splendido “Inside man” di Spike Lee del 2006, e si svolgono attorno alla figura del mediatore, fino ai più recenti film che trattano di finanza e delle sue truffe, di cui si capisce ben poco, come “La grande scommessa” di Adam McKay del 2015. La soluzione insolita per un thriller, invece, è l’uso del tempo reale: la vicenda si svolge esattamente in un’ora e quaranta come per sottolineare il tempo della diretta TV.

La storia è semplice: negli studi televisivi, dove Lee Gates (un simpatico George Clooney) conduce Money Monster - un programma che dà suggerimenti finanziari tra un balletto e una gag - irrompe un ragazzo con una bomba e una pistola e, mediante il suo “fuori-programma”,  terrà con il fiato sospeso milioni di spettatori in tutto il mondo che seguiranno in diretta il sequestro del conduttore. Patty Fenn (l’impeccabile Julia Roberts) è la regista che attraverso un auricolare radio-guida Gates, che pian piano si trasformerà da intrattenitore un po’ giullare, prenderà consapevolezza dei disastri che gli imbrogli della finanza e le truffe della borsa stanno operando sul sociale, spingendo Kyle Budwell (Jack O’ Connell) - un ragazzo disperato che ha perso i suoi $60.000 - a gesti inconsulti come la confisca armata di Lee Gates e del suo programma. Si scoprirà poi che Kyle faceva l’autista per 14 dollari l’ora, viveva con una compagna incinta e aveva investito tutto ciò che aveva ricevuto in eredità dalla madre.


Patty Fenn e la sua troupe, costretti dalle circostanze, finiranno per fare un vero giornalismo d’inchiesta (non come quelli de “Il caso Spotlight” che lo fanno per vocazione…) arrivando a scoprire la truffa del capo di una società finanziaria i cui prodotti azionari hanno subìto una perdita di 800 milioni di dollari in un pomeriggio.

Il film ha dalla parte sua due attori esperti e di successo come George Clooney e Julia Roberts e una certa vis comica: la traversata di New York a piedi di ostaggio e sequestratore, coi tiratori scelti quasi a fare da scorta e la folla che inneggia al sequestratore truffato dalla finanza, è molto divertente.

Da Jodie Foster, attrice piena di talento impegnata nella vita e nel sociale, forse ci saremmo aspettati di più. Sembrerebbe che la regista abbia voluto mettere insieme un film “veramente americano” che tenga insieme una solida tradizione cinematografica.

Ghisi Grütter
 

Nessun commento:

Posta un commento