AL DI LÀ DELLE
MONTAGNE
Regia di Jia Zhang-ke
Fotografia Nelson Yu Lik-wai
Musiche Yoshihiro Hanno
Con Zhao Tao, Yi Zhang, Jing Dong Liang, Zijian Dong, Sylvia
Chang
“Al
di là delle montagne” è un film impegnativo e ambizioso che vuole fare riflettere
sui cambiamenti sociali in Cina (ma non solo) nel presente millennio e sulla
sua progressiva occidentalizzazione. Il film abbraccia un quarto di secolo in
tre scenari, sottolineati anche da un diverso formato - dal quasi quadrato al
cinemascope – che vanno dal 1999, passando per il 2014 e arrivano al 2025.
Siamo nel meno noto nord della Cina e Fenyang è una piccola città di provincia
nello Shanxi – che letteralmente vuole dire “a ovest delle
montagne”.
La
prima parte narra la storia di tre amici: Tao, giovane, carina
e vitale, Liangzi un operaio gentile e sensibile e Zhang di origini
borghesi molto attaccato ai soldi. Tra
le gelosie dei maschi il ricco Zhang avrà la meglio e
sposerà Tao, mentre Liangzi se ne andrà
lasciando la città-cantiere di Fenyang (città natale anche del regista).
Il
processo di emancipazione (ma anche di americanizzazione) continua e la seconda
parte mostra Tao che vive da sola, gestisce una stazione di servizio ed è
divorziata. Il figlio Dollar è stato affidato al padre e tornerà da lei solo per
assistere ai funerali del nonno. Tao nota che il bambino è molto preso dai
simboli consumisti (a cinque anni già maneggia sapientemente l’Ipad) e dal modo
sfarzoso di vivere che il padre gli offre in Australia.
Nel
terzo sipario del film, Dollar cresciuto si mostra insoddisfatto; è un giovane
sensibile che intreccia una strana storia (in cerca della madre?) con una sua
maestra di cinese – anch’essa una cinese trapiantata a Toronto e finita in
Australia - e, avendo nostalgia della madre, programma di tornare da lei. Tao
vive ancora da sola ma, in una sorta di premonizione e di attesa, sembra
sentire il ritorno del figlio per cui si mette a cucinare tanti ravioli e a riprendere,
dopo tanti anni tristi, la danza che faceva da ragazza,.
Le
immagini sono bellissime e variegate: possiamo apprezzare da un lato, lo
sconfinato panorama australiano con la sua natura abbagliante, dall’altro, le
situazioni povere, precarie e malsane delle abitazioni dei lavoratori nelle
fabbriche di Fenyang.
Il
film è un po’ un monito contro il capitalismo – Zhang sarà indagato per truffa
e Dollar sarà infelice nel suo mondo di ricchi senza valori. Sembrerebbe che i
luoghi, le tradizioni e le proprie identità culturali siano ancora molto importanti. La
musica del film presenta "Go West" dei Pet Shop Boys, che era un
brano di successo in Cina negli anni ’90, mentre la canzone cantonese “Take Care” un brano poco conosciuto
di Sally Yeh, una star del cantopop,
musica popolare cantonese.
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