Tre Righe non ne ha mai fatto un
mistero : si è schierata pubblicamente , senza veli , perché Roma non
partecipasse nella rosa delle città da cui scegliere chi avrebbe organizzato le
Olimpiadi per il 2024. Per questo abbiamo dato una mano ai radicali romani per raccogliere
le firme perché fosse autorizzata dal Comune la raccolta delle firme necessarie
per indire un referendum in cui sarebbero stati i cittadini romani a decidere sulla partecipazione o meno alla candidatura. A parte i trappoloni tesi lungo il
percorso , commissario Tronca sul soglio capitolino, una volta arrivata la Sindaca, che durante la campagna elettorale
non aveva fatto mistero della sua avversione alle Olimpiadi in quanto erano altre
le priorità urgenti da risolvere a Roma, ci eravamo sentiti più sollevati ma restavamo
sempre vigili. Non ci era sfuggita infatti da parte della neo Sindaca e del suo
entourage, in particolare del suo vice, una certa attenzione al Comitato
Olimpico . Se poi si aggiungono la non tanto velata opposizione alla raccolta firme
da parte dei radicali e le dichiarazioni
possibiliste dell’indipendente assessore all'urbanistica, Paolo Berdini, c’era da stare in guardia perché tutto
era possibile.
Poi venne il diluvio: l’alternarsi
sclerotico di assessori , persino sfiduciati il giorno dopo la loro nomina, le dimissioni dei vertici delle due maggiori
aziende municipalizzate, le lotte interne tra i membri del Direttorio e quelle
tra le varie fazioni, i balbettii della Sindaca che palesemente non si
dimostrava all'altezza del ruolo e di tenere sotto controllo la situazione, ma piuttosto aveva
bisogno di essere ancora una volta eterodiretta dopo essere stata sconfessata pubblicamente dall’opposizione, anche dopo una
serie di pubbliche bugie, che avevano fatto arrossire per la vergogna non solo
lei ma anche molti Romani per bene e non necessariamente grillini. Tutto questo
fino all’arrivo del Grillo nazionale che ha dettato la linea a lei e al M5S .E si
fosse fermato lì avrebbe sbagliato solo a metà . Invece come al solito il
referente di maggior peso del M5S si è allargato perché ha detto una cosa che
non doveva dire, almeno non lui:
ha detto che Roma non avrebbe presentato la sua candidatura per ospitare le Olimpiadi nel 2024.
ha detto che Roma non avrebbe presentato la sua candidatura per ospitare le Olimpiadi nel 2024.
Noi , che siamo stati sfavorevoli
alle Olimpiadi a Roma da sempre, diciamo a Grillo: ma come ti permetti? Di cosa
ti impicci? Fatti gli affari tuoi. Chi deve dire questo non sei tu che i romani
non ti hanno eletto, a parte che non sei eleggibile, e magari soltanto applaudito durante una delle tue
performance. Tu, caro Grillo, a Roma non sei nessuno.
Chi deve dire NO alle Olimpiadi
deve essere la Sindaca, deve essere la Giunta Capitolina , deve essere il
Consiglio Comunale. Con un atto formale. Se lo dici tu e non colei che i romani hanno eletto, la
sconfessi, le togli il ruolo, ci fai capire che a Roma abbiamo eletto una
signora nessuno, "un re travicello", che prende ordini e che non agisce con la sua testa, ma che
anche quando fosse, è zittita e messa alla berlina.
Caro Grillo facci un piacere:
lascia lavorare in autonomia la Sindaca, te lo diciamo noi che pur non avendola
votata le riconosciamo il ruolo che dopo la sua proclamazione a vincitrice
delle elezioni ha: quello di Sindaca di tutti i Romani.
Domenico Fischetto
Domenico Fischetto
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