Scalinata di Trinità dei Monti
Il prossimo 21 settembre verrà
inaugurata la scalinata di Trinità dei Monti, riportata all’antico splendore dal
lavoro di pazienti restauratori .L’opera
di restauro, costata circa un milione e mezzo di euro, è stata finanziata dal
gioielliere Bulgari.
Naturalmente prima della sua
riapertura al pubblico si è aperto il problema della sua conservazione e della
sua protezione. Specie durante le ore notturne, quando la scalinata spesso e
volentieri è stata trasformata in un
dormitorio a cielo aperto e peggio ancora in vero e proprio bivacco.
Si è aperta dunque la discussione
per la sua conservazione ed integrità, non dimentichi dell’episodio dei tifosi
olandesi che misero a ferro e fuoco la
scalinata e la Barcaccia in particolare e segnarono il punto massimo del
degrado.
Le ipotesi più fantasiose si sono
fatte avanti. Ormai le maison che hanno installato i loro preziosi negozi nei
pressi hanno scambiato la scalinata come anche il resto come il cortile di casa
propria e si lasciano andare a dichiarazioni tra la minaccia e il suggerimento.
Ma veramente pensano che sarebbe meglio chiuderla di notte? Che una bella
cancellata scaccerebbe i rischi di vandalismo? Noi non lo crediamo proprio
.Pensiamo piuttosto che da parte dei neo barbari di casa nostra la cosa
potrebbe essere interpretata come una sfida, da raccogliere purtroppo.
Come sempre la soluzione passa
attraverso l’educazione e il rispetto che i cittadini, compresi gli stranieri,
dovrebbero prestare maggiore rispetto alla res publica soprattutto se è di pregio e
patrimonio dell’umanità. Educazione che passa anche attraverso pene più severe ed
efficaci che possano scoraggiare gli emuli.
Certo il sistema
inventato dai fiorentini di sottoporre i rei insolventi alla calata delle braghe con successivo
appoggio del nudo fondo schiena sul freddo cerchio di marmo nella piazza del
porcellino potrebbe essere un sistema, se non passare come a Singapore alla
fustigazione pubblica e contemporanea pubblicazione sui maggiori quotidiani
locali a spese del reo per chi fa i propri bisogni dentro l’ascensore , ci paiono
sistemi estremi, anche se efficaci.
Come sempre la soluzione sta nel
mezzo. Si potrebbe istituire un sistema di vigilanza , le guardie del decoro di
cui si parlò tempo fa e che potrebbero assolvere anche altri compiti in favore del turismo, e multe salate per chi è colto in flagranza di reato se
non l’interdizione dalla Piazza per i
recidivi. Discrete videocamere dovrebbero sorvegliare il tutto. Mentre la notte si potrebbe inibire
il transito solo installando un cordolo da un estremo all’altro, Elegante e
meno invasivo quanto volete che dia il segnale che da lì non si passa E appena
uno passa, attraverso le videocamere, beccarlo e multarlo……salatamente.
Versione riveduta e corretta, per la scalinata appunto, del pugno di ferro in guanto di velluto.
Domenico Fischetto
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