Speriamo che l'AMA partecipi a questo convegno che si terrà oggi, 30 settembre, presso l'ENEA in Viale Regina Margherita, e prenda appunti. I mini impianti di compostaggio per l'organico da condominio sono da anni una realtà in molti paesi. Quello che ha saputo fare finora AMA è piazzare i cassonetti negli androni dei palazzi, come ha fatto in via sperimentale a S.Lorenzo, con i risultati che sono sotto gli occhi ....pardon sotto il naso di tutti.
Creare un'associazione italiana del compostaggio per promuovere e sostenere la diffusione del trattamento locale dei rifiuti è la proposta che l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) lancerà oggi, 30 settembre, in un convegno in programma nella sua sede di Roma. Focus dell’incontro la capacità dei singoli territori di trattare i propri rifiuti - in particolare la frazione organica - attraverso il compostaggio domestico, locale e di comunità. E su questo fronte ENEA ha già avviato una sperimentazione grazie al progetto ASTRO (Attività Sperimentale del Trattamento dell’Organico) finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR), che vede l’impiego di compostatori di piccola taglia per il trattamento degli scarti alimentari della mensa e dello sfalcio di erba del Centro Ricerche ENEA Casaccia. Una tecnologia, quella del compostaggio di comunità, che presenta notevoli potenzialità anche per isole, piccole comunità, condomini e hotel. La frazione organica rappresenta attualmente circa il 30% dei rifiuti urbani, percentuale che sale al 50% se si considera unicamente la produzione domestica delle famiglie. Inoltre la sua raccolta non è supportata da un sistema tipo CONAI e, a causa dell’elevata frequenza di raccolta necessaria, rappresenta la prima voce di costo tra le varie tipologie di raccolta differenziata dopo la frazione non riciclabile, attestandosi intorno ai 220 euro a tonnellata, fino a raggiungere punte di 320 euro al Sud. “Abbiamo di fronte a noi una sfida, la gestione sostenibile dei rifiuti, che richiede innovazione tecnologica, coordinamento e procedure standardizzate - dichiara Fabio Musmeci del Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali - . Questoincontro metterà intorno ad uno stesso tavolo Comuni, aziende e operatori del settore, vale a dire tutti i soggetti interessati a promuovere un'associazione italiana di compostaggio con caratteristiche e modalità organizzative condivise e ben delineate”.
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